“Inizi a vivere quando inizi a morire”, la storia di Samuel in un libro – .

“Inizi a vivere quando inizi a morire”, la storia di Samuel in un libro – .
“Inizi a vivere quando inizi a morire”, la storia di Samuel in un libro – .

“Ciao a tutti. Sono Samuele, un tossicodipendente in recupero. Anch’io sono caduto pensando di salvarmi aggrappandomi ai rami secchi attaccati con una polvere bianca o altro. Spero che questo libro, scritto interamente durante la mia navigazione nel fango senza remi e senza direzione, possa ora essere un viaggio per conoscere, vivere e guarire insieme le ferite che spesso sono all’origine del disagio e del dolore interiore di chi si aggrappa a qualsiasi cosa per nascondere il proprio dolore nella vita.

Trentuno anni, originario di Roma, ma allora cittadino del mondo, Samuele Merloni “ha studiato economia senza mai dimenticare la poesia del mondo”, ha lavorato in Amazon, ma anche nei “call center di Nuova Delhi e nelle orfanotrofi delle regioni più povere del mondo”. ‘Africa”. Poi si imbatte in un periodo “che stravolge” la sua esistenza e che lo porta “a riflettere sulla vita” e a condividere “i suoi pensieri e le sue battaglie” attraverso un libro.

Nasce così “Over”, edito dalla casa editrice Serena di Vitorchiano (Viterbo), dedicato “a ogni tossicodipendente che soffre, a chi è perduto, a chi cerca Dio, amore, famiglia, aiuto o consiglio, a chi è giocando a dadi con la morte, che dopo tante tenebre sceglie finalmente la luce”. Un lavoro autobiografico ma anche un “viaggio” dentro se stessi e in quel “senso di vuoto che ognuno di noi incontra a modo suo nella vita e che serve, se ben incanalato, a trovare il proprio scopo e il proprio posto nel mondo”.

“Inizi a vivere quando inizi a morire. Le ali d’angelo promesse in un sacchetto di polvere bianca non misteriosa sono ali di tempesta e tempesta, non portano da nessuna parte. Dobbiamo tornare a essere umani – scrive don Gianni Carparelli, sacerdote viterbese che ha fondato diverse comunità nel mondo per il recupero dei tossicodipendenti – e vivere la vita per farla vivere e poterla poi raccontare in una storia. Una storia, quella di Samuele, che è appena iniziata”.

“Over” è stato presentato nei giorni scorsi all’ITT di Terni. “È stata davvero una partita alla pari. Un confronto diretto con i ragazzi non solo sul tema delle dipendenze – racconta Samuele – ma anche sul senso di vuoto che ognuno di noi incontra a modo suo nella vita, sulle emozioni, buone o cattive che siano, e sulla volontà e il coraggio accoglierli senza respingerli, senza indossare una maschera che è la cosa più semplice, più immediata ma che ci impedisce di rispondere alla domanda chi siamo e di cambiare, di evolvere”.

“Ho iniziato a scrivere non rendendomi conto di quanto tempo mi sarebbe stato concesso dal mio vagare nell’ombra e invece, grazie ad alcuni angeli incontrati sui sentieri del mio inferno, spesso affrontando allucinazioni, voci, deliri e incubi, ma sempre alla ricerca di ciò che la vita ha voluto dirmi anche attraverso il dolore, il senso di vuoto, sono tornato per rispondere al richiamo dell’esistenza e alle sue domande. Spero, con queste pagine, di accarezzare i volti di chi, come me, si nasconde ancora dietro le maschere del nulla, anche se a colori e con le ali spezzate. Auguro loro, con cuore sincero, di poter ritornare a vivere una vita piena e ricca di tutti i colori della loro rinascita spirituale. La notte è una strada verso la luce del sole. Su questa strada, a volte deserta, l’ho incontrata”.

 
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