Acqua e verde nel recupero della lama di Santa Margherita in Lamis. Vince la squadra di Massimiliano Cafagna – .

Nato con l’obiettivo di recuperare e valorizzare i valori naturalistici e culturali della Lama di Santa Margherita in Lamis (adiacente al Santuario della Madonna di Miracoli), il concorso di progettazione in due fasi – suddiviso in due lotti – è stato bandito lo scorso anno per la provincia di Barletta-Andria-Trani.

Il programma era incentrato su recupero della vegetazione botanica dei pagamenti a destra e a sinistra, di riqualificazione funzionale dell’area sportiva a servizio dell’adiacente scuola e la riqualificazione dell’area verde conventuale denominata Giardino Murato, della Cisterna e della Grotta delle Rose.

La proposta vincente del team guidato da Massimiliano Cafagna (classe 1988) – con Chiara Bulfoni, Francesca Tita, Luca Colombano, Giulio Bruschi, Associati CG E Maria Strippoli – indicare restituire al Lama il suo ruolo di infrastruttura naturale e, nel complesso sistema territoriale, valorizza la propria identità aumentando la sicurezza del territorio.

Il progetto è basato su azioni di sottrazione, implementazione e integrazione degli elementi più fortiper dare vita ad un paesaggio complesso, capace di raccontare la propria storia aprendosi, allo stesso tempo, a funzioni educative e ricreative.

L’eliminazione di tutti gli artefatti senza valore o instabiliconsente infatti di restituire leggibilità agli elementi architettonici e arborei più significativi, liberando allo stesso tempo scorci e superfici inusuali da destinare a nuove funzioni.

La cura del design sottolinea l’importanza dei percorsi, volto a garantire la piena accessibilità dalla superficie fino ai livelli più bassi, valorizzando la conoscenza e l’inclusività. Non ultimo, il progetto funge da elemento di connessione tra le diverse aree territoriali, attraverso rapidi spostamenti tra le aree funzionali e lente immersioni esplorative nelle parti storiche e naturalistiche.

L’acqua come elemento centrale

Al centro del progetto c’è l’elemento acquaincanalate e messe in sicurezza attraverso la sistemazione idraulica locale per garantire l’equilibrio geonaturale e la riqualificazione degli spazi verdi.

Attraverso piove giardini e della vegetazione ripariale, si rallenta il ritiro improvviso del corso d’acqua, lasciando il segno del suo passaggio e, attraverso una gestione mirata, si prevede l’infiltrazione naturale nel suolo e il deflusso verso il fondo della Lama. In alternativa, la realizzazione di un sistema di raccolta, accumulo e riutilizzo delle acque piovane.

Tutela della biodiversità e riduzione degli effetti delle precipitazioni

Il rafforzamento della vegetazione esistente e l’inserimento di un linguaggio paesaggistico contemporaneo creano un paesaggio vario e armonioso.

Ispirandosi all’osservazione del contesto naturale circostante, la vegetazione viene implementata nel progetto per esaltarne le caratteristiche identificative. In effetti la scelta ricade su specie vegetali tipiche del clima mediterraneoadatto a sopportare estati calde e secche.

Il risultato saranno nuovi panorami, volumi e colori e, oltre alla tutela della biodiversità e alla facile manutenzione delle piante scelte, sarà garantita anche la riduzione degli effetti erosivi delle precipitazioni.

Classifica finale

→competitionawn.it

  • 1 ° posto: Massimiliano CAFAGNA • Clara BULFONI • Francesca TITA • Luca COLOMBANO • Giulio BRUSCHI • CG ASSOCIATI SRLS • Maria STRIPPOLI
  • 2° posto: Valentina DALLATURCA • Anna MANGIONE • Egizia GASPARINI • Vincenzo PESCATORE • Fabrizio ONETO • Ettore ZAULI • Marcello BRANCUCCI • Paola ODONE
  • 3° posto: Aniello D’AGOSTINO • Giovanni Battista GUERRA • Francesco LECIS • Francesco CUCCURULLO • Alfredo ZAMPICININI • Marco D’ELIA
  • 4° posto: Marco ROSATI • Tiziano D’ANGELO • Domenico MARCHETTI • Rita BOSI

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pubblicato su: 19/04/2024

Tag: Acqua verde recupero Santa Margherita Lamis lama Massimiliano Cafagnas squadra vince

 
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