Premio Speciale Alessandro Baricco – .

Premio LATTES GRINZANE: Premio Speciale Alessandro Baricco; Nino Haratischwili, Benjamín Labatut, Federica Manzon, Guadalupe Nettel e Sandra Newman finalisti 2024

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Nino Haratischwili con La luce mancante (Marsilio, traduzione di Fabio Cremonesi), Benjamin Labatut con Maniaco (Adelphi, traduzione di Norman Gobetti), Federica Manzon con Alma (Feltrinelli), Guadalupe Nettel con La vita altrove (La Nuova Frontiera, traduzione di Federica Niola) e Sandra Newmann con Gli uomini (Ponte alle Grazie, traduzione di Claudia Durastanti) sono i finalisti del Premio Lattes Grinzane 2024, riconoscimento internazionale intitolato a Mario Lattes e organizzato dalla Fondazione Bottari Lattes, giunto alla 14a edizione, che riunisce autori italiani e stranieri ed è dedicato ai migliori libri di narrativa pubblicati nell’ultimo anno. Il prossimo 12 ottobre Ad Alba verrà proclamato il romanzo vincitore.

A Alessandro Baricco viene assegnato Premio Speciale Lattes Grinzaneassegnato ogni anno ad un autore internazionale di fama mondiale e che nel tempo ha riscosso condivisi apprezzamenti di critica e pubblico.

Il Premio Speciale, nonché gli autori dei cinque romanzi finalisti, sono stati individuati da Giuria Tecnica, composto dal presidente Loredana Lipperini (scrittrice, giornalista, conduttrice radiofonica), Marco Balzano (scrittore, poeta, italianista), Valter Boggione (docente di Letteratura italiana all’Università di Torino), Anna Dolfi (docente di Letteratura italiana alle Università di Trento e Firenze), Alessandro Mari (scrittore, curatore), Luca Mastrantonio (giornalista, critico letterario) e Bruno Ventavoli (giornalista, critico letterario). Negli ultimi mesi, i 400 studenti e studentesse che fanno parte delle Giurie della Scuola dovranno a loro volta leggere, giudicare e selezionare il vincitore di quest’anno. I ragazzi coinvolti provengono da tutta Italia, da Aosta a Messina, da Pordenone a Foggia, fino ad Atene, per un totale di 25 scuole partecipanti. In occasione della cerimonia di premiazione presso il Teatro Sociale Busca di Alba, Alessandro Baricco terrà un intervento lectio magistralis su un argomento a tua scelta e ti verrà assegnato il premio. Nella mattinata dello stesso giorno, i finalisti incontreranno gli studenti delle scuole componenti la giuria presso il Castello di Grinzane Cavour. L’evento del 12 ottobre sarà trasmesso in diretta sul sito e sui canali social della Fondazione Bottari Lattes.

Anche la Giuria Tecnica ha deciso di assegnarne uno, d’intesa con Fanucci Editore menzione speciale ad Alan Moore, uno degli autori britannici più influenti nella storia del fumetto. Tra le sue opere fondamentali Dall’inferno, V per Vendetta, Guardiani E La lega degli straordinari gentiluomini. “Tra i maghi delle storie, Alan Moore merita un posto speciale, spaziando tra generi come il romanzo, il racconto, la poesia, il fumetto”, spiega la Giuria Tecnica. “E ci ricorda che il mago non può controllare la sua magia, le energie che risveglia, i mostri, le maschere, gli eroi che crea. Come nel caso del ritorno di Guy Fawkes, personaggio storico che diventa agente in rivolta nella distopia orwelliana dei fumetti V per vendetta, portato sul grande schermo con un film di grande successo, dal quale Moore prese le distanze, nonché da alcune rivolte che scelsero la sua maschera come loro vessillo. La produzione strettamente letteraria di Moore rivela una quarta dimensione che sfugge alle classificazioni classiche. Secondo Italo Calvino, la fantasia si divide in visionaria (con elementi soprannaturali) e mentale (dove gli elementi fantastici non sono evidenti, ma più psicologici, radicati nella vita quotidiana). Leggendo Moore si ha l’impressione che il fantastico sia nella mente del mondo, la visionarietà sia quotidiana, con o senza presenze fantastiche. I suoi racconti sono senza compromessi, puntano al cuore, cioè al tempo, al senso, all’epifania, all’illuminazione, come nella raccolta di racconti recentemente pubblicata da Fanucci dal titolo Illuminazionidove la fantasia al potere si rivela per quello che è: una forma invincibile di anarchia della memoria, dell’identità, del desiderio”.

«Un cinque, quello del 2024, che esprime appieno la varietà di scritti e visioni dei nostri anni, sia geograficamente sia come scelta narrativa che tocca i generi e li trascende», si legge nella motivazione che spiega la scelta dei finalisti. “La menzione speciale ad Alan Moore e il riconoscimento ad Alessandro Baricco dimostrano quanto il mondo delle storie sia vitale e quanto debba continuare ad esserci caro”.

Domenica 13 ottobreproprio il giorno successivo alla cerimonia di premiazione, uno degli autori finalisti sarà ospite all’evento Cervo in blu inchiostro. Questo incontro inaugura una nuova collaborazione tra la Fondazione e la manifestazione che dal 2012 porta nello splendido borgo di Cervo i grandi protagonisti della letteratura contemporanea.

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