Luce verde all’uso della corsia di emergenza per le moto in Spagna – .

Luce verde all’uso della corsia di emergenza per le moto in Spagna – .
Luce verde all’uso della corsia di emergenza per le moto in Spagna – .

Da gennaio 2025, i motociclisti spagnoli potrà utilizzare il corsia di emergenza in caso di congestione del traffico. È questa la novità, una novità assoluta, che sta facendo discutere in tutta Europa, Italia compresa. Il provvedimento, promosso dalla Direzione Generale del Traffico spagnola (DGT), perseguendo l’obiettivo di rendere il traffico più fluido, soprattutto per gli automobilisti più vulnerabili in caso di ingorghi, impone il rispetto di due condizioni: una velocità massima di 30 km/h e priorità per i veicoli di emergenza.

In Italia, l’uso dei veicoli di emergenza a due ruote è severamente vietato, con multe che vanno da 430 a 1.731 euro, una decurtazione di 10 punti dalla patente e l’eventuale sospensione della patente. Tuttavia, sebbene illegale, la pratica è già diffusa, il che alimenta il dibattito sulla regolamentazione. Tuttavia, è da escludere un’introduzione nel prossimo futuro, in quanto non è stata inclusa nella proposta di riforma presentata dall’attuale Governo.

In Italia non se ne parla

Nel disegno di legge, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, guidato da Matteo Salvini, si concentra su altri temi, come gli autovelox. Gli autovelox sono considerati troppi nella nostra penisola e, di fatto, occupiamo il secondo posto a livello mondiale. Dietro solo al Brasile, superiamo addirittura gli Stati Uniti, al terzo posto nonostante siamo più grandi del 32,5%.

Un secondo aspetto ritenuto cruciale è la limitazione del consumo di sostanze alcoliche e narcotiche prima di mettersi al volante. Nonostante si tratti di una condotta davvero pericolosa, sono molti i soggetti che infrangono le regole e, inasprendo le sanzioni, le autorità sperano di dissuadere gli automobilisti allergici alle regole (e al buon senso). Se a questo aggiungiamo la netta presa di posizione contro l’uso dello smartphone durante la guida capiremo quanto si sta preparando per la riforma del Codice della strada. Il testo è al momento bloccato al Senato, per le opportune discussioni, e il provvedimento adottato dai cugini iberici non sembra rientrare nei piani.

Il feedback delle associazioni

I sostenitori della corsia di emergenza riservata anche alle moto ne sottolineano i benefici per la sicurezza e la fluidità veicolare. Dall’altro lato, i detrattori temono un aumento del caos e dei rischi. Dando un’occhiata online, emerge chiaramente il sentimento contrastante, ma anche gli scettici dovranno accettare la misura. Che, lo ricordiamo, verrà applicata a partire dal nuovo anno. Nei prossimi mesi le istituzioni cercheranno di informare tutta la popolazione, affinché sia ​​preparata alla sua entrata in vigore.

Anche la svolta attuata in Spagna ha fatto discutere Italia. Alcune associazioni motociclistiche si sono espresse a favore di un esperimento simile, mentre altre preferiscono soluzioni alternative come il potenziamento delle motovedette. Entrambe le parti hanno messo sul tavolo argomenti validi, quindi la palla è ora nel campo di metà degli enti preposti a legiferare sulla mobilità. È prematuro dire se l’Italia seguirà o meno l’esempio spagnolo. Di certo, il dibattito è destinato a proseguire, con l’obiettivo di raggiungere un punto di equilibrio tra sicurezza, fluidità del traffico e rispetto delle normative. Sebbene il compito appaia complicato, sarà necessario definire una soluzione congeniale a ciascuno degli attori coinvolti, dando priorità al benessere dell’intera comunità.

 
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