La straordinaria vita del maestro Franzetti raccontata in un libro da Sicco – .

La straordinaria vita del maestro Franzetti raccontata in un libro da Sicco – .
La straordinaria vita del maestro Franzetti raccontata in un libro da Sicco – .

IVREA. Un libro che rende omaggio a uno straordinario musicista, Giulio Franzetti, classe 1930, già primo violino alla Scala e docente al Conservatorio, un libro nato dopo un incontro fortuito durante una cena più di 10 anni fa. Si intitola “La vita dell’eroe”. L’Italia vista dalla Scala” (Delta 3 Edizioni, collana Prospettive sonore) è un romanzo che racconta la storia di Giulio Franzetti, sullo sfondo alcuni riferimenti alla Storia d’Italia dalla Seconda Guerra Mondiale agli anni Novanta ed episodi di alcuni dei principali musicisti del secolo scorso.

Per la prima presentazione del libro, una sede di grande prestigio, il Teatro alla Scala di Milano. L’appuntamento è venerdì 21 giugno, ore 18, nel foyer dei palchi Toscanini. Con l’autore, il giornalista eporediese Andrea Sicco, ci sarà il maestro Giulio Franzetti. Interverranno la giornalista Susanna Franchi e il regista teatrale Paolo Bosisio, che ha scritto la prefazione. L’attore Oreste Valente ne leggerà alcuni brani.

L’idea del libro è nata durante una cena. Correva l’anno 2012. «Ero al festival di Ravenna – racconta Sicco – ad un concerto diretto da Riccardo Muti. Al concerto è seguita una cena, alla quale sono stato invitato da una mia amica, Carla Delfrate, amica anche lei di Franzetti. La cena fu amabile, il maestro Franzetti raccontò storie e aneddoti straordinari: «Parlava di persone che aveva conosciuto e con cui aveva avuto a che fare nella sua vita, solo che si chiamavano Claudio Abbado, Arturo Benedetti Michelangeli, Riccardo Muti, Luciano Berio, con chi era in insieme al Conservatorio”. Sicco è un giornalista professionista e non poteva non cogliere “la notizia”: «Quelle storie non possono andare perdute. L’ho buttato lì al maestro Franzetti: ha una vita straordinaria, perché non facciamo un libro?”.

Il vero lavoro cominciò anni dopo. Nel frattempo il maestro Franzetti e la moglie si erano trasferiti da Milano a Genova. «Nel 2019 abbiamo instaurato una serie di incontri: un pomeriggio al mese andavo a Genova – racconta Sicco -, lui raccontava storie e io registravo».

Quando è arrivata la pandemia il lavoro non era ancora finito. Per necessità ci fu una sosta. E poi ha continuato. «Quando mi sono trovato a posizionare tutte queste storie – spiega Sicco – ho dato vita ad uno schema enorme che occupava l’intero tavolo. L’Italia era in quelle storie”. Sicco ha scritto un romanzo, le storie raccontate sono tutte vere, ha utilizzato solo un espediente narrativo costituito dalla presenza di uno studente che, appunto, ascolta il maestro. Idealmente, c’è qualcosa di Sicco in quello studente? Forse.

Andrea Sicco è un giornalista che si occupa di comunicazione aziendale, ma, come dice lui, “questa è la mia terza vita”. Ce n’è un secondo laureato in giurisprudenza ed un primo diplomato in pianoforte al Conservatorio. «Per il bene dell’umanità – scherza – non sono diventato pianista. Ma l’amore per la musica c’è”. Ne è un grande e colto fruitore, a Ivrea si occupa della comunicazione dell’orchestra sinfonica giovanile del Piemonte, ha iniziato gli studi al liceo musicale: «La musica mi ha dato un metodo utile in tutto: studiare e affrontati con perseveranza, ma frammentati: come si suol dire l’elefante mangia un boccone alla volta».

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV “Come un libro all’aperto“. È così che la cultura arriva nelle strade
NEXT Presentazione del libro di Elide Pantoli “Cenerentole moderne. Guida femminista all’amore per le zitelle, le (non) madri e i partner ribelli” – .