Il becco a scarpa, l’uccello preistorico che sopravvive ancora in Africa mangiando i coccodrilli – .

Anche se da lontano potrebbe sembrare una cicogna, vi assicuriamo che è decisamente più temibile: questo uccello si chiama Balaeniceps rex Gould, ovvero Shoebill, uccello dal becco a scarpa. È l’unico rappresentante del genere Balaeniceps, e anche della più ampia famiglia dei Balaenicipipitidae: vive nelle paludi dell’Africa orientale, ha il piumaggio grigio cenere e un becco notevole e mortale, il terzo più grande del mondo.

Animale dall’aspetto preistorico e minaccioso, che grazie alle zampe lunghe e sottili e al grande becco è considerato un formidabile predatore di agguati. Anche se sa volare bene, preferisce restare a terra, nella boscaglia. E rimane completamente immobile prima di lanciarsi in avanti per afferrare la preda ignara e inghiottirla intera. Il suo pasto più comune è il pesce gatto, ma mangia anche anguille, serpenti e persino cuccioli di coccodrillo.

I becchi a scarpa sono per lo più solitari, ma le coppie riproduttrici sono monogame e depongono fino a tre uova in una covata ma, a causa della rivalità tra fratelli, di solito solo uno sopravvive fino all’età adulta. Questo è tipicamente il maggiore, che compete con i suoi fratelli per il cibo e li becca a morte.

Questo uccello era già noto sia agli antichi Egizi che agli Arabi, ma fu classificato per la prima volta solo nel XIX secolo, dopo che alcuni esemplari furono portati in Europa, anche se per molto tempo fu classificato come cicogna. Oggi è una specie a rischio di estinzione, con 5-8mila individui viventi, la maggior parte dei quali vive nelle paludi del Sud Sudan, Uganda, dove è endemica ma molto rara da avvistare, Congo orientale e Zambia.

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