Estate, 5 libri di poesie da leggere per celebrare la vita – .

Estate, 5 libri di poesie da leggere per celebrare la vita – .
Estate, 5 libri di poesie da leggere per celebrare la vita – .

L’estate è la stagione in cui si risvegliano la passione ardente, il desiderio di nuove risate, la sete di libertà.

Quando, dopo una giornata lunga e stressante, sentiamo il bisogno di ritirarci in uno spazio sicuro e positivo, magari all’aperto, sotto la luce della luna e le stelle luminose, la poesia ci viene in aiuto. Alleato prezioso, ci fa sentire di nuovo vivi, capaci di sognare nonostante tutto, nonostante tutti.

Se hai l’abitudine di tenere accanto a te un libro di poesie, saprai già quanto l’atto di aprire, sfogliare e leggere i versi abbia un potere terapeutico, sia che tu legga in ordine di apparizione nel testo sia che decida di aprire e leggere una composizione a caso.

In questo articolo vi suggeriamo 5 raccolte di poesie emozionali che profumano di estate, amore e libertà.

5 libri di poesia da leggere d’estate

“Possa io essere la tua estate” di Emily Dickinson

Cominciamo con una raccolta poetica che profuma d’estate fin dal titolo.

Emily Dickinson è tra le voci più famose e citate della poesia lirica moderna: nei suoi versi la continua oscillazione tra estasi assoluta e dolore incommensurabile, tra desiderio e privazione, tra attesa e abbandono commuove il lettore, che immediatamente si identifica con il vissuto personale dell’autrice.

Questo volume raccoglie alcune delle sue più belle poesie d’amore: l’intima inquietudine e la tensione spesso lacerante che caratterizzano la biografia della Dickinson emergono con chiarezza anche nella sua opera, comunicando un’intensità ed espressività inconfondibili.

“La canzone della vita” di Rabindranath Tagore

Se quest’estate avete voglia di rintanarvi nella natura e sentirla parte di voi, non possiamo che consigliarvi i versi di Tagore, poeta mistico indiano da conoscere e rileggere ogni volta che la frenesia sembra prenderci il sopravvento.

“The Song of Life” è un’antologia che raccoglie i versi più significativi di Tagore composti sui temi a lui più cari: la vita, la morte, Dio, il dolore, la gioia.

Il poeta celebra soprattutto l’amore, con una sensibilità tutta orientale: sintesi di amante e amato, prossimo a Dio o identificabile con Dio stesso, un sentimento struggente e allo stesso tempo vitale, che muove energie che investono l’intera realtà e la cosmo. Come scrisse WB Yeats, Tagore, come la civiltà indiana, realizzò la sua pienezza scoprendo l’anima e abbandonandosi alla sua spontaneità.

“Tu sei l’erba e io sono la terra” di Antonia Pozzi

Le poesie d’amore di Antonia Pozzi sono vive, ardenti di passione. Una lettura essenziale se la tua estate è piena di romanticismo.

Le poesie di Antonia Pozzi (1902-1938) sono lo specchio fedele di un’esistenza tormentata e conclusasi prematuramente, tragicamente. Cantano con rara delicatezza l’amore impossibile per Antonio Maria Cervi, il suo insegnante di greco e latino, la dolorosissima separazione impostale dal padre, e infine il vuoto, il divorante senso di solitudine confortato solo dalla natura e da quel “grembo di montagne” che fu per Antonia il rifugio più caro.

Questo volume raccoglie alcune delle sue poesie più intense, apprezzate da Eugenio Montale e ammirate da T. S. Eliot per la loro “musicalità”, “purezza” e “onestà di spirito”.

“Poesie d’amore e di vita” di Pablo Neruda

Continuiamo con una buona dose di romanticismo con il prossimo consiglio per la vostra estate poetica.

Un’antologia che raccoglie il meglio della produzione di Pablo Neruda, dalle sue composizioni giovanili ai grandi libri della maturità. In questa scelta si riuniscono i temi classici della poesia del grande cantante cileno, l’amore, la lotta, gli ideali, la natura, la memoria, temi che le parole intense e vibranti del poeta emergono con forza dalle pagine, accompagnando il lettore lungo un percorso che lo avvicinerà progressivamente al suo mondo interiore.

Un Neruda che sa dar voce alle esigenze eterne e radicali del cuore umano, una dote rara che ha contribuito a renderlo uno dei poeti più amati e popolari del Novecento.

“Ossa di calamaro” di Eugenio Montale

Infine, una delle raccolte poetiche che più rimanda all’estate nell’ambientazione e nei suoni: “Ossi di seppia”.

I temi affrontati da Montale in “Ossi di seppia” ricordano negativamente quelli che spinsero D’Annunzio a scrivere “Alcyone”: il territorio ligure, il mare, la flora e la fauna, lo scorrere del tempo, tutto ciò di cui D’Annunzio si serviva per descrivere la bellezza, la forza e l’energia vitale dell’essere umano, viene utilizzato da Montale per mostrare la fragilità, la caducità di ciò che ci riguarda. Ed è proprio in “Ossi di seppia” che incontriamo il “dolore di vivere” di Montale, che ricorda un po’ la malinconia che ci affligge nelle calde ore estive, quando la vita sembra sospesa per infiniti istanti.

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