Fabriano / “Alberto Sordi segreto”, il film documentario in anteprima oggi in città – .

Fabriano / “Alberto Sordi segreto”, il film documentario in anteprima oggi in città – .
Fabriano / “Alberto Sordi segreto”, il film documentario in anteprima oggi in città – .

Fabriano – Esce “Alberto Sordi segreto”La città di carta e le Marche presenti nel primo documentario sulla vita privata dell’attore.

Dopo il red carpet romano di ieriat the Casa del Cinema in Rome Il film verrà proiettato oggi alle 19.45 a Movieland dedicato a uno degli attori italiani più amati di sempre, diretto dal cugino Igor Righetti.

La curiosità e l’interesse sono stati suscitati dall’ presenza nel cast di due esponenti dell’associazione “Marchese Onofrio del Grillo” di Fabriano vestito con il costume del celebre nobile dall’indole giocosa, reso immortale da Monicelli e Sordi.

E un legame molto speciale è infatti quello tra Sordi e la città natale di Onofrio del Grillo, Fabrianoche visitò più volte, in occasioni pubbliche e private, sempre benvenuti a Villa Relais del Marchese. Link evidenziato anche da Marco Bruschini, direttore dell’Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione della Regione Marche che ha così sottolineato il sostegno alla produzione del film: «Sordi per l’Italia è una figura riconosciuta e rappresenta l’italiano medio, chiaramente il Marchese del Grillo è l’esemplificazione di questo Sordi che piace a tutte le generazioni e quindi è chiaro che Atim e l’azione di promozione del territorio non possono che accendere i riflettori su Fabriano, la città del Marchese del Grillo e sugli amici dell’associazione Marchese Onofrio Del Grillo».

Il film da oggi nelle sale ripercorre questi e molti altri aneddoti e rivelazioni. Tratto dal libro “Secreto Alberto Sordi” scritto dal giornalista e conduttore Rai Igor Righetti, cugino dell’attore – che è anche regista e sceneggiatore – ed edito da Rubbettino editore, giunto alla sua undicesima ristampa. Del resto chi meglio di un familiare come Igor Righetti che ha frequentato Alberto Sordi insieme alle rispettive famiglie può conoscere veramente fatti e retroscena? Un’opera che lo mostra come ognuno di noi, con pregi e difetti.

Righetti ha diretto con grande agilità e naturalezza un cast corale credibile e ben assortito. Il regista rivela allo spettatore, per la prima volta l’infanzia e l’adolescenza del cugino Alberto Sordi che lo chiamava nipote. E lo fa attingendo ai tanti ricordi vissuti in prima persona o raccontati dal padre e dal nonno Primo Righetti in situazioni di vita familiare insieme al nazionale Alberto. «Li ho raccontati attraverso scene di film girate in bianco e nero, ambientate tra il 1920 e la fine del 1930, in costume e con auto d’epoca – says Righetti – che, grazie al cast d’eccezione, entusiasmerà e farà ridere gli spettatori. Inoltre, vedere Alberto da bambino, così determinato e disposto a fare enormi sacrifici pur di realizzare il suo sogno di diventare il più grande attore, ci farà comprendere molti aspetti della sua vita personale”.

Il film documentario, emozionante ma anche molto divertente, è composto da una parte documentaristica con il interventi inediti di amici e parenti dell’attore tra cui il regista Pupi Avati; la conduttrice e conduttrice televisiva Rosanna Vaudetti; La nipote di Totò, Elena de Curtis; the king of paparazzi Rino Barillari; Patrizia and Giada de Blanck; Sabrina Sammarini (figlia dell’attrice Anna Longhi); Tiziana Appetito and Alessandro Canestrelli (figli dei fotografi di scena di decine di film di Alberto Sordi, Enrico Appetito e Alessandro Canestrelli senior); Jason Piccioni (figlio del compositore e musicista Piero); l’attrice Piera Arico (moglie di Gastone Bettanini, grande amico e primo segretario-agente di Sordi fino al 1965) e la figlia Fiona Bettanini; IL Secretary of State for Tourism of San Marino Federico Pedini Amati; l’editore Cecilia Gremese; il direttore della fotografia Sergio D’Offizi; il sindaco di Sgurgola (paese dove è nata la madre di Alberto, Maria Righetti) Antonio Corsi; il giornalista Luca Colantoni; the chef of the “Marchese del Grillo” relais Emanuela Della Mora; Fabio Bianchi (già presidente dell’associazione Marchese del Grillo), foto di famiglia, video del Luce Institute e audio originali.

Questa parte si intreccia con un’altra dove la narrazione diventa un racconto filmico con personaggi reali, in cui l’infanzia e l’adolescenza di Alberto Sordi negli anni ’20 e ’30 viene mostrata grazie alle interpretazioni di attori e attrici amati dal grande pubblico come Enzo Salvi, Fioretta Mari, Emanuela Aureli, Maurizio Mattioli, Daniela Giordano, Dado Coletti, Mirko Frezza, Daniele Foresi, Lorenzo Castelluccio, Emily Shaqiri, Vincenzo Bocciarelli, Fabrizio Raggi, Valerio Mammolotti, Moira De Rossi e tre ragazzi di età diverse che impersonano l’attore (Marco Camuzzi, Flavio Raggi e Daniele Panzironi). “Nella parte del film mi sono fermato ad Alberto quando aveva diciassette anni, al suo ritorno a Roma da Milano, perché l’errore più grande che si possa fare, ed è stato commesso da un altro film che non a caso è stato un flop, è quello di imitarlo, magari mettendo delle protesi all’attore che lo interpreta per farlo somigliare all’Alberto nazionale. I suoi fan sarebbero impazziti. Alberto Sordi ce n’era uno solo”.

Da segnalare anche la partecipazione straordinaria del pet influencer bassotto da 47mila follower su Instagram Byron Righetti. Un biopic in cui nulla è finzione, prodotto della fantasia, ma dove invece i dialoghi, le situazioni e i personaggi ripercorrono la vita reale e sconosciuta al pubblico di Alberto Sordi. Un progetto internazionale, anche in inglese e spagnolo, in cui per la prima volta i milioni di fan sparsi per il mondo di Alberto Sordi scopriranno la sua vita familiare.

Il docufilm rimarrà esclusivamente nelle sale fino a febbraio 2025. Si sposterà poi su piattaforme e reti televisive nazionali e internazionali. Un’ottima occasione per scoprire Alberto Sordi fuori dal set, tra interviste e apparizioni televisive ufficiali. Il film documentario mostra Alberto Sordi come un uomo, con i suoi pregi e i suoi difetti.

Vviene descritto il suo rapporto conflittuale con il padre che non voleva che diventasse un attorela sua attrazione per la nobiltà, la gelosia per i beni, gli amori segreti, l’ostentazione della cultura, che sapeva di non avere, attraverso gli oggetti d’antiquariato e la collezione di libri mai letti, la dedizione totale alla professione, la scelta di avere pochissimi amici, il grande affetto per gli animali, l’ossessione per le case e la meravigliosa villa di Castiglioncello. E guai a chiamarlo Albertone.

Il documentario è orgogliosamente e volutamente indipendente, poiché realizzato senza credito d’imposta. La comunità non ha pagato un solo centesimo per dare vita a questo progetto internazionale sostenuto, però, da sponsor privati.

Partner del progetto appuntotra gli altri, l’Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione della Regione Marche, il “Relais Marchese del Grillo” e l’Associazione Marchese Del Grillo di Fabriano.

 
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