non efficiente, non aiuta l’Italia nel cammino verso la produttività – Economia e Finanza – .

(Teleborsa) – Il vicedirettore del dipartimento europeo del Fondo monetario europeo, Helge Bergerha criticato il Superbonus e questi tipi di incentivi spiegano che non aiutano la produttività. Dopo la forte ripresa post-recessione, l’economia italiana si avvia ora verso tassi di crescita “in linea con il potenziale”, ha sottolineato Berger durante la conferenza stampa sul rapporto sulle prospettive dell’Europa, e sul rallentamento che il FMI prevede per il 2026 – con un contenuto +0,2% del Pil – riflette la scomparsa del Superbonus e l’incertezza sui fondi del PNRR.

Alla domanda su cosa fare per garantire un percorso sostenibile al debito pubblico “in cima alla lista ci sono i incentivi imposta, molti dei quali non sono efficaci per aiutare l’Italia nel cammino verso la produttività. Il Superbonus ne è un esempio – ha dichiarato – insieme ad altri”. Inoltre in Italia “ci sono lacune nel sistema fiscale che limitano la base imponibile e le entrate”, mentre secondo Berger occorre intervenire anche sui sussidi per sostenere il Costo della vita. Su cosa potrebbe aiutare: “garantire che le riforme procedano sulla buona strada. E poi c’è molto da fare sulle riforme dell’ istruzione e così via infrastruttura“, Ha aggiunto.

Chiesto specificamente sul progetto ponte sullo Stretto di Messina, del Fondo monetario internazionale ha risposto che nei progetti infrastrutturali di solito guardiamo agli investimenti complessivi e non ai singoli progetti. “Ma è chiaro che su ogni singolo progetto, che fa parte di un piano in qualsiasi Paese, bisogna valutare costi e benefici e si vuole fare solo ciò che ha un beneficio netto. Tutto ciò deve essere gestito con una buona governance. Questi principi valgono per “l’Italia come qualsiasi altro Paese”.

Nel rapporto sull’economia europea, il Fondo monetario internazionale ha poi sottolineato che in Europa e nell’area dell’euro “il percorso dell’allentamento della politica monetaria deve corrispondere all’evoluzione delle forze inflazionistiche sottostanti”. “Una dinamica misurata e graduale di accomodamento è preferibile nello scenario di base, per garantire che le condizioni monetarie non si allentino troppo rapidamente o troppo lentamente”, ha aggiunto. Allo stesso tempo, ribadisce l’appello all’istituzione di Washington di ritirare le misure di aiuto messe in atto dai governi durante l’ultima crisi, ma di non indebolire investimenti pubblico E sistemi di protezione sociale.

Secondo il FMI il consolidamento di conti pubblicocombinato con riforme dal lato del impostarafforzerà la sostenibilità delle finanze e ripristinerà i margini contro i rischi che potrebbero materializzarsi in seguito.

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