Roberto Arditti e le sfide dell’Occidente: il suo ultimo libro

Roberto Arditti e le sfide dell’Occidente: il suo ultimo libro
Roberto Arditti e le sfide dell’Occidente: il suo ultimo libro

Il numero degli italiani diminuisce di anno in anno. La popolazione residente è in continua diminuzione e nel 2023 – anno in cui si sono registrate solo 379mila nascite – la popolazione è scesa sotto i 59 milioni di abitanti. Il cosiddetto inverno demografico pesa come un macigno sul futuro del Paese. Bisogna invertire la rotta perché “la situazione non regge”. Una sfida per l’Italia e, più in generale per l’Europa, sulla quale si interroga il giornalista Roberto Arditti nel primo capitolo del suo saggio ‘Rompi l’assedio. L’Occidente può essere salvato solo se comprende le reali sfide del nostro tempo‘, edito da Paese Edizioni. La questione demografica, in Italia e non solo, rappresenta il primo grande tema su cui riflette il giornalista. “Resta chiaro – sostiene – che un pacchetto di aiuti è uno strumento inevitabile, anzi necessario, per ogni governo, indipendentemente dall’appartenenza politica di chi detiene il potere”.

L’Occidente, però, oltre alla sfida demografica, deve affrontarne altre due importanti fronti aperti, quello delle armi e quello della politica. “È giunto il momento di dire le cose come stanno. La corsa agli armamenti – osserva Arditti – è innanzitutto un progetto di controllo della situazione interna e di proiezione del potere all’esterno delle numerose autocrazie mondiali che hanno capito un concetto molto semplice: è meglio investire miliardi nella repressione e nell’organizzazione militare delle l’uso della forza piuttosto che tenere libere elezioni”.

Questo è un punto essenziale alla luce della guerra in Ucraina lanciata dalla Russia e della corsa agli armamenti lanciata da numerosi paesi in tutto il mondo. Non è un caso che un capitolo del saggio sia intitolato ‘L’esercito di Modi’ e un altro ‘I tamburi di guerra degli Ayatollah’.

“Siamo consapevoli della reale complessità della sfida che abbiamo di fronte? Conosciamo – si chiede Arditti – le forze che stanno cambiando lo scenario internazionale con una velocità mai vista prima nella storia? Sappiamo, almeno nei tratti essenziali, quali sono i fattori decisivi di un conflitto a più livelli che prefigura un secolo molto diverso da quello che avevamo immaginato?”. Domande che aprono la strada a una constatazione che mette in luce, in definitiva, i tanti problemi con cui l’Occidente deve confrontarsi in questa fase storica. “La verità – afferma Arditti – è che il quadro non è chiaro nemmeno per gli addetti ai lavori che spesso riescono a pensare con lucidità solo per il proprio settore del sapere. Ancora meno precisa è spesso la capacità delle classi dirigenti di avere una visione completa o, almeno, sufficientemente articolata”.

 
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