I 10 anni di carriera di Dardust, il compositore – .

I 10 anni di carriera di Dardust, il compositore – .
I 10 anni di carriera di Dardust, il compositore – .

Dardoal secolo Dario Faini, è una delle figure più interessanti del panorama musicale italiano. Capace di passare dall’aprire il concerto di Lana Del Rey davanti a quasi 70mila persone a suonare in un teatro milanese con un’orchestra di oltre trenta elementi. Capace di co-firmare e produrre canzoni di Jovanotti, Sfera Ebbasta, Lazza e Angelia Mango, di remixare sigle televisive e di produrre musica neoclassica ispirata a Ryuichi Sakamoto.

La sua carriera si divide tra due anime: quella di compositore e raffinato pianista del mondo classico che “sporca” la sua musica minimalista per pianoforte solo con l’elettronica, e quella di autore e produttore di successi pop di alto livello. Una divisione segnata anche dai diversi nomi che usa: Dario Faini, il suo nome di battesimo, DRD e Dardust. Il marchigiano ha fatto di questo “dualismo” una bandiera, tanto da intitolare il suo ultimo album “Dualità e soprattutto portando in giro per il mondo uno spettacolo omonimo diviso in due parti: una per pianoforte solo e l’altra per pianoforte e commistioni elettroniche.

Quello che abbiamo visto ieri sera al teatro Dal Verme è il Dardust più classico, che festeggia 10 anni di carriera (da artista, specifica, perché il percorso del produttore è iniziato prima): in Concerto milanese “10 anni. 1 notte” si aggiunge una terza anima: quella orchestrale. Nello spettacolo al Teatro Dal Verme di Milano, Dario si è presentato accompagnato dall’orchestra milanese”Pomeriggi musicali” (che festeggia a sua volta il suo 80esimo compleanno, di attività) diretto dal Maestro Alberto Cipolla che si è occupato anche degli allestimenti.

L’approccio è quello della musica classica: sul palco un pianoforte a coda, prerogativa di Dario, e un gruppo di 38 musicisti tra fiati/archi, ottoni/fiati e percussioni che reinterpretano il repertorio del compositore marchigiano. Insieme presenteranno 19 brani tratti dai 5 album firmati Dario Faini, più un medley di 7 suoi brani eseguiti solo dall’orchestra. È una serata magica in cui la musica suonata è l’unica protagonista, non c’è niente di elettronico, solo strumenti “tradizionali”, in un ensemble orchestrale che regala un suono magico in questo incrocio con il pianoforte che è il “giusto” protagonista. Un mix di melodie sinfoniche disegnate dalla potenza di un’orchestra di buone dimensioni.

Sono atmosfere che catturano il pubblico e durante le esibizioni l’attenzione è massima, per poi scaricare la tensione con un grande applauso che ogni volta chiude il pezzo. Gli spazi musicali tra pianoforte e orchestra sono esattamente equilibrati, entrambi si appoggiano l’uno sull’altro creando un ottimo connubio e una perfetta armonia, in una dimensione musicale corretta e accattivante. Nel corso del concerto si alternano momenti poetici ed altri più “pieni” ed aggressivi, per arrivare alla chiusura conclusiva e coinvolgente del concerto in cui Dardust chiede l’appoggio del pubblico con lo schiocco delle dita, il battito delle mani delle sue mani e il battito dei piedi, in un contesto più da concerto pop che di musica classica, come sembrava fino ad allora.

Oltre al suo repertorio, il compositore presenta anche il futuro, anticipando il suo prossimo album con il singolo e un brano inedito (“Impressione urbana” in uscita in autunno). Insieme alla prima esibizione dal vivo del singolo principale “Il mio cuore, cemento grezzo”, già pubblicato, Dario chiama sul palco il giovane artista e pianista zenenellenuvole con il quale esegue un brano inedito dal titolo “New York 19.03.24”, raccontando la storia della composizione. “Qualche tempo fa – racconta il pianista – tramite Instagram sono entrato in contatto con questo giovanissimo pianista molto bravo. Insieme abbiamo fatto una sfida. Eravamo a New York con quattro ore di studio a disposizione e volevamo comporre e registrare un brano con il tempo che avevamo. Il risultato – conclude – è questo; il cui titolo rimanda al luogo e alla data in cui è nato. E così insieme, a quattro mani, seduti al pianoforte, presentano un’anteprima, con il contributo orchestrale, della nuova composizione che sarà inclusa nel prossimo album (che sarà in “configurazione” pianistica ed elettronica).

Ancora una volta Dario Faini mette in mostra le sue qualità musicali, condividendole in questo caso con un’orchestra e realizzando uno spettacolo di grande bellezza, ammaliante, capace di conquistare il pubblico. Pubblico che ha gremito il teatro (con una capienza di poco più di 1.400 spettatori) a conferma del fatto che questo artista, così trasversale, “duale”, ha un posto particolare nel panorama musicale italiano ed è capace di percorrere più “segmenti” artistici, superando ogni barriera mentale e raggiungendo in ognuno di essi un livello altissimo.

Ora Dardust è atteso per l'”apertura” del concerto di Dua Lipa al Festa del Nos Vivo di Lisbona e poi, in attesa dell’uscita del nuovo album, il 4 Ottobre in Inghilterra la tappa europea delUrban Impressionism Tour”: che avrà il seguente calendario con esibizioni nei club delle principali città europee

4 ottobre 2024 – Londra Hoxton Hall
5 ottobre 2024 – Parigi L’Archipel
10 ottobre 2024 – Sala concerti del Conservatorio di Praga
13 ottobre 2024 – Berlino Colosseo di Berlino
14 ottobre 2024 – Amburgo Nachtasyl
16 ottobre 2024 – Copenaghen Hotel Cecil
18 ottobre 2024 – Bozar di Bruxelles
23 ottobre 2024 – Sala Parallel 62 di Barcellona
October 24, 2024 – Madrid Teatro San Pol
26 ottobre 2024 – Campidoglio di Lisbona

Scala

ATTO I
Hanafubuki (Attraverso la tempesta di fiori di ciliegio)
Petali (giorno interno)
Immergibile nell’aria

Nascita

Perso e trovato
nuvole fiorite

Duna

Il lupo

INTERVALLO ATTO

Fantasia Duality (medley solo orchestrale)

Addò staje, Horizon in your eyes, Space samurai, Parallel 43, fluid love, Forget to be, Hymn

ATTO II

New York 19.03.24 (con zeintheclouds)
Il mio cuore, cemento grezzo
Stormi di origami

Sublime

Prisma

Sturm II – Estasi

Tramonto sul M.

BIS
Regalo per un addio
Vertigine

Impressionismo urbano
Figura posteriore

 
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