Nuova piazza a Noicattaro, il gruppo OPPS+BOA vince con il progetto Endiadi – .

Le endiadi – dal greco hén dià dyón“da uno a due” – è una figura retorica che divide un concetto in due termini di significato simile. Endiadi è anche il nome del progetto vincitore del concorso di progettazione in due fasi “Riscoprire il passato, progettare il futuro”bandito lo scorso anno dall’amministrazione comunale di Noicattaro, in provincia di Bari, per la riprogettazione della Villa Comunale, da valorizzare a fini di socializzazione e incontro.

Il primo premio è stato vinto dal gruppo composto da Architettura OPPS – vincitore tra gli altri del concorso per la riqualificazione delle antiche Terme di Bratislava – insieme al giovane gruppo di Studio BOAagli architetti del paesaggio Paesaggio della piscina E Ingegneria SANI per i sistemi.

Il raddoppio avviene qui a partire da un completo ripensamento del vuoto urbano che, se da un lato vuole essere simbolo di aggregazione e socialità, dall’altro punta sul fattore estetico attraverso la rifunzionalizzazione degli elementi di arredo urbano, migliorando il microclima con nuove piantumazioni ed essenze mediterranee a bassi costi di manutenzione.

Prende forma così il disegno di una piazza aperta, che riscopre le connessioni storiche, fisiche e immateriali tra alcuni punti chiave della città: la Scuola Elementare, la Villa Comunale e la Chiesa del Carmine.

Ogni quadrante ha una funzione

Le geometrie che un tempo definivano il tradizionale giardino all’italiana sono oggetto di una reinterpretazione in chiave contemporanea, espressa attraverso divisione in quadranti. A ciascuno di essi è assegnata una funzione specifica e, pur seguendo rigorosamente la principale simmetria urbana generata dall’asse viario che collega la Chiesa di Santa Maria del Carmine con la Scuola Elementare Alcide De Gasperi, la griglia dà vita all’alternanza di uno spazio teatrale, un’area di sosta rinfrescata da fontane E una fascia verde di macchia mediterranea lungo la quinta architettonica a sud-ovest.

I principi di inclusione E flessibilità fungono da guida al progetto, definendo uno spazio contemporaneo, caratterizzato da diverse aree di fruizione uso continuativo e allo stesso tempo diversificato.

Le variazioni su temi geometrici e materici, con richiami alla storia attraverso tasselli di pietra calcarea locale, conferiscono al progetto grande dinamismo, rendendolo armonico con il contesto e, allo stesso tempo, unico nel suo genere. Il disegno della piazza è, infatti, legato alla pavimentazione realizzata su Via Console Positano, posta allo stesso livello per garantire una totale continuità con il manto stradale che ne migliora la fruibilità e la percezione.

Spazi per restare e spazi per giocare: la vocazione multifunzionale della piazza

La geometria della piazza descrive diverse situazioni, ciascuna con una specificità funzionale.

A guidare il progetto è l’enfasi sull’asse chiesa-scuola rispetto a quello centro-periferiarealizzato attraverso un ampio spazio verde che riscrive la vocazione di un’oasi urbana come quella di una volta.

La fascia verde anticipa la campagna limitrofa all’interno della città, tradotta dalla presenza di settori arbustivi di macchia mediterranea e dalla ricollocazione di cinque alberi nella parte centrale che garantiscono l’ombra necessaria all’area giochi per i più piccoli.

Spazi per l’essere si alternano a spazi per il gioco.

Sul lato nord-est si alternano due atmosfere diverse: uno legato al parcheggio e all’acqua, l’altro gratuito e flessibile per l’organizzazione di eventi.

Il primo vuole essere un luogo di sosta e di osservazione, ombreggiato dal doppio filare di lecci preesistenti che si affacciano su una serie di panchine, con la presenza di giochi d’acqua che richiamano la memoria storica dell’antica fontana.

La seconda zona, come una piazza nella piazza, è lasciata priva di arredi, ad eccezione di un’unica grande seduta, pronta per essere utilizzata per spettacoli culturali, mercatini o eventi di vario genere.

I materiali: pietra, acqua e vegetazione

Nel complesso il progetto è caratterizzato dalla presenza di pochi elementi iconici e decisivi, alternati e variati per identificare le diverse funzioni. Le superfici pavimentate riportano la stessa pietra utilizzata per il recupero di Piazza Umberto I, un riferimento alle tradizioni locali e all’identità di altri spazi pubblici, espresso con variazioni dimensionali. A queste si accompagna una pavimentazione continua in pietra calcarea stabilizzata, che recupera le sfumature della pietra stessa.

Allo stesso modo, l’acqua gioca un ruolo importante e vivificante, a tutti gli effetti un elemento di design che si ritrova sia nel settore dei getti d’acqua che nella vasca alla base della stele.

Completa il progetto lo speciale sistema digitale dotato di schermo, posizionato all’interno della stele centrale per incoraggiare l’utenteuna fruizione interattiva delle riscritture del luogo; infine, il sistema di illuminazione bilancia attentamente l’apporto di luce artificiale, garantendo sicurezza e vivibilità durante l’arco della giornata.

Studio BOA, paesaggio piscina e OPPS. Chi sono i progettisti della proposta Endiadi

BOASTUDIO è una giovane azienda fondata a Firenze da Valeria Fruzzetti, Fabio Gnassi, Enrico Lanfredini E Giulia Miniaci. Si definisce “un esperimento collaborativo che interpreta la complessità della società attraverso la ricerca e l’architettura”.

pool landscape è il progetto creativo tra architettura e paesaggio di Caterina Gerolimetto, Elisa Frappi E Ilaria Sangaletti. Dal giardino, alla piazza, all’ambiente urbano, lo studio si occupa di progetti pubblici e privati ​​con un approccio sostenibile e una visione condivisa dello spazio aperto in relazione alle esigenze del vivere contemporaneo.

OPPS architecture è lo studio di Francesco Polci E Antonio Salvi con Paola Chiriatti. Gianluca dell’Abate E Mattia Gennari hanno partecipato al progetto come collaboratori.

Classifica finale

Giuria →Ing. Rosanna Iaccarino •Arch. Antonella Caldarazzi •Arch. Marco Veneziani

  • 1 ° posto: Architettura OPPS – società collegata (Agente capogruppo) • Agr. Elisa Frappi – libera professionista (preside) • Sani engineering company srl (preside) • Arch. Giulia Miniaci, giovane professionista (preside)
  • 2° posto: Arco. Giuseppina Bellapadrona, libera professionista single
  • 3° posto: Arco. Maggio Lorenzo, libero professionista (capogruppo obbligatorio) • Arch. Diana Costantino, libero professionista (preside) • Agr. Abate Federico, libero professionista (mandante) • Arch. Rita Mattiello, giovane professionista (preside)

    →competitionawn.it

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pubblicato su: 04/08/2024

 
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