‘Pronti a inviare truppe se nascerà lo Stato palestinese’ – Notizie – .

‘Pronti a inviare truppe se nascerà lo Stato palestinese’ – Notizie – .
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“Un attacco, quello iraniano, che va assolutamente condannato – ha detto il vice primo ministro e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante un forum all’ANSA -. È arrivata in risposta all’attacco israeliano contro un ufficio consolare a Damasco, che abbiamo condannato nell’UE. Ora spero che non ci sia un’escalation. Dal punto di vista militare, Israele ha vinto, ha respinto l’offensiva ma adesso dobbiamo evitare che il conflitto si estenda sempre di più anche perché abbiamo tensioni non solo a Gaza ma anche nel Mar Rosso”.

“IL G7 ha dato un messaggio molto chiaro – ha aggiunto Tajani -, ne parleremo da domani a Capri tra i ministri degli Esteri, stasera incontrerò il ministro canadese e domani il segretario Blinken prima della riunione di Capri. I temi sono Gaza, Iran-Israele, Mar Rosso e Ucraina. Ci sarà Kuleba ma anche la Mauritania, alla guida dell’Unione Africana. Ci sarà l’occasione per confrontarsi e confermare un’azione politica positiva del G7 che deve essere portatrice di pace, fermo restando il sostegno a Israele“.

“Il nostro compito è distogliere l’attenzione e rassicurare le nostre opinioni pubbliche – ha spiegato il vicepremier e ministro degli Esteri nel corso del forum all’ANSA -: il governo italiano è fortemente impegnato per la pacesiamo amici di Israele ma vogliamo lavorare anche per la pacepossibile invio di truppe nel caso in cui si volesse creare uno Stato palestinese con forze provenienti da altri paesi“.

L’Italia “ha un dialogo forte con l’Anp, è il nostro interlocutore, ho sentito anche il nuovo premier Mustafa, che ho invitato in Italia per dimostrare che vogliamo avere un rapporto con l’unica legittima autorità palestinese, lavorare alla soluzione di due popoli, due Stati: l’unica soluzione possibile per la stabilità dell’area”.

IL FORUM

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“È vero che l’Iran procede senza ascoltare l’agenzia nucleare dell’Onu nel suo progetto nucleare – ha aggiunto Tajani -. L’Iran ovviamente deve fare la sua parte e spero che Israele sia soddisfatto della vittoria militare, perché l’attacco iraniano è fallito. Sappiamo però bene che quando ci sono attacchi e contrattacchi, azioni e reazioni militari, c’è sempre il rischio che la situazione possa esplodere, anche per errore”.

Al momento in Italia “non ci sono minacce” legate al terrorismo islamico, “l’unico rischio che potrebbe esserci è quello di qualche lupo solitario per effetto di emulazione, ma l’attività di prevenzione ha già dato risultati positivi”. Il ministro Tajani ha ricordato il recente arresto all’Aquila di tre persone che avrebbero potuto compiere un atto terroristico e poi, tra l’altro, che “tutti i luoghi sensibili sono protetti e controllati dall’8 ottobre” e che “il ministro Piantedosi sta facendo un’indagine lavoro straordinario, insieme alle forze dell’ordine e all’intelligence”.

“Nella regione di Agades, in Niger, passaggi per il traffico di armi e droga, dobbiamo avere un nostro presidio. Gli italiani sono ben visti: non c’è mai stata una manifestazione contro di noi in Niger. L’Italia e l’Europa devono essere presenti nell’Africa sub-sahariana per stabilizzare quella regione – ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri -. Uscire da quello spazio significa favorire una maggiore presenza russa, cinese e iraniana. Domani apriremo la nostra ambasciata in Mauritania. L’Africa è un continente che deve vedere l’Italia da protagonista, per svolgere un ruolo non secondario per il proprio interesse e per la pace”.

“Ci impegniamo a difendere i nostri valori, sempre, per raggiungere la pace nella giustizia: l’obiettivo della pace sarà quello principale del G7. L’importante è l’unità: quando si vuole raggiungere un obiettivo, tutti i Paesi devono avere una visione comune. Sono già stati lanciati messaggi importanti a questo riguardo. Lavoreremo su questa strada a Capri come farà il presidente del Consiglio. Grazie alla sua tradizione, seppur radicata in Occidente, l’Italia potrà essere protagonista. Avere l’Italia alla guida del G7 è un’opportunità per tutti di avere la pace”.

In Ucraina “siamo di fronte ad un’offensiva russa sia via terra che dall’ariali aiutiamo in tutti i modi a resistere, perché solo se non ci sarà la sconfitta dell’Ucraina si potrà creare un tavolo di pace, perché per sedersi bisogna essere contendenti, non vincitori e perdenti, altrimenti ci sarebbe un diktat del vincitore e non un accordo”. “Credo che gli Usa – ha spiegato Tajani – aiuteranno ancora di più l’Ucraina dal punto di vista militare, anche noi continueremo la nostra parte da tutti i punti di vista, politico, finanziario, anche militare”, ha aggiunto.

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