Ci sarà anche la sua amata Castiglioncello Nel documentario sulla vita privata di Alberto Sordi dal titolo “Il segreto di Alberto Sordi”, tratto dall’omonimo libro scritto dal cugino dell’attore, il giornalista e conduttore Rai Igor Righetti che è anche regista del film. Un legame indissolubile quello tra il borgo livornese e il celebre artista visti i numerosi soggiorni trascorsi dallo stesso Sordi nella sua villa di Punta Righini che acquistò nel 1962 definendola la “villa delle vacanze meravigliose”. Il tutto senza dimenticare il bellissimo lungomare a lui dedicato.
Nel documentario vedremo immagini inedite dell’attore con numerose fotografie di famiglia e dettagli sulla sua vita privata di cui si è sempre saputo poco. Saranno presenti numerose testimonianze documentarie di amici e registi insieme a momenti definiti dallo stesso Righetti “filmici”.
Documentario su Alberto Sordi, dalla sua vita privata ai luoghi più amati: tutto quello che c’è da sapere
La prima ripresa si è svolta nel suggestivo centro storico di Narni, in provincia di Terni, ma ci saranno anche Fabriano (Ancona) dove si trova la “vera” villa dove è stato girato il “Marchese del grullo”, Castiglioncello (presumibilmente la le riprese si svolgono proprio a Villa Righini) e in luoghi amati come Roma e la Repubblica di San Marino.
Nel docufilm sarà possibile ascoltare testimonianze inedite di amici e parenti dell’attore tra cui il regista Pupi Avati, la conduttrice e conduttrice televisiva Rosanna Vaudetti, la nipote di Totò Elena de Curtis, il re dei paparazzi Rino Barillari, la contessa Patrizia de Blanck, Sabrina Sammarini. A questa parte se ne lega un’altra dove la narrazione diventa un racconto cinematografico con personaggi realmente vissuti, in cui l’infanzia e l’adolescenza di Alberto Sordi negli anni Venti e Trenta viene raccontata grazie alle interpretazioni di attori e attrici amati dal grande pubblico come Enzo Salvi , Fioretta Mari, Emanuela Aureli, Maurizio Mattioli, Daniela Giordano, Dado Coletti e tre bambini di età diverse che impersonano l’attore.
Del resto, è noto che l’attore era molto riservato, non amava l’ostentazione e la sua vita privata era blindata. Con il pubblico, al quale era molto legato e grato – e con i suoi collaboratori – condivideva solo la vita professionale. Un docufilm lontano dai luoghi comuni, ricco di emozioni, aneddoti e curiosità, orgogliosamente e volutamente indipendente, poiché realizzato senza alcun contributo pubblico.
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