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VIOLENTO TERREMOTO COLPISCE TAIWAN, SCIAME SISMICO IN CORSO – Una serie di forti terremoti sta colpendo Taiwan da diverse ore: la scossa più violenta di 7.4 è avvenuta intorno alle 2.15 ora italiana, ad una profondità di circa 34km, seguito dieci minuti dopo da un secondo intenso terremoto di magnitudo 6.4. Decine di scosse successive, ancora in corso, spesso di magnitudo pari o superiore a 5, quindi ancora di forte magnitudo. Secondo il direttore del Centro Sismologico di Taipei, Wu Chien-fu, è il terremoto più forte degli ultimi 25 anni. L’epicentro del terremoto è stato situato a circa 25 chilometri a sud della contea di Hualien e a 138 chilometri da Taipei, in mare aperto.
CROLLI, VITTIME E FERITI – Inevitabilmente un terremoto così violento ha causato numerosi danni, con edifici crollati parzialmente o in alcuni casi totalmente. Secondo i media locali sono ancora numerose le persone intrappolate sotto le macerie, mentre si contano numerosi feriti e almeno 4 vittime: un bilancio che molto probabilmente è purtroppo solo provvisorio data la situazione. Sono stati registrati blackout elettrici in tutta l’isola, ma l’elettricità è stata in gran parte ripristinata circa un’ora dopo il terremoto.
RIMOSSA L’ALLARME TSUNAMI, EVACUATE LE ZONE COSTIERE DELLE FILIPPINE – Poiché l’epicentro del terremoto si trova in mare, è stata emessa un’allerta tsunami, che fortunatamente è stata revocata. Tuttavia, a titolo precauzionale, le zone costiere delle Filippine sono state evacuate, proprio mentre la prefettura di Okinawa (Giappone) ha sospeso i voli verso l’aeroporto dell’isola.
È possibile prevedere i terremoti? No, ma esistono dei precursori sismici che possono almeno darci indicazioni sulle zone più a rischio e sull’arco temporale in cui c’è una maggiore probabilità di assistere ad un evento sismico. Ad esempio, un’anomalia potrebbe essere una quiescenza sismica in una zona sismica definita che normalmente è interessata con una certa frequenza da terremoti. Anche i cambiamenti nel contenuto di gas radon nell’acqua dei pozzi profondi o i cambiamenti nei livelli dell’acqua nei pozzi possono essere precursori. In questo articolo approfondiamo l’argomento.
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