TERMOLI-COLLETORTO. Un pubblico attento, presso l’auditorium di Termoli, ha seguito la presentazione del libro di Luigi Pizzuto “Giovanna I d’Angiò. Storia, poesia, teatro e leggenda” nella Giornata mondiale del libro. Con questo evento la Casa del Libro, guidata da Daniela Battista, festeggia così l’anniversario. Tra i tanti documenti esposti al tavolo di presentazione, il pubblico e i tanti soci dell’associazione hanno molto apprezzato i vari momenti dell’incontro. Che ha piacevolmente rivisitato tante curiosità della storia di ieri che, inaspettatamente, ritorna oggi.
Un libro, come sappiamo, accresce la nostra mente, l’ossatura dei nostri sensi e dei nostri sentimenti. Averlo tra le mani ci aiuta a sentirci più persone nel nostro percorso di vita. Obiettivo dell’anniversario, e della stessa Casa del Libro di Termoli, è promuovere il piacere della lettura di autori noti e meno conosciuti. “Tutti i libri del mondo non ti danno la felicità, sostiene Hermann Hesse, ma segretamente ti rimandano a te stesso. In un libro c’è tutto ciò di cui hai bisogno. Sole, stelle e luna. Perché la luce che cerchi è dentro di te”. I libri possono quindi fare molto rumore nel rimettere in piedi la vita di una persona, cosa che la “conoscenza liquida” dei nostri tempi mette decisamente da parte. Ecco perché la funzione del libro, il suo profumo, la vita che ricrea nella sua dimensione reale o fantastica, non viene mai meno. La presidente della Casa del Libro, Daniela Battista, sensibile a questo problema, ha ribadito questi concetti. “Il libro di Luigi Pizzuto, hai specificato, porta all’attenzione di tutti noi la storia di una regina straordinaria, capace di governare il Regno di Napoli, nel Trecento, per ben quarant’anni, in tempi per nulla facili. per una donna”. Spesso, come nel caso di Giovanna I d’Angiò, proprio perché era una donna indipendente nelle sue azioni, venne calunniata e vituperata. Nella sua relazione, lo storico Antonio Mucciaccio ha tracciato un’analisi ricca di fonti, aneddoti e curiosità sul protagonista del libro. Alcuni inediti. Il suo racconto, come sempre affascinante, è stato particolarmente apprezzato dai presenti. L’impaginazione tipografica e le varie immagini e miniature della Bella Giovanna suscitarono non poca curiosità. È una regina colta e sensibile, un’immagine ancora viva in Provenza e in molte altre parti d’Italia, come afferma Frederic Mistral ne “La reino Jano”.
“L’immagine della regina napoletana, che fece conoscere l’arte di governare a Termoli, come in altri centri molisani, prosegue Antonio Mucciaccio, è particolarmente viva in Molise nel piccolo borgo di Colletorto. È qui che viene ricordata con una coloratissima rievocazione storica in costumi d’epoca, tra dame, cavalieri, musici, gruppi di chiarine e sbandieratori. Ai piedi della sua torre merlata, alta, gentile e maestosa. Che ingloba alla base una torre normanna quadrata. Per fortificare un territorio saccheggiato del Regno “propter fremitum guerrerum et discursus hostium Regnum nostrum” (Bullet 30 aprile 1369) Interessante è la lettera di Lucia Bocale, scrittrice, intestata al Mood Photografy di Pescara, indirizzata all’autore in perfetto accordo con la immagini e parole, che trasmettono immediatamente al lettore lo spirito della personalità dolce e determinata della regina, più volte messa in discussione. Le illustrazioni dell’artista francese Jean Luciano evidenziano chiaramente l’amore per le proprie radici. Quel bianco e nero a me tanto caro, sottolinea Lucia Bocale, da cui è facile trarre piacevoli emozioni senza bisogno di parlare, scrive una delle pagine più belle del libro. Degna di nota è la foto della preziosissima pergamena di Giovanna d’Angiò del 1371, tratta dal Fondo Antico di Agnone. È chiaro. Integro nelle caratteristiche dell’epoca. Tanto da dare l’impressione che i tanti secoli passati non l’abbiano mai toccata. Non passa inosservata la vignetta di Sarchione che ricorda uno dei suoi libri “Versi in quarantena”. Ricordo con piacere gli insegnamenti del professore. Auguro quindi un grande successo a questo capolavoro”. Lo scultore Michele Carafa, autore di numerose opere d’arte, nel suo intervento finale ha tracciato le linee da seguire per realizzare una statua della Regina Giovanna da collocare nel borgo di Colletorto. L’autore, al termine della giornata dedicata al libro, dopo aver ringraziato La Casa del Libro, il Comune di Termoli e i vari rappresentanti delle associazioni, ha spiegato nel dettaglio la veste grafica e la tipologia dei contenuti del libro, che sarà prossimamente presentato a Napoli è da considerarsi una bella antologia dove la storia non dimentica le tante voci del territorio.
E si intreccia, con raffinata armonia, con la leggenda, il teatro e il linguaggio della poesia.
Giornata Mondiale del Libro: presentato il volume “Giovanna I d’Angiò”.
TermoliOnLine
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