Ecco perché questi dati Istat non dimostrano un legame tra vaccini ed eventi avversi – .

Ecco perché questi dati Istat non dimostrano un legame tra vaccini ed eventi avversi – .
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Secondo il dottor Francesco Oliviero si tratterebbe di una vera e propria “bomba atomica dell’Istat”, queste le “rivelazioni sconvolgenti” che il personaggio – apprezzato negli ambienti anti-vax – elenca in una clip condivisa su Facebook. Si tratta dei dati dell’Istituto italiano di statistica, che secondo questa narrazione dimostrano un legame tra i vaccini contro il nuovo Coronavirus ed eventi avversi gravi. Vediamo di cosa si tratta realmente.

Per chi ha fretta:

  • Circola una clip risalente almeno al marzo 2023, dove il dotto Oliviero elenca presunti dati Istat che collegherebbero i vaccini anti-Covid a un aumento di diversi eventi avversi gravi.
  • Logicamente non è chiaro il motivo per cui il Covid-19 non dovrebbe essere più strettamente correlato ai problemi sanitari elencati.
  • Tuttavia è l’Istat stesso a smentire questi dati.

Analisi

I titoli su queste presunte rivelazioni tratte dai dati Istat potrebbero apparire con la seguente didascalia:

L’mRNA sierico innesca processi cancerogeni a lungo termine, causando tumori, infarti, arresti cardiaci, malattie improvvise, paralisi, malattie fulminanti, risveglia tumori dormienti e malattie autoimmuni del corpo.

I dati Istat secondo Oliviero

Nella clip condivisa, il dottor Oliviero riporta presunti dati Istat, elencando una serie di eventi avversi che sarebbero aumentati notevolmente a seguito delle vaccinazioni anti-Covid:

«Aborti spontanei del 279%; cancro al seno del 487%; infarto miocardico del 269%; embolia polmonare del 468%; disfunzione ovarica del 437%; infine, dato allarmante, la sclerosi multipla è aumentata del 680%. Le malattie improvvise nel 2020, quando non c’erano i vaccini, erano 155mila in Italia, nel 2022 siamo arrivati ​​a 548mila. Sono tutti dati ISTAT”.

Supponendo che i dati fossero veri, poiché i vaccini anti-Covid stimolano una piccola quantità di proteine ​​Spike, che invece proliferano in gran numero durante l’infezione vera e propria, non è chiaro perché tali aumenti debbano essere attribuiti ai vaccini e non al Covid-19. Ad esempio, è già stato accertato che disturbi come quelli cardiaci, polmonari e della coagulazione sono più probabili se ci si ammala, mentre quelli legati alla vaccinazione sono molto rari. Lo abbiamo visto in numerose analisi, ad esempio qui, qui e qui.

Ma i dati Istat permettono davvero di correlare i numeri forniti da Oliviero con i vaccini anti-Covid? No, quei dati sono falsi, come avevano sopra riportato i colleghi Michelangelo Coltelli Butac in un articolo del dicembre 2023; e nel marzo dello stesso anno la redazione di Fattoprima che il filmato iniziasse a diventare virale su TikTok.

Ipotizzando che gli aumenti indicati nel tweet si riferiscano al periodo successivo al 2020 – riporta Facta -, non è possibile verificare le percentuali in quanto l’Istat non pubblica statistiche sulle malattie citate. L’unico dato disponibile riguarda il tasso di aborti spontanei, ma le informazioni più aggiornate si riferiscono al 2020. Contattato dalla redazione di Fatto, i dirigenti dell’Istituto Nazionale di Statistica hanno smentito il contenuto del post oggetto della nostra verificaconfermando che non si tratta di dati trattati dall’istituto di ricerca.

Avevamo pubblicato anche precedenti analisi sui presunti legami tra aborti spontanei e vaccini anti-Covid (es. qui, qui e qui), dove è chiaro che questo legame non è dimostrato.

Conclusioni

Il video in cui il dottor Oliviero fornisce i numeri (su dati Istat) durante un’intervista è basato su dati puramente fittizi.

Questo articolo contribuisce a a Progetto Facebook combattere le fake news e la disinformazione sulle proprie piattaforme social. Legislazione Qui per ulteriori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.

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Tag: dati Istat dimostrano link vaccini eventi avversi

 
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