UNA NOTTE ALLA CERCA DI STORIA PER BRUGGE. VIOLA ARRIVA NELLA “TANA DELL’ASSASSINO” – .

UNA NOTTE ALLA CERCA DI STORIA PER BRUGGE. VIOLA ARRIVA NELLA “TANA DELL’ASSASSINO” – .
UNA NOTTE ALLA CERCA DI STORIA PER BRUGGE. VIOLA ARRIVA NELLA “TANA DELL’ASSASSINO” – .

07.05.2024 16.00 di Alessandro Di Nardo
Fonte: foto: dai nostri inviati a Brugge – A. Giannattasio e T. Loreto

“Il Purgatorio è da qualche parte nel mezzo. Non hai fatto davvero schifo, ma non eri nemmeno eccezionale. Come il Tottenham. O come Brugge” – O come la Conferenza. Parole, arrangiate per l’occasione, di Colin Farrel, protagonista di un thriller mozzafiato che sarà ambientato da quelle parti, in quella fiabesca cittadina delle Fiandre Occidentali dove tutto sembra a metà tra sogno e realtà. Lo è per il protagonista di quel film, Ray (Colin Farrel), intrappolato nella gabbia dorata di Brugge. In Bruges, film del 2008 di Martin McDonagh, mescola paranoia, stress e colpi di scena drammatici. Tutto quello che un tifoso viola può trovare nei novanta minuti (se non di più) di domani pomeriggio. Perché per uscire indenni dal purgatorio belga, o meglio dal limbo del Conference, i ragazzi di Vincenzo Italiano dovranno superare il thriller in programma domani dalle 18.45 alle Stadio Jan Breydel. Se spostiamo la prospettiva, però, vediamo che anche dall’altra parte i Blauw en Zwart (Blu-neri) giocano molto nel colossal in due atti, giunto ormai alla parte finale.

STORIA – Brugge è un puntino sulla cartina del Belgio indicato dai più soprattutto per il suddetto film, per l’atmosfera senza tempo di cui si è detto (godibile per un giorno, massimo due) ma anche per l’esercito nerazzurro, una delle realtà calcistiche più brillanti della zona con 46 titoli nazionali (18 campionati). Nella scintillante vetrina del Club Brugge manca l’assolo europeo, ecco perché anche da quelle parti la partita contro la Fiorentina si è caricata di tanti significati: l’obiettivo, tornare in una finale europea quarantotto anni dopo l’ultima volta – sconfitta nell’ultimo atto della Coppa UEFA 1975-76 contro il Liverpool – sembra alla portata dei ragazzi di Hayen. Lo stesso allenatore del Bruges lo aveva detto poco fa in conferenza stampa: “Siamo una squadra che ha fame, domani sarà una partita molto importante per aiutare il calcio belga a crescere e ad avanzare in Europa. Sappiamo che dovremo dare tutti il ​​massimo, anche per i nostri tifosi”. Dalla loro parte, Hayen e la sua squadra avranno un Jan Breydel al completo. Circa 30mila cuori nerazzurri (a cui si aggiungono mille tifosi viola) pronto a dare impulso alla squadra una finale che significherebbe storia anche per il movimento nazionale: Gli ultimi belgi a raggiungere una finale europea sono stati l’Anderlecht in Coppa UEFA nel 1984 e il Mechelen in Coppa delle Coppe nel 1988.

GLI UNDICI DI HAYEN – Dichiarazioni e toni di chiamata alle armi per il tecnico di casa. Se ciò non bastasse a ricordare a tutti che il Bruges è una squadra in missione in questo momento, c’è anche un gigantesco cartello, in inglese, sul campo di allenamento dei nerazzurri che recita “No Sweat, No Glory”. «È gloria. Aveva anche gli occhi da tigre Simon Mingolet, con più di 200 partite con il Liverpool nel suo curriculum e diverse serate di gala contro Barcellona e Real Madrid. Ma per un belga come lui, leader emotivo della squadra, la partita di domani conterà più di una partita al Bernabeu. Si ripartirà da lui, tra i pali, dopo il breve interregno di Jackers, protagonista all’andata e fuori per un problema fisico. Altra novità davanti all’ex Liverpool, con De Cuyper a sinistra per sostituire l’infortunato Mejer e Sabbe sulla corsia di destra. I centrali dovrebbero essere Mechele e Ordonez, in mezzo al campo Odoi e Vetlesen per lo squalificato Onyedika (rosso all’andata); e poi si arriva al pacchetto offensivo, Thiago confermato centrale, alle sue spalle ci sarà Vanaken in posizione centrale, Jutgla a sinistra e il rientrante Skov Olsen (in gol domenica contro l’Anversa) a destra. Tutti i giocatori – tranne Mignolet – sono convocati per la partita forse più importante della loro carriera nella notte più importante per lo sport del Brugge, alla vigilia del giorno più importante per la Bruges culturale. L’anticipo del Convegno a mercoledì è infatti dovuto all’evento che si terrà giovedì, la processione del Sacro Sangue, una cerimonia religiosa giunta alla 720esima edizione e capace di raccogliere 50mila fedeli da tutta Europa oltre a 1800 partecipanti. . Una festa che assumerebbe tutto un altro sapore in caso di qualificazione alla finale di Atene. La Fiorentina arriva oggi nella tana del “nemico”, consapevole di dover giocare contro un popolo, un movimento e un intero Paese. E consapevoli che per uscire dal limbo della Conferenza servirà tutto il cinismo del caso, tutta la “coscienza assassina” di Colin Farrel.

 
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