una Matilde Serao inedita protagonista del libro di Massimiliano Virgilio – .

Che Matilde Serao, scrittrice e giornalista, fosse una persona dalle doti e dal temperamento straordinari – la prima donna a fondare e dirigere un giornale in Italia – è più o meno noto. Meno noto è il coraggio dell’autrice di capolavori come “Il ventre di Napoli”, che l’ha portata, ad esempio, a essere la prima giornalista ad andare da sola in Palestina. E la sua audacia per il suo tempo, che la vide dare alla luce una figlia, Lenora, al di fuori del matrimonio con Eduardo Scarfoglio, uomo a cui era legata ma dal quale aveva sempre voluto emanciparsi.

È su questi aspetti nuovi e certamente alternativi della vita e della personalità di Matilde Serao che focalizziamo la nostra attenzione Massimiliano Virgilio con “Luci sulla città. Un’indagine per Matilde Serao”. Il nuovo romanzo (edito da Feltrinelli) dello scrittore e sceneggiatore napoletano trasforma “Matildella” in una detective alle prese con luci e ombre di una Napoli che sta per vendere la sua anima. Per conoscere da vicino “la signora”, l’appuntamento è per Venerdì 21 giugno alla Feltrinelli di Piazza dei Martiri, che, alle 18, ospiterà il dialogo tra l’autore e Isabella Pedicini. Nel frattempo Virgilio svela alcuni retroscena e annuncia che il suo romanzo “Il tempo delle stelle” dedicato al tema della paternità diventerà presto uno spettacolo teatrale e un film.

Matilde Serao è sempre stata un personaggio di grande fascino. È la moglie di Scarfoglio, è la prima donna a fondare e dirigere un giornale nel nostro Paese, in tanti hanno parlato della “signora” del giornalismo italiano. Per te è stato amore a prima vista?

Il mio amore per Matilde Serao è nato ai tempi del liceo. Non so perché ho scelto di analizzare “Il ventre di Napoli” per le vacanze estive e poi consegnare la relazione del libro capitolo per capitolo a settembre, come si faceva allora. Rimasi molto colpito dall’elemento pittoresco della sua scrittura, ma sapevo poco di questa donna straordinaria. Col tempo, soprattutto all’università, grazie anche ad incontri come il suo con Raffaele Giglio, che fu un suo grande studioso, l’ho ritrovata sul mio cammino. Finché, qualche tempo fa, ho recuperato dall’emeroteca Tucci di Napoli un raro libro, che ha fatto luce su aspetti inediti della sua vita. Ispirato da queste nuove scoperte, ho iniziato a scriverne.

Cosa ha scoperto?

Che aveva una figlia, Lenora, che per un’errata datazione era stata attribuita ad un periodo precedente, mentre Matilde l’aveva avuta fuori dal matrimonio. Lo dimostra di lei anche la sua assenza dal giornale per 18 mesi, al tempo della gravidanza e anche dopo di lei. Pensiamo cosa potesse significare una forza rivoluzionaria una cosa del genere alla fine dell’Ottocento ma soprattutto questo fatto ci dipinge Matilde non come la donna che subì passivamente il tradimento, e Scarfoglio sa che fu una grande amante. Ma anche questo lo ha tradito. Era una donna di potere.

Ma la storia, a un certo punto, diventa gialla.

Sì, Matilde entra nelle storie, le stesse, in realtà, che racconta nel libro “Il Beltre di Napoli”. Si trova alle prese con un omicidio, sullo sfondo di questa Napoli di fine Ottocento che resiste al colera. In questo contesto mi è piaciuto immaginare che lei vivesse le sue stesse storie, diventandone la protagonista.

A un certo punto Matilde Serao prova a emanciparsi da Edoardo Scarfoglio e da chi le vuole tarpare le ali come giornalista investigativa. Pensi che le donne, in particolare le giornaliste, soffrano ancora di questo gap rispetto ai colleghi uomini?

Sì ed è anche evidente, ma questo in generale. Ma pensiamo ai passi avanti fatti, Matilde ha dovuto firmare i suoi contratti di lavoro in presenza del marito. Certo, c’è ancora molto da fare, ma è anche vero che ormai sono tante le professionalità riconosciute nel giornalismo d’inchiesta, penso, in particolare, alle donne che oggi ogni giorno raccontano cosa accade nei territori di guerra. È uno sguardo, quello femminile, che serve, il contributo dei giornalisti è davvero enorme. Del resto anche in questo Matilde era molto in anticipo sui tempi: ebbe il coraggio di fare un viaggio da sola in Palestina.

A parte il tour di presentazione di “Luci sulla città”, stai lavorando a qualcos’altro in questo momento?

Sì, sto adattando il mio romanzo precedente, “Il tempo delle stelle” per il teatro e il cinema. Lo spettacolo è previsto per marzo 2025 al Teatro Mercadante, c’è già un progetto cinematografico per il cinema. Ci tengo a precisare che in entrambi i casi lavorerò con una donna, perché voglio affrontare il tema della maternità e della paternità da entrambi i punti di vista.

IL LIBRO

Napoli, fine Ottocento. Quando gli ingranaggi della rotativa sbuffano, significa che sta per stampare.

Il cuore pulsante del giornale è Matilde Serao, per tutti: ‘signora. Per lei lavorano un tipografo troppo dedito al gioco d’azzardo e un caporedattore che ha l’ingrato compito di mediare tra lei e suo marito, il direttore Edoardo Scarfoglio. Con Edoardo, infatti, il rapporto vacilla sia sul piano sentimentale che editoriale: per lui “Matildella” dovrebbe privilegiare articoli di cultura o di costume, e tralasciare le inchieste sul campo. Di lei ha un’opinione completamente diversa Eleonora Duse, grande amica e attrice “Divina”, che spesso la rimprovera e la esorta ad emanciparsi dalle richieste del marito.

Adesso, però, non c’è più tempo per i litigi amorosi e le confidenze: la professione chiama. Il corpo di un socialista è stato ritrovato in un vicolo: attorno all’omicidio si intrecciano oscure trame e inoltre, per Matilde, quella morte è anche una questione privata. Mentre le autorità sembrano seguire piste false o faziose, la signora dovrà addentrarsi nei bassifondi che il governo vorrebbe demolire – tra speculatori senza scrupoli e sfortunati che si indebitano con la lotteria illegale – per svelare il mistero dietro il delitto.

Con uno stile raffinato che intreccia romanzo popolare e commedia poliziesca, Massimiliano Virgilio regala ai lettori l’incredibile figura di Matilde Serao, la prima donna a fondare e dirigere un giornale in Italia, trasformandola in un giallo alle prese con luci e ombre di una Napoli che sta per vendere la sua anima. Perché quando gli interessi di pochi minano il bene di molti, l’imperativo resta sempre uno solo: dire la verità.

L’AUTORE

Massimiliano Virgilio è nato a Napoli nel 1979. Ha pubblicato Più brutto di ogni altra cosa (Rizzoli, 2008), Il porno ogni giorno. Viaggio nei corpi di Napoli (Laterza, 2009), arredo la mia casa e poi mi impicco (Rizzoli, 2014) e L’americano (Rizzoli, 2017), Le creature (Rizzoli, 2020), Il tempo delle stelle (Rizzoli, 2023).

Autore: Maria Nocerino

Sociologa e giornalista professionista, è specializzata in giornalismo sociale. Hai collaborato con l’agenzia di stampa Redattore Sociale e con il quotidiano Roma per le pagine di Cronaca. Collabori con la rivista Comunicare Il Sociale.

 
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