Dall’Egitto alla Giordania, spazi aerei chiusi e jet in volo. Ecco i paesi arabi che hanno difeso Israele – .

Dall’Egitto alla Giordania, spazi aerei chiusi e jet in volo. Ecco i paesi arabi che hanno difeso Israele – .
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Roma, 15 aprile 2024 – L’attenzione in queste ore è tutta concentrata su come si svilupperà La reazione di Israele. Ma l’attentato dell’altra notte potrebbe segnare un punto di partenza per la storia di un nuovo Medio Oriente e la presa di coscienza che un gruppo di nazioni vorrebbe sconvolgere l’attuale ordine mondiale a proprio vantaggio e che in qualche modo occorre contrastarlo.

Il generale Herzi Halevi (a sinistra) alla base dell’aeronautica israeliana di Kirya (Tel Aviv)

Se c’è almeno una buona notizia in tutto questo caos inquietante, è questa Israele non è solo. In volo per difendere il proprio territorio non decollavano solo i combattenti Stati Uniti, Francia e Gran Bretagnama anche di Giordania. Con Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti ed Egitto che ha chiuso lo spazio aereo. Se guardiamo bene, questa è la notizia.

La mappa dell’alleanza

Nonostante il 7 ottobre, il carneficina a Gaza portato avanti dall’esercito israeliano, c’è chi in Medio Oriente vuole ancora la normalizzazione. Gli Emirati Arabi Uniti hanno già aderito agli Accordi di Abraham, che prevedono il riconoscimento formale della sovranità di Israele e pongono le basi per una nuova configurazione dell’area dal punto di vista economico e politico. Arabia Saudita avrebbe dovuto farlo presto. La crisi continua Striscia di Gaza ha bloccato tutto, ma il fatto che Riad abbia messo a disposizione la propria difesa aerea lascia intendere che, seppure dettata più dalla convenienza che altro, resta immutata la volontà di fare i conti con quello che fino a ieri era il nemico indiscusso.

La ragione è facile a dirsi. Lo hanno capito perfettamente i sauditi, che finanziano anche alcune frange del terrorismo islamico confini dello Stato ebraico si gioca una partita sul nuovo ordine mondiale e, se proprio devono stare da una parte, meglio stare dalla parte opposta rispetto all’Iran.

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Alla fine, Israele in questo momento ne trae vantaggio divisioni e lotte tra sciiti e sunniti, che pervadono il Medio Oriente indipendentemente dalla sua esistenza e vanno avanti da secoli. Quindi, per essere contro l’Iran, ottiene il sostegno di Sauditi, Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Egitto e Giordania. Il problema è chi c’è dall’altra parte.

Teheran è sempre di più vicino alla Russia. I droni che sabato hanno tentato senza successo di raggiungere il territorio israeliano sono gli stessi utilizzati nelle stesse ore è stata bombardata la città ucraina di Kharkiv. La Russia ha stretto un’alleanza sempre più vincolante con la Cina, decisa, secondo le stesse parole di Il presidente Xi Jinping, per disgregare il mondo unipolare guidato dagli Stati Uniti e che raccoglie sotto la sua guida un gruppo di paesi dalla composizione variabile ma poco confortante. Ci sono, infatti, Iran e Russia, con la loro voglia di prevalere e che garantiscono a Pechino la destabilizzazione del Medio Oriente. L’Iran e la Russia portano con sé la Siria, guidata da Bashar al-Assad e che deve loro il fatto di essere rimasto al potere. C’è il Qatar, il più grande finanziatore dei Fratelli Musulmani. Purtroppo per l’Occidente c’è anche la Turchia, membro della NATO, ma che ha una propria agenda in politica estera e che da anni assume un tono antisionista che spesso sconfina nell’antisemitismo.

Tag: Egitto Giordania spazi aerei chiusi jet volo paesi arabi difeso Israele

 
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