Mafia e appalti, il libro Mori e De Donno chiude la due giorni della Camera Penale Irpina – .

Mafia e appalti, il libro Mori e De Donno chiude la due giorni della Camera Penale Irpina – .
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L’emergenza mafia e il diritto penale del nemico e Il processo mafioso: regole di giudizio, impulsi etici, paradossi. Sono queste le tracce di una due giorni dedicata alla “Lotta giudiziaria al fenomeno mafioso”, organizzata dalla Camera Penale Irpina e che si è conclusa questa mattina al tribunale di Avellino con una parentesi dedicata alla presentazione del libro co-scritto del generale Mario Mori, ex capo dei Ros, e del colonnello Giuseppe De Donno, dal titolo “La verità sul dossier mafia-appalti”, alla presenza dei due autori.

Il metodo Dalla Chiesa, quello messo a punto negli anni della lotta al terrorismo, fatto di lunghissimi appostamenti, di raccolta di informazioni che entrano nel corredo genetico del gruppo di lavoro stesso, e di scrupolosa attività di verifica di fonti e informazioni. Ma c’è molto di più: a partire dal follow the money, cioè la ricerca del denaro sporco, la formazione di riserve nere, un metodo investigativo destinato a tenere uniti nello stesso percorso investigativo monumenti nazionali come Carlo Alberto dalla Chiesa e i pm Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, sacrificato sull’altare della lotta alla mafia, ma soprattutto, finito al centro di strategie discutibili.

I lavori sono stati introdotti dall’avvocato Giuseppe Saccone, membro del Consiglio di amministrazione della Camera penale irpina. Di seguito l’intervista della giornalista Anna Germoni al generale Mario Mori e al colonnello Giuseppe De Donno su “La ‘nostra’ trattativa: dagli inquirenti agli indagati”. E sempre sullo stesso tema, uno dei protagonisti del processo, il professor Vittorio Manes, docente di diritto penale all’Alma Mater Studiorum Università di Bologna Direttore della rivista dell’Unione Camere Penali “Diritto di Difesa” che ha trattato “L’ La sentenza della trattativa Stato-mafia e la regola del bardo (l’acronimo di oltre ogni ragionevole dubbio ndr)”. Ha affrontato il tema “Errori giudiziari e ingiusta detenzione: prevenire è meglio che riparare”. Le conclusioni saranno affidate all’avvocato Francesco Petrelli, presidente dell’Unione delle Camere penali italiane.

Il generale Mori e il colonnello De Donno, autori del libro “La verità sulla mafia e dossier appalti” (Piemme editore), durante la presentazione del libro, hanno affrontato numerosi temi riguardanti la trattativa Stato-mafia, gli omicidi Falcone e Borsellino , la cattura del boss Totò Riina alla quale collaborò anche De Donno. Il libro è un’opera controversa che ha acceso i riflettori su un tema ampiamente dibattuto: quello della mafia e dei suoi legami con la politica e le collusioni con il mondo dell’imprenditoria.

Il dossier mafia-appalti, redatto dal ROS (Gruppo Operativo Speciale) dei Carabinieri, dopo attente indagini guidate dal generale Mori e dal colonnello De Donno, è stato consegnato a Giovanni Falcone, divenendo una preziosa fonte di informazioni sulle infiltrazioni mafiose in pubblico. appalti in tutta Italia. Il Generale spiega nel corso dell’incontro che l’indagine è stata ostacolata più volte senza chiare giustificazioni. Il libro rivela un sorprendente sistema di corruzione istituzionalizzato in tutta Italia che ha impoverito le risorse pubbliche a vantaggio di imprenditori e politici collusi con la mafia.

L’indagine ha potuto delineare un diffuso sistema di corruzione che coinvolgeva politici, imprenditori e mafiosi, e che aveva come obiettivo il controllo delle risorse pubbliche. La mafia non era solo un’organizzazione criminale, ma un vero e proprio “sistema di potere” capace di influenzare la vita politica ed economica del Paese. “La verità sulla mafia e i dossier appalti” è un libro che offre una lettura veritiera ma non priva di ombre di un periodo buio della storia italiana. Il libro rappresenta però un contributo importante per comprendere la collusione tra mafia, politica e mondo imprenditoriale.

A conclusione dei lavori, uno splendido pranzo, organizzato dalla Coop Il Germoglio, quello per i detenuti del carcere di Sant’Angelo dei Lombardi.

 
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