Ortodonzia, Intelligenza Artificiale e tecnologie sempre più centrali Il Tirreno – .

Ortodonzia, Intelligenza Artificiale e tecnologie sempre più centrali Il Tirreno – .
Ortodonzia, Intelligenza Artificiale e tecnologie sempre più centrali Il Tirreno – .

ROMA (ITALPRESS) – Ricerca, diagnosi, gestione della terapia, personalizzazione delle cure e supporto alle decisioni cliniche grazie ai dati predittivi. L’intelligenza artificiale e le nuove tecnologie digitali stanno giocando sempre più un ruolo decisivo in campo medico, supportando il lavoro del medico e migliorando esponenzialmente la qualità delle cure, che diventano così sempre più a misura di persona, nell’ottica di quella medicina di precisione di cui tanto si parla come di uno sviluppo imprescindibile in tutte le specialità mediche. Basti pensare che ad oggi le applicazioni di intelligenza artificiale e machine learning approvate dalla Food and Drug Administration statunitense sono più di 800 e continuano ad aumentare.
Anche il settore dell’ortodonzia si sta sempre più innovando sulla scia di questo importante cambiamento nell’approccio medico, grazie all’intelligenza artificiale e alle nuove tecnologie digitali, che già oggi consentono una piena corrispondenza tra le aspettative iniziali del paziente e il risultato finale dell’intervento ortodontico: l’agire del medico, grazie ai più recenti strumenti digitali, raggiunge livelli di precisione impensabili fino a qualche anno fa e le aspettative del paziente vengono costruite insieme allo specialista, passo dopo passo, sulla base della previsione dettagliata dell’attività che i nuovi strumenti tecnologici consentono e sulla condivisione degli obiettivi.
Scanner intraorali, facciali e da laboratorio per l’analisi delle superfici, radiografie con ricostruzione 3D, videocamere ottiche con sensori per rilevare dettagli della dinamica del movimento, software di elaborazione dati bidimensionali e tridimensionali, stampanti 3D: sono questi gli strumenti dell’ortodontista 4.0 che basa il suo lavoro sulla rilevazione e l’elaborazione dei dati di ogni paziente relativi alla situazione attuale da trattare ma anche a quella che si otterrà con l’intervento, simulata al computer. I pazienti vedono la simulazione di ciò che accadrà, con immagini predittive calcolate sulle caratteristiche peculiari di ognuno. In questo modo il trattamento di una malocclusione viene approcciato con maggiore serenità dal paziente ed evita disarmonie funzionali ed estetiche.
L’intelligenza artificiale è in grado di sostituire alcune prestazioni solitamente eseguite dal medico, con un notevole risparmio di tempo pur mantenendo elevati standard di qualità; un esempio è la teleradiografia, esame diagnostico indispensabile per la diagnosi ortodontica, che si effettua ricercando punti, tracciando linee e misurando angoli sulla radiografia del cranio, da cui si ricavano elementi base per la diagnosi: il disegno si può ottenere con un semplice clic del mouse.
La possibilità di stadiare la crescita nel bambino attraverso l’analisi delle vertebre cervicali o di determinare lo stato di avanzamento del processo di maturazione della sutura mediana del palato per definirne le modalità di espansione sono altri esempi in cui l’IA può sostituire il professionista.
Progetti di modifica e/o ricostruzione o trasformazione di denti mancanti possono essere predefiniti con tecniche di progettazione digitale utilizzando software in grado di replicare forme e dimensioni con altissima precisione. Ad esempio, per la ricostruzione di un dente, un software riproduce l’elemento da ricostruire, prendendo come modello il dente gemello per definire la corona. Grazie ad una fresatrice, da un cubo di ceramica si ottiene esattamente il dente perduto da ricostruire, con le precise caratteristiche individuali del singolo paziente.
Il trasferimento dei singoli movimenti mediante un software che replica le caratteristiche di intensità, direzione e tempo dei movimenti mandibolari consente di ottenere il prodotto già in laboratorio, riducendo i tempi di intervento.
“La tecnologia e l’intelligenza artificiale oggi ci offrono possibilità impensabili fino a solo quattro o cinque anni fa – commenta Valerio Maccagnola, presidente di FACEx, associazione no-profit che riunisce i medici ortodontisti di tutto il territorio nazionale – ma per quanto potenti siano, restano strumenti nelle mani del medico: per essere utilizzati al meglio necessitano di essere sempre accompagnati dall’assistenza nella comunicazione con il paziente, fondamentale per comprendere appieno il suo bisogno di salute e di benessere. Con l’utilizzo di sistemi digitali, di programmazione virtuale, di gestione e controllo dell’intelligenza artificiale, sta emergendo l’esigenza di collaborazione con nuove figure professionali che un tempo non erano presenti in uno studio ortodontico, a partire dal tecnico informatico”.
Le apparecchiature tecnologico-digitali per la valutazione del setting ortodontico permettono di archiviare i dati relativi all’evoluzione di ogni singolo paziente e trasformano in analisi di routine che prima richiedevano ricerche specifiche. Il digitale permette di simulare la situazione che si vuole creare, pre-visualizzare il risultato, costruire dispositivi personalizzati.
Infine, facilita la comunicazione con il laboratorio che deve realizzare il materiale per gli interventi e la consultazione tra colleghi. “Se pensiamo che questo rappresenti il ​​futuro, il futuro è già oggi” conclude Maccagnola.

– foto ufficio stampa Master Communication –
(ITALPRESS).

 
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