Nel 2024 c’è ancora chi sui social critica un cantante per il suo look. Ciò avviene anche tra i giovanissimi, a dimostrazione che la strada verso l’inclusione è ancora lunga
Alex Wyse finalista di “Amici di Maria De Filippi” L’edizione 2022 ha tenuto un concerto e ha sfoggiato un look, che a dire il vero aveva già sfoggiato in altre occasioni, total black e con gonna lunga ed elegante. Apri il paradiso. Il cantante è stato inondato di critiche sul concetto “mascolinità” e che non sia “di buon gusto” per un uomo indossare abiti femminili. Ma è assurdo che nel 2024 un uomo o una donna vengano ancora giudicati in base al vestito o al look. Eppure è successo. C’è anche chi bonariamente ha sottolineato, per alleggerire la drammaticità, che il look è perfetto perché mette in risalto un “talento” nascosto di Alex: “Per me non valorizzare un talento infinito è un peccato enorme”. Ma a parte questa nota di colore, il cantautore ha voluto giustamente rispondere alle obiezioni che erano state sollevate riguardo la gonna.
“Sono me stesso e ognuno dovrebbe ritrovare il proprio essere senza nascondersi. – ha scritto Alex sui social – La musica ha fatto in modo che non mi nascondessi, molte volte penso che le persone nascondano troppi lati della società, delle amicizie o di come vanno le cose. Come ho già detto… combatterò sempre per la mia libertà, che in realtà immagino sia anche la tua nonostante abbia voglia di commentare così”.
Poi si è rivolto ai suoi fan. “So come accettarti con calma nella mia vita, vorrei solo sottolineare quanta povertà intellettuale esista, e quanto una persona possa essere costretta a rimanere in un concetto di libertà dettato dalle vostre regole per paura del vostro giudizio. Voi persone siate forti, sentitevi liberi di comunicare ed essere cosa e chi pensate di essere, inseguite i vostri sogni e combattete l’ignoranza. Ricordo bene quando il rosa era solo femminile o gli orecchini erano disprezzati, possiamo andare molto oltre, nessuno può porre confini tranne noi”.
La discussione poi si sposta sul perché dobbiamo giudicare gli altri: “Abbiamo torto per chi? Se la vita alla fine sarà nostra. Vorrei vivere sempre senza giudizio e ammirare tutto. Queste persone non sono malvagie secondo me, semplicemente non conoscono l’arte dell’accettazione. lui sa solo cosa considero standard. Sfortunatamente, vivendo in un mondo condiviso abbiamo tutti bisogno di sentirci a nostro agio con le personese una percentuale di loro ti toglie la libertà facendotela pesare con un giudizio, non credo che possa esistere la mia accettazione e il mio silenzio”.
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