Secondo l’indagine, solo per 1 italiano su 2 lavarsi le mani è importante dopo il Covid – .

Secondo l’indagine, solo per 1 italiano su 2 lavarsi le mani è importante dopo il Covid – .
Secondo l’indagine, solo per 1 italiano su 2 lavarsi le mani è importante dopo il Covid – .

Roma, 3 maggio. (Adnkronos Salute) – Dopo la pandemia da Covid diminuisce l’attenzione degli italiani verso l’igiene delle mani. “Solo un italiano su due (54%) dichiara che lavarsi le mani è diventato più importante con la pandemia e il 45% degli intervistati afferma di lavarle più frequentemente, rispetto al 55% dello scorso anno”. È questo il quadro che emerge da un’indagine su 800 persone sulla consapevolezza dell’importanza dell’igiene delle mani per gli italiani, realizzata per il secondo anno consecutivo dall’Osservatorio Opinion Leader 4 Future nato dalla collaborazione tra il Gruppo Credem e Alta Scuola in comunicazione mediatica e intrattenimento (Almed) dell’Università Cattolica. Le analisi condotte dai ricercatori della Cattolica e dell’Istituto Bilendi, in collaborazione con gli specialisti della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs di Roma, saranno presentate martedì 7 maggio alle ore 10, nel corso di un evento scientifico al Gemelli per la celebrazione della Giornata Mondiale della Salute. igiene delle mani (5 maggio) promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Dall’indagine emergono ulteriori segnali di calo del livello di attenzione su questi temi. In particolare, si legge, “il 22% degli intervistati dichiara di aver ridotto il lavaggio delle mani. Il sapone viene utilizzato dal 97% degli intervistati, con una maggiore diffusione del sapone liquido (87%) rispetto alla classica saponetta (32%) Meno frequente l’uso di gel e salviette: il 25% degli intervistati utilizza gel igienizzante e il 7 % salviette. Il 16% delle persone è a conoscenza dell’esistenza di una Giornata mondiale dedicata all’igiene delle mani, dato incoraggiante se confrontato con il 13% registrato lo scorso anno. Altrettanto positivi sono i dati sulla consapevolezza legata all’igiene respiratoria (il 77% della popolazione è consapevole del fatto che la corretta etichetta per l’igiene respiratoria consiste nel tossire nella piega del gomito). ) e l’igiene del cellulare. Il 65% della popolazione lo identifica come potenziale veicolo di germi, rispetto al precedente 63%, tuttavia solo il 37% dichiara di disinfettare il proprio smartphone con prodotti specifici di cui il 25% almeno una volta al giorno”.

Permangono le differenze legate al genere e all’età. “Le donne si lavano le mani più spesso degli uomini – evidenzia l’indagine – con una media di 7,1 volte al giorno contro le 6,3 degli uomini. Inoltre, gli over 65 tendono a lavarsi le mani meno frequentemente rispetto ai più grandi rispetto ai giovani, con una media di 6,2 volte al giorno contro le 7,14 della fascia di età compresa tra 45 e 64 anni”.

“Il calo di attenzione verso l’igiene delle mani è un preoccupante segnale di ‘stanchezza’ verso misure sostenibili di comprovata efficacia per la prevenzione delle infezioni dovute a pericolosi microrganismi resistenti agli antibiotici in grado di mettere a serio rischio la salute delle persone più vulnerabili. fragile Ma è proprio questo il valore delle misurazioni condotte con metodi rigorosi e riproducibili: continuare a misurare permette di individuare tempestivamente segnali di calo di attenzione da monitorare con interventi mirati, continuativi, sostenibili e credibili perché calibrati sui bisogni reali ( di conoscenza). , aggiornamento motivazionale e altro), da monitorare con azioni di miglioramento continuo che i dati evidenziano man mano che diventano informazioni utili per orientare le decisioni di best practice”, afferma Patrizia Laurenti, professoressa associata di Igiene generale e applicata presso l’Università Cattolica, campus di Roma, e direttore dell’Unità di Igiene Ospedaliera del Policlinico Gemelli.

“I dati raccolti dall’Osservatorio Opinion Leader 4 Future segnalano un preoccupante calo dell’attenzione degli uomini e delle donne italiani al tema dell’igiene delle mani. Questa diminuzione è strettamente connessa alla progressiva diminuzione dello spazio riservato al tema nell’agenda pubblica e mediatica. In questo senso, la Giornata Mondiale dell’Igiene delle Mani, proclamata dall’OMS, rappresenta un’occasione preziosa per portare questo semplice ma fondamentale aiuto per la protezione della salute personale e pubblica tornano sotto i riflettori”, spiega Mariagrazia Fanchi, direttrice Almed.

“La prevenzione è senza dubbio uno degli strumenti più importanti per mantenere un sano stato di salute e promuovere il benessere individuale e collettivo – dichiara Luigi Ianesi, responsabile relazioni esterne di Credem – L’iniziativa dell’Osservatorio Opinion 4 Future rappresenta per Credem un’occasione per creare consapevolezza, a partire dai nostri colleghi, su tematiche che hanno un forte impatto sulla vita di tutti e alle quali spesso non diamo la dovuta considerazione. Siamo certi che attraverso una buona informazione possiamo sensibilizzare le persone ad attuare e incoraggiare gli altri al rispetto di quelle pratiche, anche semplici come l’igiene delle mani, capaci di salvare vite umane e di avere un impatto concreto sulla società”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV “Sotto i riflettori durante il Covid ma mai valorizzato”. Il caso dell’ospedale di Cles, una situazione insostenibile – .
NEXT Variante Covid KP.2, è in allerta negli Usa. “Perfora i vaccini. Rischio nuova ondata in estate” – .