Là guerra ai piccioni dichiarato da Città metropolitana di Torino arriverà a Tar del Piemonte.
Lo scorso febbraio il Cl consiglio della Città metropolitana di Torino ha approvato un piano di cattura e uccisione dei piccioni nelle aree rurali e urbane che prevede anche il coinvolgimento dei cacciatori. Un piano che dovrebbe ridurre drasticamente il numero degli uccelli presenti nel nostro territorio.
Inutile dire che l’annunciato strage dei piccioni ha inorridito tutti gli amanti degli animali. Non solo cittadini “semplici” ma anche associazioni LAV, OIPA, SOS Gaia, ENPA, PAN e Pro Natura Torinotutto parte del Tabella Animali e Ambiente: «Anche questa volta, con il pretesto dei danni all’agricoltura, sta per iniziare una nuova strage di animali selvatici, che verranno perseguitati anche all’interno delle aree urbane, catturati in gabbie e poi uccisi tirandogli il collo». E così le associazioni si sono rivolte allo studio legale Fenoglio-Callegari per la presentazione di ricorso al TAR contro la Città Metropolitana di Torino. «L’appello – sottolineano gli animalisti – evidenzia che il piano non prevedeva i necessari metodi indiretti e preventivi non cruenti, dando illegittimamente per scontata la loro inefficacia. Per quanto riguarda le modalità di abbattimento, il piano non garantisce che gli abbattimenti vengano effettuati risparmiando agli animali dolore, ansia o sofferenze evitabili”. Le ragioni per cui “il piano deve essere ritirato e il tema deve essere discusso nuovamente coinvolgendo le associazioni che operano per la tutela degli animali”.
La parola ora passa ai giudici.
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