Cinque per mille – .

Non è un modo di dire, ma la realtà: è una firma che non costa nulla al contribuente, ma che significa molto per chi la riceve. Risorse concrete: grazie alle scelte espresse nel 2023 in sede di dichiarazione dei redditi, il 5 per mille porterà alle imprese bergamasche un tesoretto di oltre 5,2 milioni di euro. La “mappa della generosità” è condensata nei dati appena pubblicati dall’Agenzia delle Entrate: sono 1.434 le realtà del territorio bergamasco che riceveranno quei contributi, grazie a 147.151 “scelte”.

Si tratta di un elenco decisamente variegato, che mette insieme ricerca scientifica e attività sociale, volontariato e sport, ma i contributi vanno anche ai Comuni e all’Università. Rispetto ai contributi del 2022 appare chiaro il trend di crescita (la “raccolta” per le zone bergamasche è stata di circa 3,8 milioni di euro), anche grazie ad una curva fisiologica legata all’aumento dei contribuenti e del reddito medio. Il 5 per mille, infatti, è quella quota dell’Irpef di ciascun contribuente (ovvero l’imposta sul reddito delle persone fisiche) che lo Stato distribuisce tra questi enti sulla base delle entrate legate alle dichiarazioni dei redditi.

Naturalmente anche i contribuenti residenti fuori Bergamo e provincia possono devolvere il loro 5 per mille ad associazioni con sede a Bergamo (e viceversa), basta indicare il codice fiscale del beneficiario.

«Bergamo terra generosa»

«Bergamo è sicuramente una terra generosa, non solo dal punto di vista finanziario o strettamente economico, ma anche da quello umano – sottolinea Oscar Bianchi, presidente del Csv Bergamo, Centro Servizi per il Volontariato -: lo abbiamo dimostrato prima con la Capitale del Volontariato e poi con la Capitale della Cultura.A. I dati del 5 per mille dimostrano poi un’ulteriore attenzione e una “cultura degli altri”: in realtà destinare il 5 per mille a un’associazione di volontariato non è proprio così facile, perché bisogna ricordarsi di farlo e bisogna ricordarsi del codice fiscale del quell’associazione. È un atto di vera volontà”.

Il ricavato che poi lo Stato destinerà ad associazioni ed enti – il calcolo si basa sia su scelte dirette sia su una ripartizione proporzionale alle “scelte generiche”, cioè quei contribuenti che danno il consenso a destinare il 5 per mille ma non specificano il beneficiario – vada a sostenere concretamente quegli enti e i loro progetti di impatto sociale. «Quello su cui vogliamo lavorare – aggiunge Bianchi – è che di fronte a un atto così forte, dove il cittadino individua la volontà di destinare questa donazione, gli enti beneficiari utilizzino i contributi necessariamente per le finalità statutarie dell’associazione. Lo prescrive anche la legge, noi come CSV cerchiamo di accompagnare le associazioni in questa direzione per far capire loro che non si tratta di soldi come gli altri, ma fortemente voluti e monitorati dai nostri amministratori».

Per le associazioni la possibilità di beneficiare del 5 per mille è ora subordinata all’iscrizione al Runts, il Registro Unico del Terzo Settore introdotto negli ultimi anni. «Rispetto alle 4.500 associazioni di volontariato, quelle iscritte ai Runts sono quasi 2mila – sintetizza Bianchi -. Vuol dire che più della metà ha deciso di non iscriversi e non potrà beneficiarne. Ciò accade per vari motivi, sia burocratici che di scelta, ma non bisogna dimenticare che anche chi non è iscritto a Runts è un’associazione di volontariato che ha le stesse finalità e obiettivi di chi è iscritto a Runts. Come CSV stiamo promuovendo i Runts perché siamo convinti che la logica del Registro vada nella direzione della rendicontazione e della trasparenza, ma senza discriminare chi decide di non partecipare a questo processo”.

La classifica

Cesvi si conferma la prima realtà bergamasca sia per numero di scelte (7.500) sia per cifra che riceverà (oltre 316 mila euro), mentre completano il podio l’Associazione Paolo Belli (3.950 scelte e 155.153 euro di contributi) e le Acli Bergamo (5.557 scelte, 122.653 euro).

Nel campo della ricerca scientifica primeggia la From (Fondazione Ricerca Ospedaliera Bergamo), con 1.630 scelte e 76.205 euro di contributi, mentre tra gli enti locali primeggia il Comune di Bergamo (scelto da 1.156 cittadini, il contributo sarà di quasi 47.700 euro) ); 469 hanno scelto l’Università di Bergamo, con circa 26.200 euro di contributi, mentre tra le associazioni sportive dilettantistiche la più gettonata è l’Asd Oratorio Tagliuno (407 scelte, 14.562 euro di contributi).

 
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