Il questore mette in dubbio la fruibilità dell’Euganeo e impone una serie di interventi. Giordani lo avverte: «Non ci sono soldi»

Il questore mette in dubbio la fruibilità dell’Euganeo e impone una serie di interventi. Giordani lo avverte: «Non ci sono soldi»
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Il questore di Polizia Marco Odorisio avrebbe espresso l’intenzione di negare l’agibilità dello stadio Euganeo per la prossima stagione, 2024-2025. Lo ha fatto in un incontro tenutosi all’inizio della settimana in cui, tra gli altri, anche i rappresentanti dei vigili del fuoco Erano presenti i vigili del fuoco, il funzionario del Comune di Padova Claudio Rossi e l’amministratore delegato del Calcio Padova Alessandra Bianchi. Per evitare quest’ennesimo disastro, che non sarebbe solo sportivo, il Questore chiede che vengano effettuati una serie di interventi. Lo stadio è comunale, di competenza dell’amministrazione. Ciò significherebbe che qualunque cosa sia da fare richiede passaggi essenziali, che non sono mai rapidi. E soldi. Per questo il sindaco Sergio Giordani, che è stato presidente del Padova, lo ha portato in Serie A e continua ad esserne un grandissimo tifoso (tanto da non mancare mai allo stadio), ha già fatto sapere che soldi non ci sono .

Ciò che chiede il commissario Odorisio e ciò che i suoi predecessori non avevano mai chiesto è innanzitutto la sostituzione dell’intera recinzione che circonda esternamente l’area dello stadio. Parliamo di 4 km di rete. Cambiarlo costa circa 500 euro al metro quadro, un calcolo semplice da fare. Il resto degli interventi, però, secondo quelle che sarebbero state le richieste, riguarderebbero esclusivamente la curva nord. Quello che chi frequenta abitualmente lo stadio solitamente vede vuoto o semideserto. Eppure il questore vuole che si intervenga sulla zona di prefiltro e che i tornelli siano aumentati da 2 a 4. Il settore ospiti ha chiesto che sia coperto interamente con una rete, il che renderebbe inevitabilmente quella stretta tribuna, da cui si la partita si immagina più che vederla, una gabbia. Ci è stato poi chiesto di alzare le transenne alle porte che danno in campo e di far vigilare l’angolo ospiti da 20 steward ben addestrati che però, per legge, non dovrebbero esserci. Questi ultimi due interventi comporterebbero una spesa di almeno 2 milioni e mezzo di euro. E, secondo la richiesta del commissario, dovrebbero concludersi entro il 30 maggio, quando saranno rispettati i termini per il rilascio dell’agibilità. E l’ultima parola spetterà al questore. In un Paese come il nostro, richiesta che appare irrealizzabile anche dal punto di vista delle tempistiche, oltre che delle risorse.

È vero che le potenziali avversarie dei play-off sono squadre con una certa storia e tradizione come Avellino, Carrarese, Foggia, Benevento, Perugia o Pescara, quindi anche con un certo seguito, ma non è la prima volta che il Padova affronta la partita. -off a fine stagione. E nessun commissario prima di quello attuale aveva mai messo in dubbio la fruibilità dell’Euganea, certamente non in questi termini. Per questo, secondo indiscrezioni, le richieste non sono piaciute solo al Comune e sembrano immotivate, ma anche allo stesso Calcio Padova.

Tra le possibili avversarie del Padova ai play-off c’è addirittura la possibilità che possa incontrare nuovamente il Catania. E se si parla di queste richieste è perché l’onda lunga dei fatti Padova-Catania non si è ancora conclusa, tutt’altro. La famosa invasione del campo da parte di una settantina di ultras catanesi con il lancio di fiaccole, il furto di uno striscione (poi restituito) fino all’arrivo, dopo circa sette minuti, delle forze dell’ordine che hanno respinto i facinorosi, non ha non ha ancora finito di mostrare i suoi effetti. La polemica, inevitabile visto che la partita, la finale della Coppa Italia di Serie C, si giocò anche in diretta nazionale su Rai Sport, fece scalpore anche fuori dalla nostra regione e le immagini, come si dice adesso, sono diventate altro che virali. In effetti, non è normale che succedano certe cose, e di disordini allo stadio Euganeo non si parlava più dalla fatidica partita Padova-Spezia del 1° maggio 2006. Una vita fa.

In pochi mesi il questore Odorisio si è già imbattuto in diverse situazioni che hanno suscitato polemiche. Ad esempio, proprio per la gestione dell’invasione di campo di Padova Catania o per il caso del giornalista fermato a Palazzo Zabarella e detenuto in Questura perché presente ad un tentativo di manifestazione da parte di quelli di Ultima Generazione. Accadrà anche per la “minaccia” di negare la fruibilità dell’Euganeo?

Tag: Polizia Commissario interroga usabilità Euganeo impone serie interventi Giordani avvisa soldi

 
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