Israele consente il ritorno a 3 insediamenti in Cisgiordania – Notizie – .

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha dato istruzioni per consentire agli israeliani di entrare in un’area della Cisgiordania settentrionale dove era stato loro vietato l’ingresso dal disimpegno del 2005 ordinato dall’allora primo ministro Ariel Sharon. Si tratta di 3 insediamenti ebraici in Cisgiordania dei 4 nei quali Sharon – contestualmente al ritiro da Gaza – impose a suo tempo il divieto e le cui strutture sono state parzialmente distrutte. La mossa di Gallant fa seguito ad una mozione approvata lo scorso anno dalla Knesset che annullava tali ordini.

L’ONG israeliana “Peace now” – temendo che la mossa di Gallant possa incoraggiare nuovi insediamenti ebraici in Cisgiordania – ha denunciato che “l’ultima cosa di cui Israele ha bisogno sono insediamenti più isolati e non necessari, che rappresenteranno un peso per la sicurezza”.

Per saperne di più Israele-consente-il-ritorno-a-3-insediam Agenzia ANSA Spagna, Norvegia e Irlanda riconosceranno lo Stato palestinese il 28 maggio – Medio Oriente – Ansa.it In mattinata comunicazioni ufficiali dai tre Paesi, Israele richiama gli ambasciatori. Olp e Hamas esultano: vittoria della ‘coraggiosa resistenza palestinese’ (ANSA)

Anp, 8 palestinesi uccisi nel raid a Jenin

È salito a otto morti e diversi feriti il ​​bilancio delle vittime del raid militare israeliano di ieri a Jenin, in Cisgiordania. Lo ha annunciato l’Autorità nazionale palestinese (Anp).

“C’è un ottavo martire nelle operazioni in corso delle forze di occupazione”, ha affermato il Ministero della Salute del governo dell’Autorità Palestinese. Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno dichiarato di aver condotto un’operazione a Jenin contro cellule armate di Hamas e della Jihad islamica.

La Mezzaluna Rossa palestinese citata dall’agenzia Wafa afferma che il bilancio dei feriti è di almeno 21 persone, di cui due in gravi condizioni.

L’IDF attacca una scuola a Nuseirat: ‘C’erano armi e agenti di Hamas’

L’IDF ha attaccato una scuola dell’UNRWA a Nuseirat, nella parte centrale della Striscia, “dove erano concentrati membri di Hamas”. Lo ha reso noto il portavoce militare, secondo cui tra “gli agenti della scuola c’era un membro dell’unità anticarro di Hamas e uno delle forze d’élite della fazione ‘Nukheba’”.

Il locale – ha proseguito – era stato utilizzato per “deposito di armi, compresi mortai, fucili e ordigni esplosivi”. Sul posto sono state osservate esplosioni secondarie e questo “conferma che il luogo era servito per depositare armi”. L’attacco – ha spiegato ancora – è stato attentamente “pianificato e sono state usate munizioni mirate per non colpire il più possibile i civili non coinvolti”.

Operazioni mirate a Rafah e Jabalya

L’esercito israeliano continua ad operare nella zona orientale di Rafah, nel sud della Striscia, e anche a Jabalya, nel nord dell’enclave palestinese. Lo rende noto il portavoce militare secondo cui le attività a Rafah sono limitate “in zone specifiche della città dove i soldati stanno scioperando, sulla base di
informazioni di intelligence, nelle zone di ‘Brasile’ e ‘Shaboura’”, dove si ritiene si trovino due battaglioni di Hamas, “usando la massima attenzione per evitare danni ai civili, anche dopo l’evacuazione della popolazione”.

Le azioni – ha aggiunto – sono state precedute da raid “contro obiettivi di Hamas” e sono stati scoperti ed “eliminati” siti di lancio di razzi. “Sono stati uccisi anche diversi terroristi – ha sottolineato -. Continuano i combattimenti “ravvicinati” a Jabalya. Nelle ultime 24 ore sono stati colpiti circa 130 obiettivi
terroristi” in tutta la Striscia.

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