Libro candidato al Premio Campiello per ex preside di due scuole di Cesena – .

Libro candidato al Premio Campiello per ex preside di due scuole di Cesena – .
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Due fratelli rivali fin dall’infanzia, una vicenda da perdonare e sullo sfondo la Romagna del dopoguerra, gli anni Cinquanta rivissuti dai ricordi dei due protagonisti. Tante storie in un unico racconto, questa la trama del nuovo libro di Giancarlo Domenichini “Ricordati di perdonarmi”, edito da Cartacanta di Forlì, iscritto alla 62esima edizione del prestigioso premio letterario Campiello.

Una sorpresa per lo stesso scrittore, ex preside della Versari Macrelli prima e del liceo Monti poi, che grazie alla pensione ha potuto dedicarsi alla sua passione: la scrittura. Il suo romanzo d’esordio “Le circostanze avverse” risale al 2022, ma Domenichini confessa di aver sempre scritto: «Quando ero preside mi sfogavo con le circolari – dice sorridendo – Adesso che non sono nonno posso dedicare meglio dedicarmi a questa mia passione. Mi piace molto scrivere, non mi stanca. È faticoso trovare il tempo per farlo e spero che il piacere che provo nello scrivere sia lo stesso nel leggermi. Non mi aspettavo certo di ritrovarmi iscritto al Campiello. Ho ricevuto un’e-mail dall’organizzazione del premio che diceva che il mio libro era stato iscritto. Allora ho chiamato subito il mio editore di Forlì che mi ha confermato che voleva provare mandando il mio libro perché se lo merita”.

E lo merita davvero, poiché Domenchini, con una scrittura fluida e ricca di sensazioni visive ed emotive, immerge il lettore nella caratteristica atmosfera della Romagna degli anni Cinquanta, popolata dai tipici personaggi ritrovati nelle storie dei nostri genitori, tutti collegati tra loro da la storia principale.

È la storia di due fratelli rivali fin dall’infanzia, gelosi l’uno dell’altro, soprattutto del maggiore che considera il secondo figlio, Beniamino, il preferito dei genitori. Il libro è ambientato negli anni dal 2003 al 2016, ma si snoda tra i ricordi di questi due fratelli, che risalgono agli anni ’50, in un imprecisato quartiere di Cesena, e il padre che vorrebbe perdonarli e riportare a casa il figlio. più giovane, scappato anni prima perché ritenuto colpevole di un episodio doloroso.

Tutti questi ricordi, come in un moderno Decameron di Boccaccio, danno vita ad una serie di episodi che vedono gli abitanti del quartiere come personaggi non secondari. «È in parte un romanzo autobiografico, ma molto si ispira alla fantasia perché quando inizi a scrivere ti lasci trasportare dalla storia e da alcuni personaggi che ti piacciono di più – racconta Domenichini – La mia idea iniziale era di scrivere racconti legati dalla storia dei due fratelli, ma gli avvenimenti mi hanno portato a creare quasi un ibrido, a metà tra una raccolta di racconti e un romanzo. Direi un esperimento abbastanza innovativo”.

Tra i personaggi, divertenti, tragicomici o disperati, ce ne sono alcuni che l’autore ha amato di più, come lui stesso confessa, come «il vecchio Jacmin, in romagnolo Giacomino, un vecchio di oltre settant’anni che ha paura di morire ed è divertente perché vorrebbe morire di colpo, per non soffrire, ma vive costantemente nell’attesa di questo evento che lo terrorizza, in un rapporto allora conflittuale ma profondamente amoroso con la moglie. Un vecchio repubblicano anticlericale romagnolo e devo ammettere che in questo personaggio, tutto il contrario di me, ci sono invece alcuni tratti del mio carattere e le mie paure”. Il libro, uscito a marzo e già ristampato, sarà presentato domenica (21 aprile) alle 17 nel salone maestra della Malatestiana in prima nazionale. Gianfranco Lauretano sarà in dialogo con l’autore, introdotto da Leonardo Belli e con letture di Denis Presepi.

Tag: Libro iscritti Campiello Premio preside scuole Cesena

 
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