Da tempo lottava contro il cancro Massimo Ubertiscomparso nella casa paterna a Brescia la notte del 7 aprile 2024 a seguito di un aggravamento della sua malattia.
Nel corso della sua carriera, l’artista bresciano si è distinto sulla scena artistica internazionale grazie alle sue composizioni luminose, realizzando opere pubbliche sia in Italia che all’estero.
Massimo Uberti: vita e ricerca
Massimo Uberti è nato il 9 giugno 1966 a Brescia. Dopo essersi diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera, ha esordito agli inizi degli anni ’90 come membro del gruppo di artisti di Spazio Lazzaro Palazzi, movimento entrato a far parte dell’archivio di Museo del 20° secolo.
Dopo la formazione come pittore, l’artista si cimenta con la fotografia, ma solo nell’uso del neon trova il linguaggio più adatto per esprimere la sua ricerca. Linee rette e semplici diedero forma ai primi ambienti luminosi, che poi si svilupparono in grandi sculture come Teso infinito, come parte della mostra Sogni della città possibile, ospitato nel 2008 presso il Fondazione Stelline Di Milano. Nel corso degli anni Massimo Uberti ha realizzato diverse opere di Light Art, molte delle quali traggono ispirazione da disegni di città ideali, utopistiche, raramente completate, le cui linee e geometrie si intersecano, trovando equilibrio e forma nella realtà.
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Massimo Uberti: carriera
Oltre ad essere stato eletto dalla Commissione Europea per tenere due workshop (a Milano e Berlino), Massimo Uberti è stato protagonista di diverse mostre – personali e collettive – in Italia e all’estero, come: Amato Spazio, ospitato presso Galleria d’Arte Moderna di Roma nel 2015, e l’esposizione dell’opera Oggi ti amo A Amsterdam, Manchester, Ontario, Washington, Shanghai e Dubai, così come la mostra di Disegno di disegno durante Miami Art Basel, nuovamente nel 2015. Nel 2018 ha creato Prospetto, in occasione delle Olimpiadi invernali in Corea del Sud; nel 2022 vince il bando MiBACT per il Piano per l’arte contemporanea grazie al quale si rende conto Orbita per il Castello Gamba di Chatillon. Infine, per il riconoscimento delle sue opere d’arte pubblica, è esposto a Riad, Città Ideale,in occasione di NOOR Festival di Riad.
Valentina Muzi
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