Facciata ‘verde’ della cattedrale: «Fenomeno monitorato» – .

CEMONA – I parassiti spontanei sono una delle presenze sgradite emerse con la rinascita della natura in numerose zone della città, anche grazie alle piogge degli ultimi giorni. Anche il verde sta prendendo il sopravvento facciata del Duomo, arbusti ed erbacce sono cresciuti rigogliosi tra le pietre della possente architettura del tempio romanico. Una presenza che non è passata inosservata ma che è destinata a durare il tempo necessario a predisporre le operazioni di pulizia, già in loco.

Come ha spiegato l’assessore ai beni culturali della Diocesi, don Gianluca Gaiardi. «La bella stagione favorisce la proliferazione del verde, che è più che naturale. Abbiamo già programmato l’intervento. Tra le tante cose da seguire nell’ordinario e nello straordinario. La situazione è costantemente monitorata”. L’intervento consentirà di eliminare le piante che periodicamente si fanno strada nel materiale lapideo, contribuendo a rendere ancora più bello (se mai ciò fosse possibile) uno dei monumenti simbolo della città, in una delle piazze più belle d’Italia..

La pulizia da infestanti e parassiti è importante non solo dal punto di vista estetico, ma anche da quello funzionale, in quanto previene distacchi e ‘spostamenti’ dei materiali. Il trattamento deve essere rispettoso del fatto che ci si trova ad agire su un bene monumentale vincolato. Non si tratta semplicemente di estirpare le erbacce, ma bisogna tagliare l’erba a filo, poi procedere con diserbanti biologici che distruggono le radici senza intaccare i materiali. Pertanto la facciata principale, così come quelle prospicienti su Largo Boccaccino e Piazza Sant’Antonio Maria Zaccaria, verranno ‘scansionate’ alla ricerca di erbacce, in particolare della parietaria, conosciuta con il nome popolare di gramigna, gramigna e vitriolare. : in passato le sue foglie ruvide venivano infatti utilizzate per pulire i vetri.

Qualche tempo fa l’operazione di pulizia del Torrazzo è stata affidata agli specialisti del Nucleo Speleo Fluviale Alpino dei Vigili del Fuoco di Cremonasaliti in cima per togliere le erbacce dalla torre, come ‘ragni’ davanti agli occhi di decine di cremonesi con lo sguardo rivolto al simbolo della città e a quell’intervento spettacolare.