ecco cosa hanno detto – .

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Nel corso di un’intervista su Interview, Christoph Waltz e Caleb Landry Jones hanno fatto dichiarazioni a dir poco azzardate sul talento di Marlon Brando, di cui proprio in questa occasione ricorre il centenario della nascita.

Nella rivista Rivista di interviste una conversazione tra Christoph Waltz E Caleb Landry Jonesil che ha suscitato molto scalpore a causa di come i due attori sembrano essere d’accordo su questo Marlon Brando, la leggenda del cinema di cui quest’anno ricorre il centenario e a cui sarà dedicata la retrospettiva del Torino Film Festival. Vediamo insieme cosa si sono detti i due attori e in quale contesto.

Christoph Waltz e Caleb Landry Jones dai cani alla demolizione di Marlon Brando

Nell’articolo apparso su Interview, firmato Christoph Waltzl’attore austriaco premio Oscar, che ha raggiunto il successo in età adulta grazie al ruolo in Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino, dialoga con Caleb Landry Jones prendendo spunto da Dogman, che l’attore ha interpretato per Luc Besson, parlando inizialmente di comodità come le leggi troppo restrittive sul fumo, del comportamento dei cani di cui Waltz si dichiara un grande estimatore e molto altro ancora, per poi soffermarsi sul ruolo del montaggio nel cinema e ovviamente sulla professione dell’attore. E a un certo punto, all’improvviso, salta fuori il nome di Marlon Brando. Riportiamo quella parte della conversazione, sperando di essere quanto più fedeli possibile al contenuto, che non è stato rielaborato per la scrittura e risulta quindi molto frammentario e colloquiale, non sempre di facile comprensione:

CLJ: Sul set avevamo quei cani di Hollywood che si comportavano in modo leggermente diverso perché erano addestrati in modo diverso. I meno esperti non hanno girato la scena correttamente e abbiamo dovuto spiegare loro che dovevano rifarla più volte. Il bello di averlo visto più volte sta nell’aver visto la finezza del montaggio. È fantastico lavorare con qualcuno che conosce il cinema a fondo. Toglie molte responsabilità all’attore e alla troupe. W: Sono totalmente d’accordo. Perché penso che sia una stronzata (per dirlo) che sia l’attore a salvare la situazione.

C.LJ. Penso che a volte ottieni più di quanto ti aspetti, ed è fantastico. C’è quel fantastico video su Youtube sul dietro le quinte di Il punteggio con De Niro E Brando che fanno una serie di riprese di seguito. E Brando si arrampica sugli specchi per catturare qualcosa di vivo, tutto ciò che non gli apparteneva. Forse è egoista da parte di Brando lavorare in questo modo. CW: E ora è il centenario di Brando. CLJ: Veramente? CW: Ho letto due articoli e li ho trovati entrambi irritanti, con questa beatificazione postuma… CLJ: Per arroganza? CW: No, per il gusto di fare… C.LJ: Un’icona? CW: Sì, un mito. Ed è ridicolo perché era un bastardo. CLJ: Sì, grande, grande e spaventoso.

CW: All’inizio era fantastico. Nessuno aveva mai visto niente di simile. CLJ: Due notti fa ho guardato Missouriche non avevo mai visto. Arthur Penn (il regista, ndr) è fantastico e ci sono Harry Dean Stanton E Randy Quaid, che amo. Ma Jack Nicholson lui scherza e lo fa anche Brando. Le persone con cui l’ho visto hanno detto “Nicholson è perfetto” mentre io ho pensato “diavolo lo è”. Brando è confuso, ma c’è una logica in quella follia. So che la gente dice che era “complicato” e cose del genere, ma non so se le persone con cui lavorava fossero sempre pronte a… CW: Non mi interessa. Lo trovo difficile guardare“. CLJ: SÌ. Ricordo di averti sentito parlare di Brando e di aver pensato “è frustrante e pieno di sé”. Penseresti che dopo un anno a teatro (con Un tram chiamato Desiderio, ed) aveva ottenuto qualcosa. Ma poi penso che abbia creato alcune delle frustrazioni presenti nel film.

A questo punto il discorso, già piuttosto confuso, si sposta parlando d’altro, di attori come Harrison Ford e John Wayne e ancora di cani. L’impressione è che i due tornassero da una cena con abbondanti libagioni. Da quello che capiamo, entrambi salvano il primo Brando, ma forse dimenticano i classici come Il Padrino, Ultimo tango a Parigi E Apocalisse ora. Sinceramente, senti Christoph Waltz chi lo definisce gigione (“prosciutto”, in inglese) fa l’effetto di un bue che dà del cornuto a un asino. Per quanto ci riguarda, Marlon Brando è stato forse il più grande attore di sempre, dotato di un carisma irripetibile, e sembra piuttosto sgradevole che due attori parlino di lui in questo modo.

 
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