The Baker, la recensione del film con Ron Perlman su Prime Video – .

Pappi è un anziano fornaio che conduce da tempo una vita solitaria, essendosi isolato completamente dal resto del mondo e soprattutto dalla sua famiglia. Non ha più rapporti con il suo unico figlio Peter da anni e non sa di essere diventato nonno della piccola Delfi, una bambina – orfana di madre – affetta da mutismo, in seguito a un trauma che l’ha scossa profondamente.

Il Fornaio: Ron Perlman in una scena

Come vi diciamo in recensione di Il Fornaio, la bambina avrà l’opportunità di incontrare finalmente molto presto suo nonno. Peter, infatti, è entrato in possesso di un ingente quantitativo di droga in seguito ad uno scontro tra bande criminali e decide di nasconderlo, sperando di farla franca; Affida così temporaneamente la bambina a Pappi, che a malincuore accetta di prendersi cura di lei per un giorno. Peccato che Peter venga presto catturato dal braccio destro del potente gangster e il vecchio fornaio non avrà più nulla da fare proteggere sua nipote a tutti i costirivelando così quell’immaginabile segreto sul suo misterioso passato.

Tutto come previsto

Il fornaio: la giovane Emma Ho in una scena

Ad una produzione certamente classica come Panettiere l’originalità non può certo essere richiesta, soprattutto contestualizzandola ulteriormenteApproccio da b-movie stabilito fin dall’inizio. Budget ridotto e un cast di volti riconoscibili dal grande pubblico, con Ron Perlmann a vestire i panni del nonno dal cuore d’oro ma dalle palle d’acciaio fino ad arrivare al gangster/uomo d’onore Harvey Keitelcon Elias Koteas per svolgere il ruolo di subdola terza ruota. L’ennesima rinascita del gigante e della bambina accomunati dalle circostanze del destino è al centro di un storia senza veri colpi di scenama piacevole proprio nel suo senso di familiarità: siamo infatti di fronte a un’operazione ben consapevole dei propri limiti, che non ha paura di affidarsi a soluzioni abusate per riempire l’ora e quaranta minuti di visione.

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Modelli ispiratori

The Baker 2 Syzumvn

Il fornaio: una scena del film

Il regista Jonathan Sobol aveva già attirato l’attenzione in passato per il suo debutto Guida per principianti alla morte (2010) e per il film sulla rapina con Kurt Russell L’Arte del Rubare – L’arte del furto (2013) e qui riesce a fare di necessità virtù, sfruttando i mezzi a disposizione con una certa inventiva e garantendo un discreto mix di tensione e sequenze d’azione, fino a quell’epilogo che ipoteticamente apre le porte a un potenziale seguito. Naturalmente il twist sull’identità del protagonista, che ricorda grandi classici recenti come Una storia di violenza (2005), risulta più evidente e intuitivo del previsto, così come lo è il legame tra il nonno e la nipote, che richiama sommariamente l’iconica coppia Natalie Portman/Jean Reno in Leone (1994), ma come già sottolineato la sceneggiatura flirta deliberatamente con quell’asse derivato alla base, riproponendo per l’ennesima volta le dinamiche standard del trend.

Una fragranza conosciuta

Il panettiere 3

Un’immagine dal film

Un’operazione genuina come il pane fatto in casa da parte del tormentato protagonista, pronto a rimettere insieme i pezzi di un’esistenza andata in frantumi per colpa sua, nascondendo segreti e identità inaspettate. Panettiere riesce a intrattenere il pubblico target principale con un mix di azione e buoni sentimenti, limitando la violenza al minimo indispensabile e procedendo per gradi senza troppa fretta fino ai titoli di coda. Ron Perlman sembra ora iscritto a questo tipo di ruolo – anche lui ne aveva indossato uno simile proprio di recente Mio padre è un sicario (2023) al fianco di Nicolas Cage – e quel volto ormai iconico è a suo modo rassicurante nella gestione di una storia che va esattamente come dovrebbe andare.

Conclusioni

Dietro l’indole di un buon fornaio, il protagonista di The Baker nasconde un segreto e la sua vera identità è destinata a tornare a galla, quando si ritroverà a dover proteggere la nipote mai conosciuta dalle mire di un oscuro banda criminale, dopo che il padre della bambina aveva rubato un prezioso lotto di droga. Un b-movie in piena regola, un action thriller sul tema della vendetta che non nasconde la sua essenza derivativa ma anzi si costruisce su di essa, in un gioco di rimandi con lo spettatore pronto a riconoscere situazioni familiari, anche grazie a un cast di personaggi famosi volti come Ron Perlman e Harvey Keitel.

Perché ci piace

  • Anima cruda e genuina da b-movie.
  • Ron Perlman guida un cast diversificato.

Cosa c’è che non va

  • L’originalità qui non è di casa.
 
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