variazione tariffaria +2,39% rispetto al 2023. Valore 23,7 milioni – .

19 aprile 2024 22:20

di San Francisco

Il tavolo sinottico del territorio ternano

Martedì il via libera alla riunione dei sindaci diversi comuni si sono astenuti – ed ora i primi numeri che emergono su uno dei temi più delicati e complessi da gestire, quello legato ai piani economico/finanziari per la corrispondente tariffa dei rifiuti nell’area ternana. Approvazione del PEF predisposto per il biennio 2024-2025 e discussione che ora si sposterà nei consigli comunali. Per quanto riguarda Terni si registra un netto miglioramento rispetto agli ultimi anni.

IL VIA AVANTI DELL’ASSEMBLEA DEI SINDACI – DOCUMENTO
3 GIUGNO 2023, BORDONI: «VALUTAZIONI IMMEDIATE SULLA TARIC»

I numeri di Terni

Il presidente dell’Auri, Antonino Ruggiano, è intervenuto sabato scorso parlando di un range di incremento tra il 5% e il 9% per le diverse sotto-aree. In realtà per il Comune di Terni la variazione tra il PEF 2023 e 2024 non è così elevata: dalla tabella in nostro possesso (ne parleremo più approfonditamente e con tutti i dettagli rilevanti nei prossimi giorni) emerge per il Comune di Terni un incremento ‘solo’ del +2,39% (rispetto agli altri) per un valore complessivo di 23 milioni e 701mila euro. Un trend in diminuzione che si conferma anche per il 2025 considerando che per il territorio comunale di Terni si prevede un -0,10% dal 2024 al 2025 (valore PEF pari a 23,6 milioni di euro). «Il limite annuo di crescita dei ricavi tariffari è stato calcolato – si sottolinea – per ciascun anno e per ambito tariffario prendendo a riferimento i PEF riclassificati ai sensi della determinazione Arera al lordo dei seguenti ricavi: il contributo MIUR per le istituzioni scolastiche statali, il i ricavi effettivamente realizzati a seguito dell’attività di recupero dell’evasione fiscale, i ricavi derivanti da procedimenti sanzionatori e le ulteriori voci approvate dall’organo territorialmente competente”. A predisporre i piani si è occupata la RTI Asm-Cns: «Auri ha ritenuto che per i gestori della sottozona 4 non sussistano i presupposti per il riconoscimento del conguaglio dei ricavi tariffari per l’anno 2023, avendo già provveduto ad una rideterminazione dei Pef 2023 e in quanto gestore non ha dimostrato alcuna necessità di equilibrio economico-finanziario nel periodo”. Tecnici del caso.

APRILE 2023, IL PEF PER TERNI: +5,59%
28 DICEMBRE 2020: PREOCCUPAZIONE IMMEDIATA PER LA TARIC

Rifiuti a Terni

Il dato medio e quello dei Comuni sono in continua diminuzione

In generale per la sottozona 4 la variazione tariffaria media dal PEF 2023 al 2024 è pari al 3,77%. L’incremento più alto è quello di Fabro (+9,20%), calo record per Montefranco (-5,14%, ma nel 2025 si mette nero su bianco un dato di +9,03%). Sono diversi i territori che registrano un doppio segno negativo: Monteleone d’Orvieto, San Gemini, Arrone e Ferentillo. Confronto con alcuni comuni del Perugino? Perugia ad esempio presenta una doppia variazione di incremento per il 2024 e 2025 del +6,59%, Gubbio del +7,05%, Foligno e Spoleto del +9,10%, Orvieto del +5,43% e +3,09%. Per l’area ternana si registra quindi l’incremento più contenuto. Cosa significherà questo per i cittadini? Lo scopriremo presto, è in arrivo la deliberazione consiliare con tariffe e quant’altro.

Tag: Rifiuti Terni Pef tariffa cambio Valore milioni

 
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