“La vita cambia solo quando prendiamo una decisione nuova, ragionata e sostenibile e ci impegniamo a realizzarla. Quando avremo fatto uscire la scimmia dal cassetto.” È il cuore de “La scimmia nel cassetto”, il nuovo libro di Riccardo Scandellari, in uscita venerdì 12 aprile.
Divulgatore, formatore in branding e comunicazione, docente presso Holden, Cuoa Business School e Iusve, autore di numerosi testi tra cui l’imperdibile Fai un brand (Flaccovio), fondatore di skande.com, tra i blog di marketing più seguiti in Italia, Scandellari, residente a Ferrara, affronta il tema delle competenze, della credibilità e della reputazione attraverso le fasi dell’esposizione al pubblico. Esplora un concetto di marketing che si concentra sulla persona che lo pratica e sul destinatario, non su un insieme di pratiche consolidate, standardizzate e di successo.
Si parte dal presupposto che ognuno possiede caratteristiche uniche, anche caratteriali, motivo per cui il testo non è un semplice manuale, ma – come lo definisce l’autore – un manuale per introversi. Declina infatti la paura di esporsi per mancanza di esperienza, la paura del giudizio altrui e del fallimento con cui tutti abbiamo a che fare e che ci impedisce di osare, di provare, di avere coraggio. Lo spiega parlando di sé, un aspirante musicista nerd che è arrivato a essere considerato un punto di riferimento nazionale nel settore del personal branding accettando la sua natura introversa senza mai snaturarla.
Scandellari si rivolge al lettore chiedendogli a quale marketing appartenga, dichiarando di preferire quello da lui stesso preferito, “che dichiara apertamente le sue qualità, propone qualcosa di cui sentiamo il bisogno, si presenta chiedendo permesso e mantiene le sue promesse”, in ogni campo.
Attento osservatore della realtà e della società che cambia, offline e online, Scandellari parte dal presupposto che in un mercato saturo in cui non esistono più bisogni primari e nemmeno superflui da soddisfare – quindi creare, vendere e comprare perché tutti abbiamo tutto – desideri che spesso non si rivelano se non attraverso l’identificazione e che ci danno un senso di esclusività vanno assecondati. Si rivolge a liberi professionisti, imprenditori, manager, a chi ha bisogno di visibilità per fare impresa e vuole tentare una strada nuova o modificarne una diventata improduttiva offrendo servizi “che oggi sono tali – spiega – solo se coincidono con i clienti ‘ valori” .
Valori, al plurale, in cui riflettersi e valore, al singolare, della propria credibilità Scandellari invita l’interlocutore ad ascoltarsi, a prendersi del tempo per sé, a non avere fretta, a non considerare l’impegno che consolida il talento come requisito discutibile. Più che un profilo social e un bel racconto di sé, paga la determinazione che restituisce fiducia e credibilità e che diventa la nostra storia. Bandisce l’aggressività, introduce l’ascolto, la gentilezza e il bisogno di dare sfogo all’urgenza che è in ognuno di noi. Un’urgenza che lui definisce scimmiesca, da cui a un certo punto bisogna liberarsi, senza tenerla, come certi sogni, chiusa in un cassetto.