Biennale di Architettura 2025 | Biennale Architettura 2025: il titolo è Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettivo. – .

Biennale di Architettura 2025 | Biennale Architettura 2025: il titolo è Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettivo. – .
Biennale di Architettura 2025 | Biennale Architettura 2025: il titolo è Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettivo. – .

Il titolo della Biennale di Architettura 2025 è Intelligentegen. Naturale. Artificiale. Collettivo.
Carlo Ratti lo spiega così:

«I titoli delle Mostre Internazionali di Architettura vengono solitamente annunciati sia in inglese che in italiano. Nel 2025 il titolo sarà invece condensato in un’unica parola per entrambe le lingue, richiamando la comune origine latina: Intelligenti. La moderna “intelligenza” deriva da intelligens; tuttavia, questa scelta indica anche un ampliamento delle associazioni di significato. Tradotta separatamente, la sillaba finale, “gens”, significa “popolo”: da qui emerge un’immaginaria radice alternativa, che suggerisce un futuro dell’intelligenza più multiplo e inclusivo, che sfugge ai limiti eccessivi dell’odierna attenzione all’AI»

«La 19. Mostra Internazionale di Architettura sarà dedicata all’ambiente costruito e alle numerose discipline che gli danno forma. L’architettura è al centro di essi – afferma l’ Curatore – ma non solo: è parte di un team allargato che deve integrare arte, ingegneria, biologia, data science, scienze sociali e politiche, scienze planetarie e altre discipline, collegando ciascuna di esse alla materialità dello spazio urbano.

L’ambiente edificato è tra i principali responsabili delle emissioni atmosferiche. In questo senso, l’architettura può essere ritenuta responsabile di gran parte del degrado ambientale del nostro pianeta. Di fronte all’accelerazione della crisi climatica dobbiamo rassegnarci a questo ruolo, oppure siamo ancora in grado di offrire soluzioni sostanziali e non cosmetiche, efficaci e di rapida attuazione?

La mostra cercherà di tracciare nuove rotte per il futuro, suggerendo un ventaglio di soluzioni ai problemi più urgenti del presente. Metterà insieme una raccolta di proposte di design sperimentale, ispirate a una definizione di “intelligenza” come capacità di adattarsi all’ambiente a partire da un insieme limitato di risorse, conoscenza o potere.

Oggetti, edifici e piani urbani saranno disposti lungo l’asse dell’intelligenza multipla e diffusa – naturale, artificiale, collettivo. Alcune idee sono destinate a fallire. Ma altri potranno indicarci percorsi promettenti.

La mostra immagina gli architetti come “agenti mutageni”, capaci di innescare processi evolutivi e indirizzarli in nuove direzioni. Imparando da molteplici discipline scientifiche e avanzando attraverso prove ed errori, questa mostra mira ad accelerare la trasformazione del presente, alla ricerca di futuri migliori”.

 
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