Iran, lo stesso giorno dell’attacco a Israele, ondata di arresti in patria per velo – .

Iran, lo stesso giorno dell’attacco a Israele, ondata di arresti in patria per velo – .
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Il capo della polizia Abasali Mohammadian aveva annunciato in tv la nuova Operazione Nour, dichiarando che la polizia di Teheran e di altre città avrebbe cominciato a prendere “misure contro coloro che violano la legge sull’hijab”. Nel frattempo centinaia di poliziotti stavano già invadendo le strade delle città

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Nuova ondata di repressione interna in Iran. Sabato 13 aprile, lo stesso giorno in cui sferra il primo attacco diretto contro Israele, il Paese mostra il suo volto più duro: “Le donne senza velo che scenderanno in piazza saranno perseguitate”. Lo ha chiarito il capo della polizia di Teheran Abasali Mohammadian. Il governo ha infatti ordinato alla polizia di scendere in piazza e arrestare le donne accusate di violare le norme del Paese sull’uso del velo, obbligatorio nella Repubblica Islamica dal 1979.Operazione Nour. In italiano luce.

Operazione Nour

Mohammadian ha annunciato la nuova operazione in televisione, dichiarando che la polizia di Teheran e di altre città inizierà a prendere “misure contro coloro che violano la legge sull’hijab”. Nel frattempo centinaia di poliziotti stavano già invadendo le strade delle città. Secondo le autorità iraniane, l’operazione Nour mira a rispondere ai “cittadini devoti arrabbiati per il crescente numero di donne senza velo in pubblico”. Tuttavia, alcuni politici e attivisti affermano che la campagna è stata creata in realtà per dissuadere il crescente dissenso in un momento critico per le autorità religiose. L’annunciato inasprimento andrebbe infatti contro l’opinione generale. Secondo molti sondaggi d’opinione, tra cui quello del quotidiano riformista Shargh, circa l’84% degli intervistati si è detto contrario all’obbligo di indossare l’hijab.

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Le proteste del 2022

In Iran il Sharia, la legge che obbliga le donne a coprirsi i capelli e a indossare abiti lunghi e larghi. Chi non rispetta queste regole dovrà affrontare umiliazioni pubbliche, multe o arresto. La legge ha rappresentato un punto di rottura politica, soprattutto dopo le proteste iniziate a fine settembre 2022 con la morte di Mahsa Amini, la giovane curdo-iraniana massacrata mentre era in custodia della polizia morale perché non indossava correttamente il velo islamico. Una morte che scosse anche la diplomazia occidentale e diede vita a un movimento di protesta, tra attivisti e studenti, spesso e ripetutamente schiacciato nel sangue, con arresti, torture e condanne a morte.

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Le parole del politico riformista Azar Mansouri

Sui social hanno cominciato a circolare foto della massiccia presenza della polizia morale a Teheran e alcuni video in cui le donne vengono arrestate violentemente perché “vestite in modo inappropriato”. Molte persone si dicono preoccupate per questa nuova ondata di repressione, e sospettano anche che ci sia una ragione politica dietro questa scelta. “…proprio in un momento in cui la solidarietà nazionale è più importante che mai, le stesse brutte scene (a cui assistiamo durante le proteste) si stanno intensificando con sempre più violenza contro donne e ragazze! Che razza di polizia è questa?” ha detto il politico riformista Azar Mansouri sulla Piattaforma X.

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Tag: Iran giorno attacco Israele ondata arresti casa velo

 
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