BRINDISI – Il progetto “La città che non c’è” promosso da Eridano Cooperativa sociale di Brindisi e dal laboratorio urbano Movimenti, dedicato a un gruppo di giovanissimi delle scuole della provincia, realizzato attraverso il contributo della docente della scuola , è ufficialmente terminato. primaria e cantautrice Paola Petrosillo, il musicista Giancarlo Pagliara, il maestro d’ascia e presidente dei Canottieri Remuri Franco Romanelli e il cantautore Vincenzo Maggiore.
Lo scorso fine settimana i piccoli protagonisti di questa avventura sono saliti sul palco allestito nello stesso laboratorio urbano per cantare la canzone inedita dedicata alla “Brindisi che non c’è più”, scritta con il contributo dei rappresentanti del progetto. La canzone farà parte di un prossimo album.
Un’operazione culturale molto forte per valorizzare il legame dei più piccoli con la propria terra d’origine, per stimolare la creatività e lo spirito relazionale, in linea con gli obiettivi perseguiti dalla Cooperativa Sociale Eridano.
“Il progetto La città che non c’è – spiega il presidente della cooperativa Francesco Parisi – è una tappa importante nel processo attraverso il quale stiamo spostando l’asse dal welfare al welfare di comunità. Il laboratorio urbano Movimenti, da sempre attento alle dinamiche del quartiere Sant’Elia di Brindisi, ha sostenuto attivamente questa splendida iniziativa nata “dal basso” grazie ai rappresentanti che hanno guidato i giovani in questi mesi. Sono certo che il modello proposto porterà risultati importanti nei prossimi mesi”.
Il percorso proposto ha preso spunto dalla preziosa testimonianza del brindisino Romanelli, instancabile narratore della storia locale, che ha guidato i bambini alla scoperta di una storia troppo spesso dimenticata. Nella prima parte del progetto, i ragazzi hanno scoperto i tratti più suggestivi della cultura marinara e, allo stesso tempo, si sono avvicinati alla dimensione ritmica della musica e del “canto” inteso come forma musicale identificata da elementi precisi. È seguita un’esperienza in barca a remi, a bordo di una delle imbarcazioni dell’ASD Vogatori Remuri Brindisi. L’attività laboratoriale, condotta da Paola Petrosillo insieme al musicista Giancarlo Pagliara, ha portato i bambini a riflettere sul legame storico e antropologico tra passato e presente, tra antico e nuovo.
“Questo progetto è un atto d’amore verso i bambini e verso la nostra città – ha commentato Paola Petrosillo – non è facile costruire esperienze continue e profonde; ci auguriamo che questo sia solo il primo passo nella direzione di una riscoperta dell’identità e della memoria che ci appartiene, unico presupposto per lanciarci verso il futuro. Alla fine di questa esperienza rimane la consapevolezza: tutti possono imparare a cantare più o meno intonati, tutti possono imparare ad andare a tempo, ma pochi riescono a trasmettere qualcosa”.
“Fin dall’inizio ci è piaciuta l’idea che un laboratorio musicale potesse nascere da un’idea, da un contenuto, da una curiosità – ha concluso uno dei rappresentanti del laboratorio urbano Movimenti Giancarlo Pagliara – nello specifico, l’ispirazione è stata fornita da una poesia di Franco dialettale che descrive il quartiere “Sciabiche” con particolare efficacia e accuratezza dei dettagli. Durante i nostri incontri si parlava di ritmo, di melodia, ma la cosa più bella è la maturità dimostrata dai bambini. Hanno detto e scritto cose di sorprendente profondità, rivelando il desiderio di amare e valorizzare la propria città”.
Sul palco è intervenuto lo stesso Romanelli, autentico patrimonio vivo della città, visibilmente commosso. Non sono mancati i ringraziamenti per coloro che, a vario titolo, hanno dato il loro contributo: Dario Rovere, Danilo Perrone, Silvio Trisciuzzi, Valerio Daniele, Elisabetta Nuzzo e Simona Celiberti.
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Tag: Giovani studenti eseguono musica Toast più a lungo esiste
