«È un attacco all’America» – .

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15 aprile – 21:07

96 giurati sono pronti a sedersi, dice il giudice

Il giudice Juan Merchan ha detto che ci sono 96 giurati pronti per essere portati in aula. Ci sono 200 giurati in totale nel tribunale, ha osservato.

15 aprile – 21:06

L’identità dei giurati sarà nota agli avvocati di entrambe le parti

Le identità dei giurati rimarranno anonime, ma saranno note agli avvocati di entrambe le parti. L’avvocato di Trump Todd Blanche ha chiesto al giudice Juan Merchan come gli avvocati otterranno i nomi della giuria. Merchan ha detto che darà loro copie degli elenchi della giuria con solo numeri e una singola copia con nomi e numeri. Ha detto agli avvocati che i giurati non dovrebbero essere fotografati.

“Stiamo tutti lavorando su questo problema”, ha detto il giudice.

15 aprile – 21:02

Il giudice dice che l’aula potrà interrogare i singoli giurati in modo che non si sentano intimiditi

Il giudice ha deciso come interrogare la giuria: ogni singolo giurato parlerà da solo senza gli altri giurati che si recheranno nella sala comune. Ha spiegato che questo metodo serve a far sentire a proprio agio il giurato, che potrebbe sentirsi intimidito parlando di fronte a un’aula piena. Si prevede quindi che il giurato risponda alle domande con il giudice, gli avvocati, Trump e alcuni membri della stampa presenti nella stanza.

L’avvocato di Trump, però, si oppone. Il giudice ha affermato che la stanza laterale è progettata per contenere 12 persone “e abbiamo ben oltre quel numero”.

«Vogliamo sapere chi metteremo in questa giuria. Qualunque cosa facciamo per scoraggiare i giurati dall’essere aperti al 100%, è una specie di scorciatoia”, ha detto Merchan, spiegando la sua preoccupazione di avere giurati di fronte a così tante persone.

Il giudice ha consentito alle parti di discutere sulle altre precedenti azioni negative di Trump, ma ha affermato che una volta che la giuria di 96 persone sarà pronta, vorrà coinvolgerle.

15 aprile – 18:37

Il giudice non ammette come prova il video sessista di Trump

Il giudice Juan Merchan non ha accolto la richiesta dell’accusa di includere come prova nel processo contro Donald Trump per il caso Stormy Daniels i famigerati Access Hollywood Tapes, in cui il magnate fa dichiarazioni volgari e sessiste sul modo in cui tratta le donne. Il procuratore Joshua Steinglass ha sostenuto che l’ammissione del video sarebbe stata necessaria per includere anche le email con cui la campagna di Trump ha condotto un’operazione di “controllo dei danni” dopo che il video era stato diffuso poco prima delle elezioni del 2016. non ha chiesto che il video fosse proiettato in aula, comprendendo che sarebbe pregiudizievole. Ma il giudice ha ritenuto pregiudizievole anche l’ammissione del controverso video agli atti. Allo stesso modo, non ha accolto la richiesta di mettere agli atti la trascrizione della deposizione di Trump nel processo per diffamazione contro E. Jean Carroll, in cui il magnate risponde a domande sul video. Ammetterlo, ha spiegato il giudice, rischierebbe di «costruire un processo nel processo».

15 aprile – 18:35

Il giudice di New York respinge la richiesta di ricusazione di Trump

Il giudice Juan Merchan, che presiede il processo contro Donald Trump, ha respinto la richiesta di ricusazione degli avvocati dell’ex presidente. La difesa dell’ex presidente, l’avvocato Todd Blanche, ha chiesto a Merchan di abbandonare il processo a causa di un presunto “conflitto di interessi” dato che sua figlia lavora per un’azienda legata al Partito Democratico. Il giudice ha respinto la richiesta, sostenendo che si basava su “una serie di riferimenti, allusioni e speculazioni non supportate”.

15 aprile – 18:35

«Il giudice Merchan mi ha imbavagliato, è incostituzionale»

“Voglio che mi venga restituita la voce, questo giudice corrotto mi ha imbavagliato, è incostituzionale” ha scritto Donald Trump, in un post pubblicato su Truth Social, la piattaforma di sua proprietà, prima di recarsi in tribunale, scagliandosi contro il gag order, il gag order, imposto dal giudice Juan Merchan. A Trump è vietato attaccare testimoni, altri partecipanti al processo e familiari di giudici e pubblici ministeri in dichiarazioni o sui social media, clausola aggiunta dopo che l’ex presidente ha criticato la figlia del giudice. “L’altra parte può parlare di me, ma io non posso parlare di lei, è un processo truccato”, ha aggiunto. L’ordine di silenzio non impedisce a Trump di attaccare Merchan o il procuratore distrettuale che ha perseguito il caso, Alvin Bragg. “Gli estremisti democratici stanno già imbrogliando nelle elezioni presidenziali del 2024 portando, o aiutando a portare, questi finti processi contro di me, costringendomi così a sedermi in aula e spendere i soldi della campagna invece di battere Joe Biden l’imbroglione, il peggior presidente nella storia degli Stati Uniti”, si legge ancora nei post di Trump che denunciano le “ingerenze elettorali”

15 aprile – 18:34

Il corteo di Trump è partito alla volta del tribunale di New York

Il corteo dell’ex presidente è partito alla volta del tribunale di Manhattan. Ci sono numerose forze di polizia sparse in tutta la zona e molti giornalisti attendono l’arrivo del magnate.

15 aprile – 18:34

La scelta dei 12 giurati e delle 6 riserve

Centinaia di newyorkesi sono stati convocati oggi presso il tribunale di Manhattan per partecipare alla selezione della giuria, 12 giurati più 6 riserve, che dovrà, per la prima volta nella storia, giudicare un ex presidente degli Stati Uniti in un processo penale, quello contro Donald Trump per la vicenda dei soldi versati per ripagare il silenzio della pornostar Stormy Daniels. La selezione della giuria sarà un processo complesso, che durerà circa una delle sei settimane previste per il processo. Prima di iniziare la selezione vera e propria dei giurati, il giudice Juan Merchan, che presiede il processo, leggerà una sintesi del caso per aiutare i candidati a decidere se possono essere imparziali, e permettere così a chi non si ritiene idoneo di ritirarsi. Dopo questo screening si passerà a quello che faranno pubblici ministeri e difensori in base alle risposte date alle 42 domande che verranno poste ai possibili giurati.

Tra le domande ce n’è una che chiede se il potenziale giurato abbia mai partecipato a un raduno di Trump e se abbia “forti opinioni o convinzioni sull’ex presidente Trump o sul fatto che sia attualmente candidato alla Casa Bianca” e se queste “potrebbero interferire con la capacità di essere giusti e imparziali”. Tra le questioni anche la partecipazione a gruppi estremisti sia di destra – come i Proud Boys o le altre milizie di estrema destra coinvolte nell’assalto al Congresso o la setta complottista Qanon – che di sinistra, come il movimento Antifa. Le due parti potranno escludere, sulla base delle risposte fornite al questionario, eventuali giurati ritenuti imparziali. Gli avvocati di Trump hanno però sostenuto, in un ricorso alla corte d’appello di New York, che è impossibile formare una giuria imparziale nei confronti di Trump in una città liberale come New York, e hanno chiesto che il processo venga spostato in una contea dello Stato più a lui favorevole. «Il problema sia per gli avvocati di Trump che per i pubblici ministeri è trovare il modo di scegliere una giuria neutrale, buona fortuna – ha commentato alla CNN Steve Tuholski, avvocato di uno studio specializzato nella selezione delle giurie – Non riesco a immaginare quante persone, soprattutto a New York, non si sono formati un’opinione, in un modo o nell’altro, se sia un serpente o un Messia. Non sembra esserci una via di mezzo

15 aprile – 18:32

«In aula mi batterò per la libertà di 300 milioni di americani»

“Quando entro in quella stanza so che avrò dietro di me l’amore di 200 milioni di americani e che combatterò per la libertà di 325 milioni di americani!” Lo ha scritto Donald Trump su Truth prima di entrare in tribunale a Manhattan per il processo relativo ai pagamenti alla pornostar Stormy Daniels.
Prima di entrare nell’aula dove oggi inizia il processo per il caso Stormy Daniels, Donald Trump ha parlato brevemente ai giornalisti denunciando “una persecuzione politica” contro di lui e “un assalto all’America”. “Non c’è mai stata una cosa del genere – ha detto l’ex presidente – è una persecuzione politica, un processo che non avrebbe mai dovuto essere avviato”. “Questo è un assalto all’America ed è per questo che sono orgoglioso di essere qui, è un attacco a un avversario politico”, ha detto, attaccando ancora il presidente Joe Biden. Dopo queste dichiarazioni, Trump, in abito scuro, camicia bianca e l’immancabile cravatta rossa, è entrato in aula, seduto al tavolo degli imputati con i suoi avvocati. Le telecamere non sono ammesse nel tribunale di Manhattan.

15 aprile – 18:32

I principali testimoni del processo: David Pecker

David Pecker, editore del National Enquirer e amministratore delegato dell’Ami fino all’agosto 2020, è accusato di essere coinvolto nell’operazione “catch and kill” per aver acquistato i diritti di interviste che avrebbero potuto compromettere le elezioni.

15 aprile – 18:31

La principale testimone del processo: Karen McDougal

Karen McDougal, attrice e modella di Playboy, ha affermato di aver avuto una relazione con Trump prima della sua elezione a presidente. Nel suo caso, a pagarla 150mila dollari è stata la sua Ami, American Media Inc, che pubblica il tabloid National Enquirer, per il diritto esclusivo di un’intervista mai pubblicata. In cambio, sostiene l’accusa, la McDougal “ha accettato di non parlare con nessun altro media della sua relazione” con il magnate.

15 aprile – 18:26

I principali testimoni del processo: Michael Cohen

Michael Cohen, vicepresidente della Trump Organization e avvocato di Trump tra il 2006 e il 2018, è diventato il testimone chiave contro l’ex presidente. Dopo la condanna federale a 3 anni per il pagamento a Stormy Daniels e per aver mentito al Congresso al riguardo, Cohen ha infatti iniziato a collaborare spiegando come ha pagato i 130mila dollari, poi rimborsati da Trump sotto forma di “spese legali”. Nella sua attesa testimonianza, Cohen dovrebbe spiegare come è stato sviluppato il sistema “catch and kill” per sopprimere tutte le possibili rivelazioni negative sul magnate e come sono stati effettuati i pagamenti, sotto la diretta direzione di Trump.

Tag: Trump Stormy Daniels inizia il processo magnate attacco America

 
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