è tutto pronto per l’operazione Rafah – Il Tempo – .

L’esercito israeliano ha ammassato dozzine di carri armati e veicoli blindati lungo il confine con la Striscia meridionale di Gaza, in quelli che sembrano essere i preparativi per un’invasione della città di confine di Rafah. Un giornalista dell’Associated Press ha visto il movimento di veicoli vicino al valico israeliano di Kerem Shalom. Tel Aviv ha detto che sta preparando un piano di evacuazione civile prima di effettuare qualsiasi operazione. Le Forze di Difesa, tuttavia, hanno informato il governo di essere pronte. Lo riferisce il quotidiano israeliano «Haaretz». L’IDF ha aggiunto che come parte dei preparativi, la 162a brigata, posizionata nel nord e nel centro della Striscia di Gaza dall’inizio dell’operazione di terra, si è avvicinata a Rafah. Secondo i media, oggi il gabinetto di guerra e quello di sicurezza si riuniranno per discutere dell’operazione nella città meridionale dell’exclave palestinese, dove si sono radunati circa 1,5 milioni di sfollati provenienti da altre parti della Striscia.

Hamas, nel frattempo, non accetterà un accordo di tregua senza un cessate il fuoco permanente e il ritiro completo delle truppe israeliane dalla Striscia di Gaza. Lo ha affermato Khalil al Hayya, membro della carica politica del movimento islamista palestinese, all’emittente panaraba “Al Jazeera” di proprietà del Qatar. Hamas non ha chiuso la porta ai negoziati ed è “seriamente intenzionato a rilasciare gli ostaggi come parte di un accordo che garantisce anche il rilascio di migliaia di prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane”, ha detto Al Hayya. Tra gli obiettivi c’è anche “il ritorno senza ostacoli degli sfollati palestinesi alle loro case in tutte le parti della Striscia, la ricostruzione di Gaza e la fine dell’assedio”. Il gruppo palestinese ha risposto all’ultima proposta, che includeva un emendamento americano, il 13 aprile, e “sta ancora aspettando una risposta da Israele e dai mediatori”, ha continuato Al Hayya, aggiungendo che “il punto che ha bloccato i negoziati è il rifiuto di Israele di accettare un cessate il fuoco permanente”.

 
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