Anche al Palazzo Marchese Granafei, sede del Centro Studi Chora-Ma, punto di riferimento per tutta la Grecìa Salentina nella salvaguardia del patrimonio storico-linguistico rappresentato dal Griko
(la lingua greco-salentina parlata a Sternatia e nel territorio), di cui abbiamo parlato Maria Manca, il pio mulier di Squinzano. In difesa e valorizzazione del patrimonio storico-archeologico e letterario di Terra d’Otranto, l’occasione è stata offerta dalla presentazione del libro da parte del prof. Emilio Filieri per titolo “…buona fortuna”. Tra Dante, Barocco e Illuminismo. L’idea di ‘salute’ come salvezza individuale o come prospettiva comunitaria attraverso la figura femminile attraversa il Seicento, tra novità e meraviglia, con la donna colta nelle sue variazioni, anche nella dimensione di una straordinaria apparizione mariana , con forti ricadute tra tradizione religiosa e vita civile. Per la capacità di percepire il senso del benessere pubblico come promessa di felicità spirituale, in particolare il prof. Mario Spedicato si concentrò sul capitolo Il garofano della pia mulier: Alterità e santità in Maria Manca (1571-1668); lo storico Spedicato, esperto del processo canonico di San Giuseppe da Copertino, ha evidenziato somiglianze e differenze tra i ‘santo dei voli’ e la figura di Maria Manca, per parlare con Emilio Filieri sui cammini della santità e sugli ostacoli che si presentavano nell’itinerario che poteva accompagnare la pia donna squinzanese verso l’onore degli altari. In questo senso la proposta di dedicare ulteriori approfondimenti ‘Maria dell’Annunziata’determinante per la costruzione del Santuario dedicato alla Madonna, ed anche ricordo civile per Squinzano, suo paese natale.
