Max Brain protagonista al “Fuori Salone” con l’installazione Solar – .

Max Brain protagonista al “Fuori Salone” con l’installazione Solar – .
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Idea, progettazione, prototipo e installazione vera e propria. Tutto questo è”Solare“, scorso lavoro artistico di accessoriche rappresenta il sistema solare, per la casa di LaDouble J Jennifer Jane Martinpresentato nei giorni scorsi in occasione della Milano Design Week 2024, a Palazzo Belgioioso.

La composizione, messa in mostra con Piatti e bicchieri danzanti sono stati immaginati dal visionario Max Siedentopf e realizzato, con grande creativitàdel poliedrico artista maccagnese Cervello massimodopo aver seguito le linee guida del giornalista americano e milanese d’adozione: è riuscito a portare a termine questo opera d’artecomposto da sedici diversi meccanismiun tavolo che ruota con alcuni elementi, come piatti e altri accessori, che sembrano germogliare.

Nel complesso, l’installazione, realizzata con metalli, ceramica, legno e vetro a Maccagno con Pino e Veddasca, rappresenta il “rinascita e la potenza della stella madre del sistema solare, con una collezione di 16 pezzi, tra piatti, ciotole, tessili, bicchieri e vasi in vetro di Murano“.

«Aver realizzato questa installazione, per me, è davvero motivo di orgoglio – commenta l’artista maccagnese -, collaborare con figure professionali come Jennifer Jane Martin e Max Siedentopf è stato davvero un’esperienza entusiasmanteopportunità che mi ha dato Michela Croci. Grazie mille. Mi sono preso cura di tutto parte meccanicaquello fondamentale per mettere in moto tutte le attrezzature immaginate e realizzate, che dovevano muoversi in modo sincronizzato”.

Cervello massimoPerciò, usò materiali e stratagemmi diversi mettere a punto l’intera composizione, senza ordinare pezzi personalizzati che sarebbero serviti ad alleggerire e facilitare la creazione. «Molto del materiale l’ho “rubato” a macchinari e strumenti che uso quotidianamente nel mio laboratorio, che mi sono serviti per perfezionare tecnicismi e sistemi meccanici», continua l’artista di Maccagna.

Un lavoro certosino e meticolososvolto per quasi un mese dall’alba a tarda notte all’interno del suo laboratorio, dovendo “affrontare” e gestire anche la gioia più grande ed impegnativa che si possa provare, ovvero quella di nascita di un figlioil piccolo Odisseo. «È stato complesso, ma ne è valsa la pena e sono molto soddisfatto di questa settimana di “Fuori Salone”. Mettermi in gioco per trasformare un disegno in un’installazione di questo tipo è stato stimolante, una grande impresa. Spero che questo sia il primo di tanti lavori insieme a loro”.

 
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