Il sole nero dell’Illuminismo. Filosofo Sade – .

Il sole nero dell’Illuminismo. Filosofo Sade – .
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Una foglia di libri

Il sole nero dell’Illuminismo. Filosofo Sade

Rinaldo Censi

02 maggio 2024

La recensione del libro di Marco Menin edita da Carocci (326 pp., 29 euro)

Nata a Parigi il 2 giugno 1740 (segno dei Gemelli), in uno dei palazzi più importanti di Parigi, residenza dei principi Borbone-Condé, Sade giocò con il piccolo principe Louis Joseph fino all’età di quattro anni. Sua madre è la nipote del cardinale Richelieu. Nell’albero genealogico paterno, invece, troviamo la Laura decantata dal Petrarca. L’interesse di Sade per la filosofia era probabilmente dovuto allo zio paterno, Jacques-François-Paul-Alphonse. Abate di comodo, libertino incallito, lo zio era un uomo di grande cultura. Era amico di Voltaire. Sade frequentò a Parigi lo stesso liceo dell’autore di Zadig, assistendo e subendo punizioni corporali. Nei collegi dei gesuiti era la normalità, ricorda Marco Menin nelle prime pagine del suo magnifico libro, che si apre con una succinta biografia di Sade. Giusto per chiarire e scandire la sua vita. E metterlo in prospettiva. Si arruola nei cavalieri della Guardia del Re. Combatte al fronte (Guerra dei Sette Anni). Ma le rigide regole militari non fanno per lui. Ben presto si dedica al piacere. Al libertinismo. Lui legge. Frequenta i bordelli. Lo costringono a sposarsi per porre fine alla sua condotta sconsiderata. Conquista la moglie e la suocera con le sue buone maniere. Ma, qualche mese dopo, ecco il primo arresto: una prostituta lo accusa di pratiche masturbatorie eseguite con ostie benedette: compie 23 anni. Trascorrerà buona parte della sua vita in carcere.

Questa premessa biografica serve a delineare la sua figura mitica, e a notare come certe sue gesta abbiano probabilmente una relazione con i testi letti, più un impatto immaginario su quelli da lui scritti (ma non bisogna confondere la biografia con la produzione artistica). Il libro di Menin si propone di demistificare il “divino marchese” per analizzarne meglio il pensiero, inserendolo in precise coordinate culturali. Che sono quelli dell’Illuminismo. La riflessione filosofica di Sade, disseminata nei suoi romanzi, lettere e testi teatrali, è un continuo confronto dialettico con i philosophes.

Troviamo la critica anticlericale e il materialismo nelle letture di Holbach e Helvétius, per esempio; grande attenzione è riservata al pensiero medico; in Rousseau emerge l’esaltazione antropologica delle passioni, così come la sua filosofia sentimentalista, che Sade però ribalta (usando gli stessi strumenti: il romanzo epistolare e il racconto edificante). Notevoli le pagine sul “femminile”. Menin ricostruisce una “cartografia” della femminilità, concentrandosi su diversi elementi e figure presenti nei suoi testi, evidenziando l’opposizione e la complementarità di Justine e Juliette.

Marco Menin
Il sole nero dell’Illuminismo. Filosofo Sade
Carocci, 326 pp., 29 euro

 
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