Gimmi Cangiano prende 48 ore e valuta ancora la possibilità di alleare il simbolo di Giorgia Meloni con il candidato espresso da De Luca, che ha definito “stronza” il presidente del Consiglio – .

Esito sconcertante della riunione di coordinamento provinciale di questo pomeriggio. La giornata trasversale di Fratelli d’Italia, iniziata in mattinata dal “solito” Edmondo Cirielli, seduto allo stesso tavolo con Raffaela Pignetti, a sua volta espressione di Graziano e De Luca, ma ultimamente in simpatia con un membro del sottosegretario dello staff della presidenza del consiglio Alessio Butti

AVERSA (GG) – Pensate a che punto è arrivata Fratelli d’Italia in Campania: dopo che Edmondo Cirielli si è seduto allo stesso tavolo con la presidente dell’ASI Raffaela Pignetti, piazzato e mantenuto lì dai sindaci Stefano Graziano e Giovanni Zannini, primo deputato del Pd, il secondo – con buona pace della moderazione che va predicando, al fianco di De Luca nella manifestazione romana contro il governo Meloni, nel pomeriggio FdI ha fatto anche peggio che in mattinata, comunque frutto della farina di sacco di Pignetti, che ha stabilito rapporti professionali e nuova corrispondenza tecnico-scientifica che Pignetti ha recentemente instaurato con un uomo dello staff del sottosegretario alla presidenza del consiglio Alessio Butti di FdI (ora si capisce il motivo dell’assegnazione dell’Asi a professionisti palermitani).

Nel caso del presidente provinciale Gimmi Cangiano siamo arrivati ​​al paradosso che ha detto che dovrà decidere ad Aversa tra Matacena e Farinaro entro 48 ore.

Quando Cangiano ha in tasca il proverbiale serpente, scarica la responsabilità su altri contesti.

Adesso dice che la posizione di FdI ad Aversa dipenderà dalle decisioni romane.

Danza spaziale, visto che se Roma e il suo amico Edmondo Cirielli, che non è molto meglio di Fulvio Martusciello, ma qualcuno che svenderebbe il simbolo del suo partito pur di ottenere dei voti trasversali alle europee per il pagano Gambino, allora OK. Cangiano, Cirielli, Iannone sono la catena Caserta-Napoli-Roma.

Tutti amici politici che si coprono a vicenda.

Andando con Matacena direbbero al quarto amico dell’azienda, cioè Lollobrigida, che non fa capire nulla alla moglie Arianna Meloni, che Matacena è il candidato di Forza Italia, nascondendo che, invece, il commercialista è candidato solo a queste elezioni comunali perché lo voleva il governatore Vincenzo De Luca, cioè quello che chiamava Giorgia Meloni “stronza”, e il suo cacicchio locale Giovanni Zannini, che quando De Luca chiamava “stronza” il presidente del Consiglio, era a dalla sua parte a favore delle macchine fotografiche, come abbiamo dimostrato decine di volte in una foto che riteniamo emblematica e dimostrativa e più dimostrativa non potrebbe essere.

La verità è che Gimmi Cangiano ha difficoltà a smontare un accordo stretto a suo tempo con Alfonso Oliva.

Il che potrebbe anche essere vero, ma non al punto che se Oliva ti dice di buttarti dal precipizio, alleati con chi ha insultato con parolacce il leader di Fratelli d’Italia, tu, Cangiano, fallo.

Poi uno pensa male e si arrabbia. Ma per arrivare fin qui, che diavolo di accordo avete fatto in triangolazione con Zannini, che sicuramente ha ricevuto il via libera da Vincenzo De Luca per Matacena, che sicuramente ha portato Matacena al Npaoli per parlare con il governatore, visto che Zannini non avrebbe mai e poi mai, visto quello che ha avuto da De Luca in questi anni, a partire dal simbolo elettorale con il suo nome, decidere il candidato sindaco di Aversa senza consultare il suo capo.

Insomma, anche l’esito dell’incontro di Fratelli d’Italia di questo pomeriggio è assolutamente sconcertante. Si tratta di un bel gruppetto: Cirielli, Iannone, Marco Nonno, Cangiano, Cerreto, Donzelli, fino a Lollobrigida che, di fatto, almeno per la Campania, non permette alla moglie di svolgere quel compito di controllo che, fiduciariamente, la sorella chiesto di esercitarsi.

Per questo abbiamo detto che quella crisi coniugale di qualche mese fa, il suo esito, è stato decisivo.

Il ritorno in patria di Lollobrigida ha salvato questo meccanismo trasversale, che contrasta totalmente con gli ideali di coerenza, serietà e determinazione lineare delle scelte del partito.

In Campania FdI fa esattamente il contrario di quello che Giorgia Meloni predica ogni giorno.

Vi abbiamo spiegato il motivo per l’ennesima volta.

Alberico Gambino

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