“Dante in Puglia”, tappa a Barletta per gli studenti del liceo “Léontine e Giuseppe De Nittis” – .

Quando si dice che la Divina Commedia ha molto a che fare con le origini dell’identità italiana, bisogna considerare il presupposto anche da un punto di vista “fisico” e immaginare che l’opera fiorisca da un territorio multiforme, quale è il nostro Paese. . , e che un uomo in cammino, Dante Alighieri, con il suo carico di delusioni e amarezze, lo sta solcando come un esule, alla ricerca di interlocutori che ne riconoscano ancora una volta dignità e valore. Non c’è parte della penisola che non possa prestare i suoi paesaggi all’Opera Somma. Prendiamo allora il territorio roccioso del Gargano, con le sue profonde cavità, così simili agli abissi infernali descritti da Dante; prendiamo la Foresta Umbra, buia e desolata (quando i turisti diradano la sera) come il bosco in cui capita di perdersi: e qui nasciamo Dante in Puglia, una trilogia audiovisiva dedicata a Inferno, Purgatorio e Paradiso, che celebra Dante in occasione del recente settimo centenario della sua morte, ma recupera anche la memoria del grande Nicola Zingarelli, padre del vocabolario della lingua italiana, cento anni dopo la sua prima apparizione per i tipi di casa milanese Bietti e Reggiani. Pugliese, di Cerignola, Nicola Zingarelli amò profondamente la Divina Commedia al punto da collezionare oltre tremila edizioni a stampa, oggi conservate nella Biblioteca La Magna Capitana di Foggia.

L’idea di Dante in Puglia nasce dal talento creativo di Danilo Audiellonell’arte Alessio Arti, su iniziativa del Consiglio Regionale della Puglia e della sua presidente Loredana Capone, che hanno voluto promuovere il territorio pugliese sponsorizzando un viaggio dantesco nei luoghi naturali e culturali più suggestivi della nostra regione: dalle grotte di Castellana, alle grotte umbre Foresta, a Castel del Monte, la celebre fortezza voluta da Federico II che Dante immaginò tra gli eretici del sesto girone, passando per la soleggiata Molfetta e il lungomare barese. E, in ogni luogo, un’intervista importante: il ragionamento su Dante e Zingarelli si sviluppa, infatti, attraverso un dialogo semiserio con menti illustri della scienza, della filosofia, della musica e dello spettacolo, in qualche modo legate alla Puglia: Mogol, un mito della canzone italiana che ha sempre ricercato il giusto connubio tra musica, parole e significati, così come Dante perseguiva la musicalità nella formazione divina dei suoi versi; Caparezza e la sua passione, trasformata in un curioso pezzo rap, per Filippo Argenti, odiato nemico di Dante; Luciano Canfora con le sue appassionate riflessioni sull’impegno civile, com’era e com’è oggi; l’imitatore Stefano Bucci, artista foggiano, dalle “oltre cento voci”; fino a Maria Felicia De Laurentis, la scienziata che, per prima, fotografò un buco nero, regalandoci un’immagine meravigliosa dei misteri del cosmo, e di quelle stelle con cui Dante conclude ogni suo cantico.

L’originalità dell’operazione sta anche nei giochi di illusionismo che condiscono ogni intervista, esaltati dall’uso del digitale. Nel suo racconto, Danilo Audiello, ideatore del progetto e comunicatore scientifico, detentore di sette Guinness World Records, utilizza questi effetti con grande maestria, aggiungendo stupore all’esplorazione di un testo che non smette di incantarci. Il suo Accademia di Magia e Scienzasupportato dall’Università di Cambridge, pratica il Apprendimento creativo ad alti livelli, utilizzando elementi ludico-creativi per diffondere contenuti didattici di qualità.

La Regione Puglia ha offerto a ventiquattro scuole superiori dell’intero territorio pugliese la possibilità di partecipare gratuitamente alla proiezione dello spettacolo. Per la città di Barletta sono stati inseriti 600 studenti dell’Istituto “Léontine e Giuseppe De Nittis”, in rappresentanza dei quali, il direttore Antonio Francesco Diviccaro ha chiesto, a sostegno dell’iniziativa, il patrocinio istituzionale del comune di Barletta, ad alcuni civici e il valore culturale dell’evento. La collaborazione dell’Istituto De Nittis con Danilo Audiello non è nuova: l’artista, infatti, è stato ospite della terza edizione del Wannà – Festival della giovane politicaorganizzato dall’Istituto.

Martedì 16 aprile, nella sala Manfredi del Cinema Paolillo di Barletta, gli studenti del De Nittis hanno potuto vedere la prima puntata della serie audiovisiva, Inferno, sperimentando un modo originale, sicuramente più immersivo, di avvicinarsi al più grande capolavoro di tutti i tempi, che non manca di affascinare anche i più giovani. L’assessore alla cultura Oronzo Cilli, presente all’evento, ha mostrato notevole interesse per la nuova forma di divulgazione culturale presentata agli studenti dell’istituto De Nittis.

Al termine della proiezione, l’illusionismo ha attraversato lo schermo, trascinando la sala in un vortice di “effetti magici” e di empatica ironia, con cui Danilo Audiello ha dimostrato la sua capacità di stupire e divertire.

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