Cosa sta succedendo tra i sottomarini russi e americani a Cuba – .

L’arrivo del sottomarino nucleare Kazan di Mosca all’Avana non è passato inosservato agli Stati Uniti che hanno deciso di rispondere schierando sulla stessa isola un sottomarino d’attacco rapido, l’USS Helena, arrivato nei giorni scorsi alla base navale di Guantánamo.

Sessant’anni dopo la crisi missilistica cubana, il Paese caraibico si ritrova ancora una volta al centro della crisi scontro militare tra Usa e Russia. Dopo l’arrivo delle navi da guerra e a Il sottomarino nucleare di Mosca all’Avana per le esercitazioni nell’area, gli Stati Uniti hanno deciso di rispondere schierandosi sulla stessa isola un sottomarino d’attacco veloce, l’USS Helena, arrivati ​​nei giorni scorsi nella base navale di Guantánamo, nel sud di Cuba.

Un paragone lontano, visto che le due forze navali si trovano in zone opposte di Cuba, ma che evidentemente ha trasmesso ai Caraibi il brivido della guerra fredda. Con la sua mossa, La Russia voleva dimostrare la sua capacità di operare ovunque e addirittura a pochi chilometri dalle coste degli Usa, nonostante le sanzioni internazionali per la guerra in Ucraina. La flottiglia, che comprende il sottomarino missilistico da crociera classe Kazan Yasen a propulsione nucleare, la fregata Admiral Gorshkov, la petroliera Akademik Pashin e il rimorchiatore di salvataggio Nikolai Chiker, è entrata mercoledì nel porto dell’Avana nell’ambito di una visita ufficiale che durerà fino al 17 giugno.

Il sottomarino russo Kazan a Cuba

Un gesto che gli Usa non potevano lasciar passare inosservato. Nelle ultime ore, quindi, il Comando Sud degli Stati Uniti ha dichiarato in un comunicato pubblico che il sottomarino d’attacco di classe Los Angeles, l’USS Helena a propulsione nucleare, è arrivato a Guantánamo Bay, a Cuba. L’avviso assicura che è arrivato è “parte di una visita di routine mentre transitano nell’area geografica di responsabilità del Comando Sud degli Stati Uniti durante lo svolgimento della sua missione di sicurezza marittima globale e di difesa nazionale” ma è impossibile non notare la coincidenza dato che i movimenti dei sottomarini sono altamente classificati e raramente vengono resi pubblici.

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Il sottomarino americano

Ma il Pentagono dal canto suo minimizza e assicura che l’arrivo della flottiglia russa nella zona non è una novità. “Stiamo monitorando i piani dei russi ma non è una sorpresa. Li abbiamo già visti fare questo tipo di scali portuali, sono visite navali di routine che abbiamo visto sotto diverse amministrazioni” ha spiegato Sabrina Singh al portavoce. Lo stesso Pentagono ha ribadito che la presenza della flottiglia russa è stata attentamente monitorata con mezzi navali e aerei non costituisce una minaccia per la sicurezza degli Stati Uniti.

Tuttavia, l’arrivo del sottomarino statunitense non è piaciuto al governo cubano il quale non ha mancato di sottolineare la sua contrarietà alla presenza sull’isola di forze navali simili a quelle russe. Dopo tutto, il governo cubano aveva già protestato contro un altro sottomarino d’attacco rapido che si fermò a Guantánamo l’estate scorsa e affermò che anche l’attuale visita del sottomarino russo a Cuba era in parte una risposta a quella visita.

 
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