Free Julian Assange al Festival del Giornalismo di Perugia – .

Free Julian Assange al Festival del Giornalismo di Perugia – .
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Gli attivisti per Assange a Perugia in occasione del Festival Internazionale del Giornalismo, in programma dal 17 al 21 aprile 2024. Tre eventi “off” dal titolo “Stop war on journalism: Free Julian Assange” che verranno portati nel capoluogo umbro, nel nome del cofondatore di WikiLeaks e libertà di informazione.

In particolare, saranno quattro giorni di volantinaggio all’ingresso delle dieci sale che ospiteranno i convegni per le migliaia di giornalisti italiani e stranieri che parteciperanno all’iniziativa. Il campo base degli attivisti sarà in piazza IV Novembre davanti al Palazzo dei Priori

Venerdì 19 aprile alle 11 è prevista una conferenza stampa nell’iconica edicola di Porta Pesa, oggi chiusa ma un tempo luogo di ritrovo dei perugini del quartiere, che leggevano e commentavano le prime pagine dei giornali esposti dal giornalaio.

Sabato 20 aprile alle 17.30 è in programma nella sede di Perugia dell’Anpi, sezione Bonfigli Tomovic, in via del Cortone 19 (una traversa di Corso Cavour), un incontro durante il quale verrà raccontata l’intervista TED realizzata nel 2010 a Julian Assange da Chris verrà proiettato Anderson, in cui il giornalista australiano offre di sé un vivido ritratto a 360°. Al film seguirà un dibattito tra quattro esperti di giornalismo chiamati a rispondere alla domanda: “Julian Assange è un giornalista?” Interverrà Vincenzo Vita, giornalista de Il Manifesto e Articolo 21; Sara Chessa, giornalista indipendente, autrice del libro “Distruggere Assange – Per porre fine alla libertà di informazione”, (edizioni Castelvecchi); Tina Marinari, coordinatrice delle campagne di Amnesty International Italia per una stampa libera e indipendente; Mauro Volpi, Costituzionalista ed esperto del caso Assange. Modererà Gianni Magini di AllertaMedia. All’iniziativa aderiscono, oltre all’ANPI sezione di Perugia e Amnesty International Italia, Turba, AllertaMedia e Liberi Edizioni.

Perché tutte queste iniziative “spente” durante i giorni del festival?

«Sebbene il Festival abbia offerto una sessione su Assange nel 2022 – spiegano gli organizzatori – negli ultimi due anni ha deciso di lasciarlo in secondo piano, come se lo scandalo dell’incarcerazione, nell’Occidente democratico, di un giornalista investigativo solo colpevole di aver fatto il suo lavoro. Una reclusione in isolamento, che dura ormai da cinque anni nel temibile carcere di Belmarsh a Londra, mentre i giudici britannici decidono se Assange debba essere estradato o meno negli Stati Uniti dove lo aspettano fino a 175 anni di carcere duro. Le accuse contro Assange, mosse dagli Stati Uniti con una ferocia che sa di vendetta, si concentrano sulla rivelazione da parte del giornalista ed editore australiano di materiale riservato che ha fatto conoscere al mondo i crimini di guerra commessi dagli Stati Uniti in Afghanistan e Iraq. “

«È anche vero – proseguono – che la Corte Suprema nel 1971 autorizzò inequivocabilmente i giornalisti a rivelare documenti riservati quando ciò non comprometta la sicurezza nazionale e avvenga nell’interesse pubblico. Di conseguenza, Assange avrebbe semplicemente esercitato il suo diritto di riferire. Ma il procuratore americano ha eluso la sentenza della Corte, scegliendo di incriminare Assange ai sensi di una vecchia legge antispionaggio del 1917, l’Espionage Act, che non consente all’accusato di invocare il criterio dell’interesse pubblico. Si tratta di una manovra chiara, non c’è dubbio, ma l’astuzia legale potrebbe costituire un precedente molto pericoloso per ogni giornalista e per tutti noi. Infatti, se Assange come giornalista (o semplice cittadino) non ha il diritto di rendere noto materiale segreto anche se di grande interesse pubblico, allora addio alla libertà di stampa e di espressione. In futuro nessun giornalista investigativo, in nessun paese del mondo, oserà rivelare fatti tenuti segreti dal governo americano; altrimenti rischierebbe di essere estradato da Washington e rinchiuso a vita in un carcere a stelle e strisce. Ecco dunque la grande attualità che il caso Assange ha ancora e sempre per i partecipanti al Festival del Giornalismo di Perugia, anche se gli organizzatori non sembrano vederlo”.

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Autore: Donatella Alonzi

Giornalista professionista e videomaker. Convinta animalista, mamma di Lucia e Bella, il suo buffo cagnolino.

Tag: Stop guerra giornalismo Gratis Julian Assange Perugia Giornalismo Festival

 
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