Cagliari-Juventus, partita valida per la 33′ giornata di Serie A, si è conclusa con il punteggio di 2-2 grazie alle reti di Gaetano, Mina, Vlahovic e all’autorete di Dossena. Con questo risultato la Juventus sale a 64 punti in classifica e resta terza, mentre il Cagliari resta a +5 sopra la zona retrocessione. Di seguito i voti per i protagonisti del match.
Le pagelle del Cagliari
Simone SCUFFET 5,5 – Ha sottovalutato le doti balistiche di Vlahovic piazzando una barriera sottile e ne ha pagato le conseguenze
Pantelis HATZIDIAKOS 6 – Chiesa non lo ha messo troppo in difficoltà in serata, tranne in occasione del gol annullato. Alla fine si comporta bene (dal 87′ Mateusz WIETESKAsv)
Alberto DOSSENA 5 – Ha giocato una partita di grande sostanza difensiva fino all’86’ quando prima ha perso palla a centrocampo e poi ha mandato in rete il cross di Yildiz per un maldestro autogol.
Evviva MINA 6.5 – Personalità da vendere. Si sacrifica sul sinistro di Vlahovic, allungandosi e respingendo il tiro del serbo. Strappa palla dalle mani di Gaetano per calciare il secondo rigore del primo tempo e spiazzare Szczesny.
Tommaso AUGELLO 6 – Imperversa a destra, favorito anche da Weah che non lo ostacola mai.
Antoine MAKOUMBOU 5.5 – Ha il demerito di infilarsi inaspettatamente contro la barriera su punizione di Vlahovic. Anche grazie a questo, il pallone calciato dal serbo supera la barriera e finisce in rete.
Ibrahim SULEMANA 6 – Gioca un primo tempo di grande sostanza, correndo ovunque e aggiungendo la sua forza fisica quando serve (46′ Matteo PRATI 6 – Entra con il piglio giusto, impegnando subito Szczesny con un tiro da fuori area)
Nathian NANDEZ 7 – Capitano e anima del Cagliari. Si fa carico di Chiesa fin dall’inizio e non lascia respirare l’esterno bianconero. Dà il massimo finché non viene sostituito, guadagnandosi una standing ovation da parte del suo pubblico (dal 79′ Gabriele ZAPPA sv)
Gianluca GAETANO 6,5 – Nel primo tempo è andato vicino al gol con un colpo di testa su cross invitante di Luvumbo. Gelido dal dischetto trasforma il rigore dell’1-0 (dal 69′ Alessandro DEIOLA 6 – Ranieri lo manda in campo per dare sostanza e difendere e lui compie il compito)
Zito LUVUMBO 7 – Primo acuto dopo appena 60 secondi con un tiro che termina alto. Sono questi i presagi di un primo tempo elettrizzante. Sfugge ai segni dei difensori, provocando il panico. Cade man mano che il gioco va avanti
Eldor SHOMURODOV 6,5 – Fa tanto, soprattutto per i compagni. Non ha un impatto diretto ma permette ai giocatori intorno a lui di fare incursioni e in occasione del secondo rigore mette in crisi Bremer. Un elemento divenuto preziosissimo per Ranieri (dal 79′ Nicolas VIOLA 6 – Ottimo ingresso, i suoi cross da destra allarmano sempre la difesa bianconera)
Allenatore Claudio RANIERI 7 – Tanto rammarico per tre punti cercati, accarezzati e infine persi a causa di un autogol. Sembra incredibile, ma il Cagliari finisce per doversi accontentare di un punto contro la Juventus dopo quello conquistato a San Siro. Un primo tempo giocato a tutto gas e un secondo tempo trascorso in trincea a respingere gli attacchi. Questo Cagliari, per approccio e qualità di gioco, merita la salvezza.
Le pagelle della Juventus
Wojciech SZCZESNY 5.5 – Miracoloso con il piede su Luvumbo, l’angolano sbarca, guadagnandosi il secondo rigore della serata. Viene spiazzato due volte dal dischetto.
Federico GATTI 5,5 – Non riesce a frenare la verve di Luvumbo nel primo tempo, e va in difficoltà ad ogni accelerazione dei giocatori del Cagliari. Alla fine va meglio.
DANILO 6 – Aumenta il ritmo man mano che la partita avanza fino a diventare protagonista in area verso la fine. Decisivo il colpo di testa della Viola su cross, che toglie palla a Wieteska pronto a colpire
Gleison BREMER 4.5 – Brutta serata per il difensore centrale brasiliano che appare disorientato. Sua la mano sul primo rigore, colto di sorpresa durante l’azione che porta al secondo rigore
ANDREA CAMBIASO 5.5 – Molte volte durante la stagione è stato determinante per la Juve con i suoi inserimenti e passaggi filtranti. Questa volta però fa fatica e infatti la manovra bianconera è imbarazzante (dal 86′ Samuel ILING-JUNIOR sv)
Adrian RABIOT 5.5 – Primo tempo a ritmo lento, trascorso a guardare la palla passare nella sua area. Si rialza nella ripresa, beneficiando anche dell’inevitabile calo del Cagliari.
Manuel LOCATELLI 5 – Il centrocampo della Juventus soffre a Cagliari anche perché raramente presente nel cuore della partita (dal 74′ Arkadiusz MILIK sv)
Timothy WEAH 5 – Altra prova piuttosto anonima per l’americano che non riesce ad accendersi e Augello soffre. Ennesima occasione non sfruttata da titolare (dal 67′ Weston MCKENNIE 5,5 – Poca determinazione e poco pericolo, fa poco meglio del connazionale)
Carlos ALCARAZ 5- Parte bene, poi si ritrova sempre più chiuso dai giocatori del Cagliari che lo chiudono togliendogli soluzioni. Allegri è costretto a toglierlo nell’intervallo per aggiungere peso in attacco (46′ Kenan YILDIZ 6.5 – Entra e aggiunge pericolosità sulla sinistra, rimediando alla serata tutt’altro che stellare di Chiesa. Pennella il cross su cui Dossena palleggia in rete nel tentativo di parare la minaccia)
Federico CHIESA 5.5 – Il suo gioco è un insieme di letture prevedibili e giocate imprecise illuminate da due lampi. Fatica a entrare in partita, anche perché spesso si fa marcare da vicino da Nandez. Peccato, perché le uniche due idee della partita sono finite in un gol annullato e in una punizione trasformata in gol da Vlahovic
Dusan VLAHOVIC 6.5 – La prima occasione netta arriva al 20′ ma il sinistro di Chiesa è troppo debole, segna su punizione nella ripresa sorprendendo Scuffet e dimostrando che, quando è sicuro, può fare quello che vuole con quel sinistro. tiro di piede.
Allenatore Massimiliano ALLEGRI 5 – Prosegue il problematico finale di stagione della Juventus. Sotto 2-0, la Juve accorcia su punizione prima di trovare il pareggio grazie ad un autogol. Pur chiudendo con tutti gli attaccanti a disposizione in campo, la squadra bianconera non è mai veramente pericolosa. Un altro gioco trascorso a speculare con un punto strappato.
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