cos’è la secolare scultura in arenaria – .

Bologna, 16 aprile 2024 – L’arte dello scalpellino viene da tempi molto lontani. Da quando, tra l’Appennino bolognese, i Maestri Comacini sono andati via brani ancora oggi ben visibile nelle porte delle case fatto da loro. Ad oggi la professione resta più attuale che mai, con il conferimento dell’A Denominazione Comunale di Origine (De.Co), per la tutela e la valorizzazione della conoscenza, a cura del Comune di Bologna e della Città Metropolitana.

“L’arte degli scalpellini, che vivevano per centinaia di anni alle pendici di Montovolo, lavorazione dell’arenaria nelle cave, si stava perdendo. Il nostro obiettivo, che ritengo nobile, è che non vengano dimenticati e che il loro mestiere venga tramandato negli anni a seguire, e questo riconoscimento ci rende orgogliosi” spiega Stefano Vanninipresidente dell’associazione Fulvio Ciancabilla Aps.

L’arte dello scalpellino ha ricevuto la Denominazione Comunale d’Origine

In effetti già da tempo si lavora in questa direzione, questa è la sesto anno di attività della Scuola Scalpellini inserito nel progetto Pnrr ‘L’arte scorre a Campolo’, di cui il Comune di Grizzana Morandi è referente. “Un corso coinvolgente molte persone giovani che forse non avevano mai nemmeno lavorato la pietra prima, e che ora contribuiscono a tramandare questa tradizione” commenta il sindaco di Grizzana Morandi Franco Rubini, che poi aggiunge: “C’è però un problema tecnico di materiali, finora la scuola si è autofinanziata interamente, anche nel reperimento dell’arenaria, quando sarebbe reperibile a causa delle frane che spesso coinvolgono la zona. Al momento, però, i tecnici vietano questa procedura: è importante valorizzare la scuola e l’iniziativa, ma servirebbe anche una concessione del materiale”.

Dopo l’arte dei merletti e delle marionette, il riconoscimento arrivò alla scultura in arenaria

Un’arte che ha ottenuto comunque un importante riconoscimento, De.Co nasce inizialmente per valorizzare i prodotti enogastronomici localima si è espanso nell’ultimo anno anche a trasmissione della conoscenza: “L’elenco dei De.Co legati a valori culturali, artigianali e artistici sta crescendo notevolmente, e a Bologna siamo gli unici ad aver ampliato il significato di questa certificazione” spiega Duccio Caccionicapo della De.Co Bologna, a cui fa eco la delegata alla cultura Elena Di Gioia, sotto la cui amministrazione è stato approvato l’arricchimento della Denominazione: “Siamo partiti con la riconoscimento per il pizzopoi abbiamo assegnato due De.Co aarte delle marionette per il linguaggio e l’artefatto e ora lo valorizziamo Scultura in pietra arenaria e scalpellino. Vogliamo che queste certificazioni siano espressione delle identità del passato e del futuro del nostro territorio, per evitare che un patrimonio artistico e artigianale così radicato nella nostra cultura venga dimenticato”.

 
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