5 milioni di patenti di guida rubate in un attacco hacker mortale

Sogni di guidare per anni, fai sacrifici e sforzi sia economici che in termini di studio, impegno e abnegazione per ottenere la patente, poi ci riesci e, finalmente, prendi la patente con grande orgoglio.

Ma cosa succede se ti viene rubato? Questo è quello che si pongono in molti, nel nostro Paese e non solo: la domanda che ci poniamo, cioè il classico ‘e adesso’, ha però assunto nuove ‘realtà’.

Sì, perché il furto della patente, per come lo intendiamo noi, si è evoluto con l’evoluzione della società, che si è spostata verso una tecnologica ormai irreversibile.

E come esistono automobili tecnologicamente avanzate, e quindi anche patenti digitali (come quelle che oggi l’Europa vuole imporre per esempio), così esistono ladri 2.0 come si suol dire.

Ladri avanzati, ladri astuti, tecnologicamente preparatevi: ladri hacker, come si suol dire. Persone che sono in grado di rubare patenti di guida con azioni da a distanzaad una distanza.

Furto di patenti, il caso clamoroso degli hacker

Come accaduto, del resto, clamorosamente, per 5 milioni di patenti, attraverso uno degli attentati di pirateria più incredibili di sempre. Del hacker senza scrupoli sono furiosi per la licenza. E dopo averli rubati, chiedono migliaia di euro come ‘tassa’ per restituirli: come un vero e proprio ‘cavallo di ritorno’. La storia, purtroppo verissima, arriva dall’Argentina, dove gli hacker hanno colpito 5,7 milioni di persone a cui hanno patente auto rubata.

Il governo del paese sudamericano confermato tutto: si parla di un clamoroso caso di furto informatico dai database che conservano i dati delle patenti di guida, compresi quelli di autorità come il Ministro della Sicurezza e altre figure istituzionali.

Patenti auto, milioni di furti, c’è l’allarme

Una volta che li rubano, spegni 3mila dollari restituirli: una truffa, un vero e proprio raggiro da parte di questi pirati informatici che in Argentina hanno creato il panico. Anche i più alti funzionari statali sembrano aver subito furti. Come detto, a quanto pare, per ogni patente rubata viene chiesto un riscatto forfettario di 3mila dollari, e considerato che alcune sono state rubate 5,7 milioni, stiamo parlando di una figura mostruosa.

Secondo alcuni l’autore del furto potrebbe essere lo stesso che recentemente ha rubato 116mila foto dalle banche dati dell’Anagrafe nazionale delle persone. Si tratta di un allarme che, sebbene riguardi per il momento l’Argentina, è un segnale di attenzione per il mondo intero: in una società così sincronizzata e connessa, infatti, la furto informatico stanno diventando sempre più quotidiani e pericolosi.